The Fairy Round

Essenze, pioggia e Ermione


La giornata di ieri non era cominciata bene.Diciamocelo.Reduce da due ore di faticosissima discussione da cui ho imparato che spesso contro la stupidità umana c’è poco da fare, che arrabbiarsi non serve a nulla, e farsi il sangue amaro ancora meno, vagavo per riprendermi per il centro – chiedendomi cosa ci vengono a fare i turisti a Milano.Colta da improvvisa ispirazione ho ricordato un post della zia Ody. Profumi. Storie di vita. Sfumature, essenze di vita.E ho deciso che era il momento giusto per un profumo nuovo.Qualcosa che dicesse di me - oggi.Di come mi sento. Di come mi vedo quando provo a guardarmi vivere.Credo fossero almeno 7 o 8 anni che non provavo a comprare un profumo.E soprattutto mai da sola. C’era sempre un’aura protettiva con me – quasi uno schermo… la mamma, le amiche, una volta perfino un fidanzato criticone (e infatti quel profumo credo di non averlo mai usato alla fin fine).Con titubanza ho puntato quello che visivamente mi sembrava affine. Essenza di Provenza… cose naturali, fiorite…La signorina ha iniziato a parlarmi di un profumo al gelsomino e caprifoglio, ispirato a un temporale estivo. Di quelli che ti sorprendono di prima mattina, che donano colori, profumi e prospettive nuove. Freschezza, sorpresa, quasi una rinascita.L’ho provato.E devo dire che il feeling c’è stato.Ed eccomi con un nuovo profumo…
Tornando a casa (molto soddisfatta, non neghiamolo) ho pensato che questo periodo tra le varie peculiarità si caratterizza per una curiosa coincidenza. Mi sono trovata a vedermi assegnare 3 nomi diversi. Beatrice (… sempre la zia…), Camilla (ma questo è ironico) e l’ultimo… Ermione. Non come quella di Harry Potter (che peraltro si scrive Hermione). Ma come quella di D’Annunzio – la pioggia nel pineto.A rileggere con attenzione la poesia, e a pensare a quanto ho vissuto (e scritto) non ho potuto non notare coincidenze…E anche sentirmi ancora più soddisfatta per la scelta del nuovo profumo.Gelsomino e caprifoglio. La pioggia d’estate. La mattina.Wow.
Taci. Su le sogliedel bosco non odoparole che diciumane; ma odoparole più nuoveche parlano gocciole e foglielontane.Ascolta. Piovedalle nuvole sparse.Piove su le tamericisalmastre ed arse,piove sui piniscagliosi ed irti,piove sui mirtidivini,su le ginestre fulgentidi fiori accolti,sui ginestri foltidi coccole aulenti,piove sui nostri voltisilvani,piove sulle nostre maniignude,sui nostri vestimentileggieri,su i freschi pensieriche l'anima schiude novella,su la favola bellache ieril'illuse, che oggi m'illude,o ErmioneOdi? La pioggia cadesu la solitaria verduracon un crepitio che durae varia nell'ariasecondo le frondepiù rade, men rade.Ascolta. Rispondeal pianto il cantodelle cicaleche il pianto australenon impaura,nè il ciel cinerino.E il pinoha un suono, e il mirtoaltro suono, e il gineproaltro ancora, stromentidiversisotto innumerevoli dita.E immersinoi siam nello spirtosilvestre,d'arborea vita viventi;e il tuo volto ebroè molle di pioggiacome un foglia,e le tue chiomeauliscono comele chiare ginestre,o creatura terrestreche hai nomeErmione.Ascolta, ascolta. L'accordodelle aeree cicalea poco a pocopiù sordosi fa sotto il piantoche cresce;ma un canto vi si mescepiù rocoche di laggiù sale,dall'umida ombra remota.più sordo e più fiocos'allenta, si spegne.Sola una notaancora trema, si spegne,risorge, treme, si spegne.Non s'ode voce del mare.Or s'ode su tutta la frondacrosciarel'argentea pioggiache monda,il croscio che variasecondo la frondapiù folta, men folta.Ascolta.La figlia dell'ariaè muta; ma la figliadel limo lontane,la rana,canta nell'ombra più fonda,chi sa dove, chi sa dove!E piove su le tue ciglia,Ermione. Piove su le tue ciglia neresì che par tu piangama di piacere; non biancama quasi fatta virente,par da scorza tu esca.E tutta la vita è in noi frescaaulente,il cuor nel petto è come pescaintatta,tra le palpebre gli occhison come polle tra l'erbe,i denti negli alveolison come mandorle acerbe.E andiam di fratta in fratta,or congiunti or disciolti(e il verde vigor rudeci allaccia i malleolic'intrica i ginocchi)chi sa dove, chi sa dove!E piove su i nostri voltisilvani,piove sulle nostre maniignude,sui nostri vestimentileggieri,su i freschi pensieriche l'anima schiude novella,su la favola bellache ierim'illuse, che oggi t'illude,o Ermione.