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Un blog creato da dolce_macho il 06/10/2007

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Quanti anni hai

Post n°19 pubblicato il 02 Settembre 2015 da dolce_macho
 

Quanti anni hai

stasera

sai che non lo so

bambina

forse ne ho soltanto qualcuno... qualcuno

...più di te

ma è la curiosità

che non so più cos'é !

 
 
 

Good Morning Robin

Post n°18 pubblicato il 12 Agosto 2014 da dolce_macho

Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita.

 

"Cogli l'attimo, cogli la rosa quand'è il momento". Perché il poeta usa questi versi? [...] Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Perché, strano a dirsi, ognuno di noi in questa stanza un giorno smetterà di respirare: diventerà freddo e morirà. Adesso avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato: li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio di capelli... pieni di ormoni come voi... e invincibili, come vi sentite voi... Il mondo è la loro ostrica, pensano di esser destinati a grandi cose come molti di voi. I loro occhi sono pieni di speranza: proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete, questi ragazzi ora sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione li sentirete bisbigliare il loro monito. Coraggio, accostatevi! Ascoltate! Sentite? "Carpe", "Carpe diem", "Cogliete l'attimo, ragazzi", "Rendete straordinaria la vostra vita"!

 
 
 

Lentamente muore

Post n°17 pubblicato il 09 Luglio 2012 da dolce_macho
 

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)

 
 
 

Mausoleo di Galla Placidia fonte d'ispirazione....

Gabriele D'Annunzio - Elettra (1903)
Le città del silenzio

......

Ravenna, glauca notte rutilante d’oro,
sepolcro di violenti custodito
da terribili sguardi,
cupa carena grave d’un incarco
imperiale, ferrea, construtta
60di quel ferro onde il Fato
è invincibile, spinta dal naufragio
ai confini del mondo,
sopra la riva estrema!
 
Ti loderò pel funebre tesoro
65ove ogni orgoglio lascia un diadema.
Ti loderò pel mistico presagio
che è nella tua selva quando trema,
che è nella selvaggia febbre in che tu ardi.
O prisca, un altro eroe renderà l’arco
70dal tuo deserto verso l’infinito.
O testimone, un altro eroe farà di tutta
la tua sapienza il suo poema.
 
Ascolterà nel tuo profondo
sepolcro il Mare, cui ’l Tempo rapì quel lito
75che da lui t’allontana; ascolterà il grido
dello sparviere, e il rombo
della procella, ed ogni disperato
gemito della selva. «È tardi! È tardi!»
Solo si partirà dal tuo sepolcro
80per vincer solo il furibondo
Mare e il ferreo Fato.

 

Cole Porter - Night & Day

in viaggio di nozze a Ravenna, alla fine degli anni ’20, rimase talmente colpito dall’atmosfera, che compose la sua famosa canzone pensando al cielo stellato del piccolo Mausoleo.

Esibizione live di Mina in "Night and day", durante la rievocazione del musical, nel programma Milleluci del 1974

 
 
 

Ravenna - Orsa Minore - Sibilla Aleramo

Post n°15 pubblicato il 15 Agosto 2011 da dolce_macho
 

Ravenna

 
 
 
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