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Avevo scritto orecchie in fiamme, ed è quanto ho puntualmente portato via dal Bloom nella serata di Venerdì. Non so come facciano J Mascis e soci a sopravvivere, al ritmo di un concerto a sera e a quei volumi; vengono in mente le parole di Thurston Moore (così per lo meno vuole la leggenda, chissà se poi le abbia mai pronunciate), riferite ai Dinosaur Jr degli inizi, ma tutt'ora valide: volumi spaventosi, mai sentito niente del genere. Viene anche in mente Bob Mould, e il tinnitus di cui soffre (confida nella sua recente biografia), dopo una vita passata su palchi squarcia-timpani. Bisogna pur dire che, nel nostro caso, molto fa anche la metratura del Bloom, assai ridotta, che amplifica il frastuono. La dimensione anche fisica del volume di suono la dava del resto, prima ancora che attaccassero a suonare, il muricciolo di Marshall-spia che stava alle spalle del terzetto.
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Inviato da: Gesu
il 28/07/2022 alle 01:24
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