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Inter
Post n°499 pubblicato il 19 Maggio 2009 da tricolore.sport
INTER CAMPIONE D’ITALIA
Dopo il ko del Milan per due reti a uno contro l’Udinese nell’anticipo del sabato sera, l’Inter è divenuta matematicamente campione d’Italia. La vittoria contro il Siena di domenica dei nerazzurri per tre reti a zero ha dato la possibilità alla Beneamata di festeggiare il suo quarto scudetto consecutivo.
Inter-Siena è inevitabilmente una partita diversa dalle altre. L'Inter è campione d'Italia della stagione 2008/'09 ancora prima di scendere in campo e quando arriva allo stadio "Meazza", con il 17° scudetto sul petto, viene da una nottata impegnativa, nella quale l'enorme entusiasmo di tutti i tifosi, ha 'costretto' i nerazzurri ad andare a dormire un po' più tardi di quanto avrebbe voluto José Mouurinho. Proprio per questo Inter-Siena è una partita che dimostra come nel calcio non conti sempre e solo la forza fisica. Perché la vittoria dell'Inter di oggi è una vittoria che deriva dalla forza delle emozioni e per questo ottenuta con il cuore. Quello di Cambiasso che apre le marcature con un tocco di classe, quello di Balotelli che stupisce per la freddezza della sua giocata che porta il risultato sul 2-0, quello di Ibra che continua a dominare la classifica dei capocannonieri con 22 reti, quello dell'acchiappasogni Julio Cesar che concede l'esordio stagionale a Paolo Orlandoni, e infine quello di tutti coloro che stasera possono gridare a voce alta che questo scudetto non ce l'ha regalato nessuno. PRIMO TEMPO - Per affrontare il Siena, José Mourinho schiera il nucleo che è stato il più forte e continuo dell'Inter: con l'immancabile Julio Cesar in porta, i quattro uomini della difesa sono Cordoba e Samuel al centro, Zanetti e Chivu sulle fasce. I tre moschettieri del centrocampo portano i nomi di Stankovic, Cambiasso e Muntari, mentre Luis Figo è il trequartista dietro il tandem d'attacco formato da Ibrahimovic-Balotelli. Dopo 3 minuti di gioco Julio Cesar è già chiamato a una delle sue parate acrobatiche su una conclusione da fuori area di Calaiò. L'Inter risponde al 6' con un bella combinazione tra Ibra e Balotelli, lo svedese si propone in area con cross basso che cerca di servire, centralmente Mario che, però, non ci arriva. Al 14' aggancio ancora Ibra avanza incontrastato, viaggia palla al piede, cerca il taglio dentro di Balotelli o Figo che però non raccolgono l'invito. 60 secondi dopo un altro colpo di genio del mago Zlatan cala su Stankovic che apre per Balotelli, ma palla troppo lunga. È un Ibra che si diverte e che fa divertire. Al 28' il triangolo Stankovic-Ibra-Muntari mette in ansia Curci che però ringrazia Brandao che si immola e ferma tutto. Al 31' bruttissimo fallo di su Javie Zanetti che Bergonzi non ritiene passibile neanche di uno stop del gioco. E tra una standing ovation di tutti i tifosi per il presidente Moratti e i cori per José Morinho, al 44° minuto è il un super Cambiasso a portare in vantaggio i nerazzurri: da un calcio di punizione di Balotelli, Curci respinge son i pugni, sulla ribattuta Stankovic sferra un missile che si infrange sulla difesa avversaria, ma il Cuchu è lesto a riprendere la palla, coordinarsi perfettamente e insaccare in rete in girata. San Siro esplode, il Cuchu anche e festeggia il suo terzo gol stagionale da campione d'Italia. Dopo un minuto di recupero, squadre a riposo sull'1-0. |
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il 12/05/2008 alle 19:52