Solo contro tutti

I ruderi e l'astronave.


Bastano queste due foto per dire tutto.Le immagini parlano più chiaramente di ogni parola, però le devo commentare per tutti coloro che sono capitati per caso su questo mio blog.Si vedono due stadi uno, più che altro, è il ricordo di uno stadio, dei miseri ruderi, che trasudano di storia e leggenda, l’altro è uno stadio/astronave ultra moderno.Sarebbe logico pensare che si tratti della stessa zona, lo stesso contesto ambientale, la stessa struttura sportiva, prima distrutta e poi risanata; da macerie a ricostruzione, da abbandono a dignità.Un po’ un “prima e dopo la cura”, per intenderci, quindi tutto perfettamente logico, comprensibile e consequenziale, se ci trovassimo in una nazione normale, in una città normale con degli amministratori normali.Invece si tratta di Italia che, una nazione normale le è poco, di Torino che una città che, magari qualcosa di normale lo avrà pure fatto, tranne questa e con gli amministratori dell’epoca che quelli si, hanno fatte cose normali, viste le pressioni che “normalmente” hanno sempre avute.Sono invece immagini di due stadi diversi; il primo è lo stadio Filadelfia, lo stadio del Grande Torino, il secondo l’ex Delle Alpi, stadio cittadino, costruito con i soldi dei cittadini, per i mondiali del 90’ e successivamente “regalato” alla squadra della potente famiglia Agnelli.Il primo è stato abbattuto in maniera scandalosa col permesso della sovrintendenza delle belle arti, la stessa che, in un secondo tempo, ha posti vincoli di ogni genere contro la sua ricostruzione.Il secondo è stato venduto, senza neppure indire un’asta e senza chiedere l’approvazione di niente e di nessuno, alla Juventus per la somma di € 4.68 al metro quadrato, avete letto bene; quattro virgola sessantotto!Le storie due storie parallele le potete trovare a questi indirizzi:http://www.toronews.net/?action=article&ID=18662http://blog.libero.it/Toropersempre/1628746.html         Le immagini parlano da sole e le pagine di cui sopra qualcosa dimostrano, io posso aggiungere che non è invidia la mia e non mi rode la gelosia, sono soltanto schifato e indignato, quello si.Provo la stessa amarezza che, son certo, anche voi, stiate provando nei confronti delle manovre fiscali che ci e vi colpiscono ancor più duramente, nonostante diate già, sotto mille formule, all’erario la metà delle vostre entrate.E’ l’ingiustizia che non sopporto, son le furberie ai danni dei meno tutelati, sono le solite prese per il lato b che le caste ci omaggiano un giorno si e l’altro pure che mi indignano.Oggi non è un giorno di festa per coloro che non amano il doppiopesismo e il doppiogiochismo; vedere premiata la parte disonesta e maneggiona e penalizzata quella debole e vilipesa è un insulto ai valori e al vivere civile.Non è un giorno di festa, anche se vogliono che festa sia, a tutti i costi, tra battimani e cori di un’anime approvazione.Non è un giorno di festa quando è festa solo per una parte, la solita parte, che guarda caso, coincide sempre con la parte prepotente.Ma, questo è e questo sarà, finchè le persone si accomoderanno sul pensiero altrui, dando ascolto a chi, per un proprio tornaconto, farà loro credere che il più ricco ha sempre ragione.Oggi, come sempre, ci saranno i ruderi da una parte e l’astronave dall’altra, non so voi, ma, io ho già scelto da che parte stare.