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Messaggi di Gennaio 2014

 

Damien Jurado - Brothers and Sisters of the eternal son

Post n°332 pubblicato il 31 Gennaio 2014 da syd_curtis
 

Damien Jurado



Pollice su:
La parola migliore per descrivere Brothers and Sisters è 'energetico'; certamente Silver Joy è il punto più vicino al classico stile di Jurado, voce morbida e arpeggio di chitarra, e in generale non tutte le tracce sono upbeat come Silver Timothy, ma tutte quante dispongono, nella loro essenza, di quell'energia che Jurado è andato via via sperimentando. Che si tratti del suono a lui più familiare, in pezzi come Metallic Cloud o Silver Katherine, oppure della marcia da spaghetti Western di Jericho Road, o ancora del turbine di sintetizzatori di Return to Maraqopa, lo sforzo di Jurado è quello di creare qualcosa di veramente unico. (da Paste).

Pollice giù: In definitiva, per alcune di queste canzoni i trucchetti produttivi non sembrano un valore aggiunto, ma solo indispensabili puntelli.
Togliete il giro di beep da Silver Malcom o il filtro vocale da Jericho Road, e vi chiedete se le melodie circolari, ripetitive, siano in grado di giustificare loro stesse, come accadeva con Caught in the Trees (album precedente) oppure no. Vi chiedete se gli orpelli della produzione non si prendano in realtà tutta la scena.
(da DIS, classica ricerca del pelo nella chiara d'uovo, suvvia).

Opinioni di cui si può far senza: Ottimo disco, da ascoltare seduti sulla cresta d'una montagna, circonfusi da un tramonto caldo e dorato. Echi più che evidenti di psych-rock di matrice weast-coast tardi anni sessanta (i più citati sono CSN&Y e lo stesso Young, ma c'è dell'altro), senza elettrica -del tutto assente- ma con i synth. C'è della bella e fresca chitarra acustica, una sezione ritmica sempre in primo piano e sovente un tono morriconiano o comunque da spaghetti-western, vedi soprattuto Return to Maraqopa e Jericho road (la mia preferita); nel finale, Suns turn in your mind (titolo ch'è tutto un programma), fanno capolino pure echi beatlesiani. Un disco ispirato. Se vi pare di cogliere pure i Fleet Foxes, in alcune occasioni, beh sappiate che Jurado è in giro dal 1997 e sono stati piuttosto i FF a citarlo come loro riferimento. E Silver Joy, beh, è una Signora Ballata. Colpito e affondato.

 

 
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Piers Faccini - Between Dogs and Wolves

Post n°331 pubblicato il 28 Gennaio 2014 da syd_curtis
 

 

Pollice su: Ques'interprete di nascita inglese, i cui genitori sono francesi e italiani, spende la propria voce con attenzione e delicatezza. La stessa cura e intensità mette nel pizzicare le corde dell'acustica. Come già per Nick Drake, la musica di Faccini ha una nudità invernale, catturata in una luce fioca. E come per José Gonzales, la sua voce sussurrata parla allo stesso modo di erotismo e romanticismo.  (da Daily News)

Pollice giù: Nulla di negativo in Rete su questo disco (nemmeno dagli snobboni di Ondarock), se non nei commenti di rateyourmusic in cui rilevo un 'solo per fans', con cui tutto sommato concordo.

Opinioni di cui si può far senza: sarà pure suonato e scritto in punta di dita, privilegiando l'elemento acustico (oltre alla chitarra, giusto qualche arco e rade note di pianoforte), perfetto per distendere i nervi dopo un giornata di tensioni di vario genere, ma il limite di dischi come questo è che ne ricordano millemilla altri, e le copie originali (vedi in particolare Nick Drake, citato più sopra, ma pure Gonzales) restano inarrivabili. Tuttavia, se amate il cantautorato indie colto e tormentato, Piers Faccini fa per voi, altroché. Una cosa va detta: produce dei bei video (si veda anche Missing Words e Reste la Mareé).

 

 
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Childish Gambino - Because the internet

Post n°330 pubblicato il 23 Gennaio 2014 da syd_curtis
 

 

Pollice su: E' uno degli album hip hop meno coesivi dell'anno, ma è proprio questa natura incoerente che lo rende così avvincente. Le tecniche di produzione sono spesso oltremodo ottuse, giocherellano con l'accessibilità prima di impiegare tagli improvvisi che indirizzano la canzone in una direzione diversa. E' una vertigine, ma anche tremendamente eccitante. Proprio mentre inizi a seguirne la vicenda sconcertante, un bivio ti si apre davanti per precipitarti fuori strada. L'andamento imprevedibile del disco conduce verso la fenomenale conclusione, 'Life: The Biggest Troll', La Vita è il Troll più grande, che chiude BIT in maniera intelligente, divertente e bizzarramente toccante.  (da DIY)

Pollice giù: La sola reazione che BTI provoca nell'ascoltatore è l'urgenza incontrollabile di saltare alla canzone successiva, nella speranza che le cose non possano essere più sciatte di così. Ma invece lo sono, dai lamenti che rovinano Crawl, alla muzak psichedelica di "The Worst Guys" (co-starring Chance The Rapper) e a Zealots of Stockholm (Free Information), la quale suona come se Glover avesse inavvertitamente rinchiuso se stesso nella sala prove e stesse cercando di fare un casino tale da richiamare l'attenzione di un passante sulle proprie grida di aiuto. (da SPIN)

Opinioni di cui si può far senza: Donald Glover, aka Childish Gambino (nome ricavato da un generatore wu-tang automatico) è un afro americano originario di Stone Mountain, Georgia. Oltre che rapper in erba (questo il suo secondo album, uscito a Dicembre del 2013) è anche sceneggiatore e attore in sit-com di media fama negli States. Questo extra-testo, a me (periferia dell'Impero) del tutto sconosciuto, pare aver fatto la differenza nelle recensioni: su Metacritic, Because the internet si guadagna uno stentato 66 (su 100). Eppure, ascoltato senza pregiudizi, è un buon disco eterogeneo, in larga parte hip hop, ma saturo pure di R&B underground, club music e soul. Si fa ascoltare con piacere, in particolare in Crawl (geniale l'inserto di violoncello), Sweatpants e 3005, il pezzo uscito come singolo, una sorta di canzone d'amore via chat erotica, nel quale compare la pornostar Abella Anderson. Insomma, enjoy it, se vi pare: a me ha tenuto buona compagnia, nonostante una certa tendenza alla prolissità (diciannove tracce paiono troppe).

 
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Il meglio del 2013

Post n°329 pubblicato il 18 Gennaio 2014 da syd_curtis

In ordine casuale, i dischi che ho amato di più per l'anno appena trascorso. Clic sull'immagine per il video da youtube.

 

 

 

 

 
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