Creato da themaker0 il 08/02/2006

Fritto misto...

alla napoletana ovvero Zeppole e Panzarotti

 

 

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Racconti dei partecipanti al gioco:

Post n°11 pubblicato il 23 Marzo 2006 da themaker0

Qui potete inserire i vostri racconti .....

Commenti al Post:
Amore_immaginato
Amore_immaginato il 23/03/06 alle 11:09 via WEB
La signorina Felicita, un bel giorno si accorse di aver perso la gioia. Ciononostante non perse mai il sorriso, un piccolo sorriso a labbra strette, che le addolciva lo sguardo smarrito. Si dedicò a bere e a giocare. Beveva gazzosa e dava i numeri che poi giocava al lotto. Ogni volta che le bollicine frizzavano sulle papille, perdeva il ben dell’intelletto, e cominciava a parlare da sola tra la folla che la guardava incredula quasi con compatimento o tra la luna e le stelle in una notte misteriosa. Ogni tanto i suoi numeri vincevano, ma lei non lo sapeva. Giocava, ma non controllava mai. Spesso non ritirava neanche la ricevuta. Non era ricchezza quella che sognava. Così fra mille bollicine e mille numeri sparsi, camminava tra la folla come se fosse sola ballando a volte, le note che cantava in una sorta di stonata melodia. La potevi vedere la signorina Felicita, camminare sgraziata accennando brevi movimenti del capo e quel sorriso indirizzato a chi volesse raccoglierlo. Quali fossero i suoi pensieri, a nessuno era dato di sapere. Ma mai, neanche quando le videro spuntare una lacrima sottile, il suo sorriso smise d’illuminarle il volto.
 
erinn78
erinn78 il 23/03/06 alle 11:29 via WEB
'Sta arrivando, la senti? Manca poco, manca tanto poco.' Si muoveva appena. - Non vedo ancora niente. Un delicato e sottile sentire li teneva a sè, muti, in attesa di che, poi, non osavano dire. E labbra rosse, socchiuse in un vapore di bianco pensiero che prendeva forma e poi mutava, lasciandoli così, in trasognato divenire di occhi liquidi. Interamente ricoperto di quelle stelle di sangue, tremuli impronte nel candore di note e respiri, era il latteo attutire dei loro passi. - Ferma così. - Mi scatti una fotografia? E assaporava intimamente in muto sogghigno quell'attimo già così lontano. 'Raccolgo i tuoi colori perché non evaporino, scaldati dal mio respiro fra le mani. Appena sbiaditi. Solo un po'.' 'E poi mi amerai?' - Non muoverti. Rosso di vellutato calore diffuso e tremito blu, una mano ad illuminarsi come conchiglia notturna sulla sua fronte. E ancora si faceva candela e reticolo di stelle, argento d'intreccio appena sussurrato, opalescente. 'Non potrei farne a meno.' - Sta arrivando. - ... La senti? Azzurro in un bacio fra le mani in conca segreta, e occhi di galassia in su. La neve. Eccola.
 
 
lotus89
lotus89 il 25/03/06 alle 14:08 via WEB
veramente bello,bravissima!potessi scrivere anch'io qualcosa del genere.. vedro' d combinare qualcosa!
 
   
erinn78
erinn78 il 27/03/06 alle 14:01 via WEB
grazie Lotus! Ho letto sotto il tuo pezzo e mi è piaciuto, brava...ho un debole per la bizzarria fiabesca :)
 
     
lotus89
lotus89 il 27/03/06 alle 17:37 via WEB
merito dei miei occhi! cmq grazie mille! :)
 
Amore_immaginato
Amore_immaginato il 23/03/06 alle 11:41 via WEB
Erinn è una grande...ma già si sapeva! i miei complimenti all'autrice.
 
 
themaker0
themaker0 il 23/03/06 alle 11:44 via WEB
Ragazzi cerchiamo di non influenzare i giurati...skerzo questo e' un gioco e va preso come tale..
 
 
erinn78
erinn78 il 23/03/06 alle 18:09 via WEB
:)grazie Amore, ricambio sinceramente, lo sai.
 
AntoScippa
AntoScippa il 23/03/06 alle 14:14 via WEB
Un nuovo giorno sta per sorgere e la pietra screziata di viola aspetta ansiosa lo spuntare del sole. (Pietra). (Sole). (P). (S). (P). (S). (P). (S). Detto questo il sole inizia a salire nel cielo e, nel momento in cui per il bosco passa una coppia di ragazzi, manda un suo raggio sulla pietra, che illuminata emana bagliori violetti. I ragazzi colpiti dalla sua bellezza decidono di raccoglierla per farne un portafortuna da portare sempre con loro. E sì che di fortuna ne hanno bisogno visto che hanno deciso di girare il mondo. (P). (S).
 
 
AntoScippa
AntoScippa il 23/03/06 alle 14:18 via WEB
Puoi cancellarlo??? Non sono venute alcune parti... faccio solo pasticci!!!
 
   
themaker0
themaker0 il 23/03/06 alle 15:51 via WEB
Don't worry , be Happy siamo elastici qui...
 
AntoScippa
AntoScippa il 23/03/06 alle 14:19 via WEB
Un nuovo giorno sta per sorgere e la pietra screziata di viola aspetta ansiosa lo spuntare del sole. (Pietra)Finalmente, Sole, sei tornato! Dai, forza! Voglio sapere com’è andato il tuo giro per il mondo. (Sole)Pietra, Pietra… diventi ogni giorno più impaziente, ma il Sole non può correre, ha i suoi tempi. (P)Per te è facile parlare così. Sei sempre in giro e dall’alto del cielo puoi vedere tanti posti meravigliosi. Puoi giocare con le nuvole e col vento, puoi nasconderti fra le cime degli alberi o dei grattacieli. Io, qui, non faccio mai niente di bello, vedo sempre e solo il mio piccolo angolo di mondo! (S)Ma non è poi brutto il tuo angolo di mondo. È bellissimo, fra i più belli che abbia mai visto. (P)Sì, il più bello! Ed allora quando mi hai parlato delle isole tropicali, dei ghiacci polari, delle Piramidi nel deserto o degli animali nella savana? Anch’io voglio conoscere tutte queste meraviglie. (S)Cara e ingenua Pietra! Il mondo è fatto sì di tante meraviglie… ma anche di tante cose crudeli ed orrende: guerre, soppressioni, odio fra i popoli, fame e rovine… e poi distruzioni e calamità. Quante volte ho dovuto essere inerme spettatore di situazioni tremende ed avrei voluto spegnermi. (P)Come sono stata stupida a lamentarmi della mia vita. Ma sai una cosa? Nonostante al mondo ci sia tutto questo… sono ancora convinta che sia un posto meraviglioso! (S)Ammiro la tua speranza, amica mia, e perciò voglio farti un regalo. -Detto questo il sole inizia a salire nel cielo e, nel momento in cui per il bosco passa una coppia di ragazzi, manda un suo raggio sulla pietra, che illuminata emana bagliori violetti. I ragazzi colpiti dalla sua bellezza decidono di raccoglierla per farne un portafortuna da portare sempre con loro. E sì che di fortuna ne hanno bisogno visto che hanno deciso di girare il mondo. (P)O Sole, grazie infinitamente. (S)Ciao Pietra, buon viaggio. Ci vediamo domani… e stavolta sarai tu a raccontare!
 
Trainini
Trainini il 23/03/06 alle 15:01 via WEB
In passato le api potevano parlare ed in quel tempo io stessa ero una sciocca ape. E mi nutrii di timo finché il cuore durò... Contar le teste era fellonia. Quasi che a ognuna fosse dato un numero, privandolo così del proprio nome, del nome che esprimeva la sua anima. Vennero fuori allora i ciarlatani, affibbiandosi titoli sfacciati, pieni di matematiche virtù. E Radice Quadrata Meno Uno si proclamò senz'altro Dittatore e i suoi odi privati tramutò, con i suoi aritmetici pasticci, in pazzesche crociate avventurose. E noi povere Api? Partimmo dalla Manica, attraverso l'Atlantico, da quella grande Manica che ha gli orli di pietra. E per sei settimane navigammo tra isole, caricati di riso e altre spezie varie. Arrivati a New York dove le foche abbaiano e i gabbiani gridano sulle sabbie deserte, facemmo i nostri addii ai mozzi e al capitano, e andammo lungo il fiume coi nostri archi in mano. E cominciò Stilò. C'era Pelle di Foca, Guanto Rosso e Budino, Vecchia Roccia, Invisibile e Felice Risposta, Bella Bocca, Pagliuzza, Nube, Lumaca e Fulmine, capitano era Holloa e il Poeta ero Io. Gli orsi passeggiavano tra le bacche turchine. Ci accampammo la notte in mezzo ai tulipani, ma un turbine improvviso scatenato dall'Ovest, spalancò una voragine nel cuor della foresta... Combattemmo i selvaggi, e cacciammo il Bisonte. Budino fu ferito. Traversammo Hide Park. Sostammo cinque giorni e io feci una danza, rasata e con il corpo dipinto in giallo e rosso. Vedemmo al lago Chaplain le due statue gemelle e sputammo per terra per scansare il malocchio. E incontrammo un selvaggio, tatuato come una serpe, che ci offrì l'uva passa e dei filetti d'oca. Con la gioia nel cuore e nodi alla cintura, calammo il ponticello e ci affrettammo a terra. Passammo molto tempo nelle terre cattive. La spada è decisiva ruggì il Dio dei Ladri. La Scienza è Virtù disse il Dio della Ragione. Ogni uomo ha il suo prezzo cantò infine Dobeis. Tutto il resto è follia abbaiarono i Ladri. E Nimuè sentiva questo ignobile coro... O ruscelletti di questa collina, che sotto lo splendore delle stelle ubbidite al volere della Musa vostra, ch'è sorella della mia, e nell'aria, dai fiori profumata, sollevate in fantastiche spirali le vostre lodi per un freddo sguardo che solo un folle potrebbe apprezzare, con la gola bruciante ora mi chino per trovare pace alla vostra cascata, dove la fiera Musa dei miei canti verrà forse a trovarmi, in questo estremo. Da lontano echeggia il Gemito delle Sirene... ed io sono ancora qua… povera ape….
 
PollyPollyanna
PollyPollyanna il 23/03/06 alle 18:06 via WEB
eccomi...grazie per l'invito...ma devono essere racconti propri?
 
 
themaker0
themaker0 il 23/03/06 alle 19:45 via WEB
OH yes!!!Guarda che hai tempo per pensarci...
 
themaker0
themaker0 il 23/03/06 alle 20:47 via WEB
Salve a tutti i partecipanti, sono il tizio che potete ammirare nella foto in alto si proprio quello con la faccia da schiaffi(taluni e tali altri potranno pensare o sostituire la parola schiaffi con c... fate un po' come vi pare e date pure sfogo alla fantasia ), fra qualche giorno tirero giu' una classifica provvisoria, aspetto che gli altri due giurati mi comunichino i loro voti ,una di queste e' Annie07 una persona solare e veramente speciale....a presto vi lascio perche' ho da lavorare....Ciaoooneeeeeeee
 
 
annie07
annie07 il 24/03/06 alle 11:35 via WEB
Grazie tesoro per tutti questi complimenti :))A proposito di annie07,ella è disposta a farsi corrompere da una valanga di manicaretti :P
 
   
AntoScippa
AntoScippa il 24/03/06 alle 17:49 via WEB
allora dimmi subito i tuoi piatti preferiti che inizio a prepararli!!!I miei pezzi forti sono la pizza (quella napoletana doc) ed i dolci... ma me la cavo con tutto il repertorio!!! ^_^
 
     
themaker0
themaker0 il 26/03/06 alle 23:04 via WEB
Anto ci sono anke io nella giuria nn dimeticarlo(dovresti corrompere anke me :-)) ), ok allora preparate i migliori piatti che conoscete o meglio quelli preferiti dalla giuria, imbandite una tavola rotonda che si fa grande festa....^__^
 
     
annie07
annie07 il 27/03/06 alle 16:28 via WEB
Luca,e se dopo il concorso letterario se ne imbandisse uno culinario?! :D
 
     
themaker0
themaker0 il 27/03/06 alle 20:54 via WEB
Allora si che sarebbe uno spasso fare il giudice....ehm...io adoro la parmigiana di melanzane...:)))
 
     
annie07
annie07 il 27/03/06 alle 16:25 via WEB
Pizza,dolci..non mi lasci scampo :P
 
losgozzabambole
losgozzabambole il 23/03/06 alle 23:30 via WEB
Un giorno un poeta sedeva in riva a un fiume, sfogliava le pagine del suo taccquino e assaporava l'odore della resina che traspirava dal bosco. Forse per colpa di un pranzo un po' pesantino, forse a causa di quello che aveva fumato prima, fatto sta che gli apparve Dio. "No, che palle... e mo che gli dico?" "Giovane poeta", tumultò la voce dal cono di luce al neon che galleggiava sopra il fiume. Un pesce intanto fece uno zompetto e lo attraversò con charme circense. "Giovane poeta, dicevo, hai per caso da accendere?" Il giovane poeta fu sorpreso. "Vabbé", si guardò in tasca e ne cavò fuori un bellissimo zippo col marchio fella Hurley Davidson. "E questo da dove è apparso?" Dio allungò una mano e lo prese, ringraziò e diede fuoco al mondo. Guardò l'acccendino e pensò a voce alta: "Non ce l'avrei mai fatta senza l'aiuto di un'uomo. I poeti poi..."
 
themaker0
themaker0 il 24/03/06 alle 14:01 via WEB
Salve a tutti volevo rendere noto che la persona che giudichera' l'originalita' dei singoli racconti, è una persona estranea alla community...dovere di cronaca...e sempre per la cronaca....il suo nome e'...
 
lotus89
lotus89 il 25/03/06 alle 19:43 via WEB
cavolo a leggere i vostri testi mi scoraggio....vabbe e' un gioco...bravisssimi tutti cmq!
 
lotus89
lotus89 il 25/03/06 alle 19:47 via WEB
La Ragazza Spirito e l'Albero Se ne stava la', seduta ai piedi della sua inquieta solitudine ad ascoltare i richiami del vento, ad osservare il rotolarsi delle foglie tra i primi soffi d’aria di novembre, ad avvertire il fresco pungente della giungente serata. La chiamavano la Ragazza Spirito e la conoscevano tutti. Ogni pomeriggio,prima che il sole si spegnesse all’orizzonte, era solita perdersi tra il folto verde che la rivestiva di petali di fior di loto. Trascorreva le giornate suonando le sette corde dell’anima, in attesa che quel mondo uscisse dal ‘coma’.Ogni giorno rinasceva dal risveglio dei raggi del sole e ogni notte si riaddormentava ubriaca di freschezza sul ciglio di una stella. Ma di li a poco la sua esistenza sarebbe mutata. Non a caso un giorno i suoi occhi s’incrociarono tra i rami piangenti di un ormai vecchio albero. Quell’Albero che ogni giorno in piu’ che passava continuava a fissarla sempre piu’ avidamente. Si proprio lui. La Ragazza Spirito gli si avvicino’ con passo lento bloccandosi a qualche metro dal grande arbusto. L’Albero tra una scossa di vento e l’altra le spiego’ cautamente che era a conoscenza del Segreto dei segreti, quello di cui tutti gli adulti erano a conoscenza e che maturera’ la giovane verso nuove prospettive e che la porranno davanti alle imperfezioni della vita . L’Albero ormai era troppo vecchio per stringere tra le sue radici quel segreto cosi prosperoso. La giovane fanciulla tacque, non sapeva decidere sul da farsi, era cosi troppo presto per rovinare la favola di cui era narratrice e sognatrice. L’Albero si appoggio’ al suo silenzio ed ella rimanendo sulle sue “Ma se lui se ne andra’ che ne sara’ di questo ‘viaggio nascosto’? Portero’ con me uno dei suoi rami cosi da ricordarmi cio’ di cui questo mondo ha bisogno”. Cosi la Ragazza Spirito accetto’ la proposta di varcare la soglia dell’universo umano..e l’Albero dai rami piangenti raccolse le sue foglie lanciandole in aria soffiando su di esse piu’ che poteva cosicche’ le potesse seminare in ogni angolo della realta’ per donare gli unici due ingredienti che avrebbero continuato a generare nuove speranze : l’umilta’ e la bellezza .
 
unpoeta29
unpoeta29 il 29/03/06 alle 14:29 via WEB
La prima volta quasi non me ne accorsi. Pareva essere solo l'ennesima paranoia, solo una sensazione dilatata. Fu come se qualcosa mi leggesse nel pensiero e lo facesse per sottolinearne il ragionamento. Qualcosa mi toccò dentro! Fuori, mi sfiorò appena. Cominciai a prevedere con esattezza quando LEI mi avrebbe avvertito. Mi accorsi che determinate riflessioni l' avrebbero sicuramente indotta a farsi viva e battermi sulla spalla come a ridicolizzare la mia logica. Il giorno che la vidi, RICORDO, ero sovrappensiero. Appena me ne resi conto naturalmente mi sentii toccare tra le cosce. Mostrò la sua mano, nuda, cosi come non avrei potuto mai immaginarla: 5 sottili rami secchi costituivano le dita e le nocche, le giunture erano come i noduli del legno. All'inizio queste manifestazioni non duravano che pochi secondi e poi, accompagnate da una pressione sempre maggiore, qualche minuto. Nel frattempo la mano si trasformò in quella umana, divenne sempre piu'invadente e cominciò...cominciò a farmi male. Prima che si arrivasse alla lotta vera e propria cominciai a capire: pensai di aver riconosciuto quella mano, quel braccio. Era il mio. MI ATTACCAVA ALLE SPALLE. Quella volta non riuscii proprio a divincolarmi. Si avvinghiò con tale tenacia da impedirmi di reagire ma, conoscendo la sua forza, mi inarcai su me stesso sicuro di averle rotto la spina dorsale. L'ultima volta che la vidi, mai in volto, fu durante l'ultimo scontro. La stanza fu completamente a soqquadro, la FOGA ci travolse sin sul pavimento. Rotolammo a terra urtando mobili ed oggetti fino a che, arrestandomi, gridai "POSSIBILE CHE CON TE NON SI POSSA DISCUTERE?" Mi rialzai con uno scatto lucido ner-vo-so; fissai un punto indefinito con le mani dietro la schiena consapevole che lei era ancora lì...attonita, incredula... depistata dal mio ribaltone teatrale. Non ci rivolgemmo mai la parola. Sentii il suo respiro ancora affannato. Mi volsi d'improvviso, sicuro di incontrare il suo sguardo incarognito. Il suo volto sudato ancora rosso di sangue... Ma infondo era prevedibile che non ci fosse piu': era scomparsa e con lei qualcosa di irrisolto soffocò per sempre, nella palude delle IDENTITA'RIPUDIATE.
 
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