Pensieri & Parole

Non si muore se le proprie idee sopravvivono...


Faccio fatica ultimamente a ritagliarmi il tempo necessario per scrivere nel blog, ma oggi è un giorno speciale e il tempo va trovato.Ci deve essere sempre tempo per la memoria, specie quando si tratta dell'anniversario della morte di un paladino della giustizia come Giovanni Falcone, un uomo di ideali e coraggio, che la mafia ha voluto eliminare inaugurando con quella morte la sua buia stagione delle stragi. La stagione degli abbandoni, di uno stato latitante che invece di ricordarsi dei suoi eroi li ha lasciati soli, dimenticandoli nell'angolo più oscuro delle coscienze, quello dove seppellire i personaggi più scomodi, coloro che con la volontà e l'esempio delle loro vite riescono a indicare la giusta via anche agli altri, facendo risvegliare le coscienze e liberarle dal giogo del potere e della corruzione.E la nostra memoria deve far rivivere non solo Falcone, ma anche tutti quelli che sono morti con lui: sua moglie Francesca Morvillo, agli agenti Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo morti nell'adempimento del loro dovere... E non deve scordare neppure chi è sopravvissuto e porterà sempre quelle ferite aperte dentro di sè: Giuseppe Costanza, l'autista di Falcone e poi Paolo Capuzzo, Angelo Corbo e Gaspare Cervello.La nostra memoria deve onorare questi uomini che hanno sacrificato le loro vite per perseguire e realizzare un ideale di giustizia e legalità che deve essere anche il nostro e quello dei nostri figli.Sono uomini come questi che ti fanno sentire orgoglioso di essere italiano. "Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini"