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Post n°483 pubblicato il 14 Gennaio 2013 da mielealpeperoncino
L'incredibile assegno di mantenimento a Veronica Lario fa riflettere. Sull'Italia. Raramente "prendo in prestito" e riporto nel mio Blog articoli scritti da altri ma quando il contenuto espresso lo condivido dalla prima all'ultima lettera, virgole e punti compresi, e il modo in cui è scritto è di una chiarezza tale da poter arrivare a chiunque, la tentazione è irresistibile e quindi le cedo. Con il titolo "Troppo e troppo poco" cari amici lettori e visitatori di passaggio vi lascio questo articolo di Umberto Brindani, Direttore del settimanale Oggi. Osceno. Sinceramente, non mi viene in mente un altro aggettivo per qualificare "l'assegno di mantenimento" di 3 milioni al mese che Silvio Berlusconi dovrà corrispondere a sua moglie Miriam Bartolini, in arte Veronica Lario, dopo la separazione. La cifra abnorme è stata stabilita da un tribunale, ed è di poco inferiore a quella iniziale desiderata dalla Lario (36 milioni l'anno contro i 43 richiesti). Quella somma è oscena da qualunque lato la si guardi. Centomila euro al giorno significano che la ex signora Berlusconi incasserà ogni mezz'ora più di quanto milioni di famiglie portano a casa in un mese. Dal punto di vista strettamente legale, niente da dire, come spiega bene l'avvocato matrimonialista, e nostro collaboratore, Alessandro Simeone sulla rivista in edicola. Si tratta, per il coniuge «economicamente più debole», di mantenere lo stesso tenore di vita precedente. Che, nel caso di Veronica, era fatto di segretarie, domestici, cuochi, giardinieri, autisti, personal trainer, viaggi intercontinentali, aerei privati, residenze di lusso, abiti firmati, gioielli, ecc. Tecnicamente, qualcuno potrebbe definire quei soldi come «alimenti», forse perché basterebbero a sfamare un intero Paese centrafricano... Come hanno chiarito nei giorni scorsi numerosi esperti di economia, tuttavia il Cavaliere, per mantenere la moglie separata, non andrà in bolletta. Si stima che lui guadagni almeno quattro volte tanto (166 milioni all'anno), e la rivista americana Forbes calcola che il suo patrimonio ammonti a circa 4 miliardi (per capirci, da solo coprirebbe una buona fetta del gettito Imu). Certo, si potrebbe obiettare: affari loro. Non è il primo e non sarà l'ultimo divorzio miliardario tra un lui ricco come Creso e una lei che si è ritrovata in mano il biglietto vincente della lotteria cosiddetta dell'acchiappo. Ma qui c'è un dettaglio in più: questo «lui» si sta candidando per l'ennesima volta a governare l'Italia. E questi sono anche affari nostri. L'enormità di quella cifra dà da pensare. Qui non è in questione la distanza tra chi ha tanto e chi ha poco, ma tra chi ha troppo e chi ha troppo poco. Il nostro Paese è tra le prime dieci nazioni più ricche e civilizzate del pianeta. È una democrazia. Eppure a volte tende ad assomigliare a quelle repubbliche delle banane in cui tra le baraccopoli e i palazzi da Mille e una notte ci sono di mezzo soltanto flo spinato e guardie armate, quelle satrapie in cui la classe media è sparita o è al lumicino. Certi redditi di banchieri, manager e grand commis di Stato gridano vendetta al cielo, mentre frotte di insegnanti, piccoli imprenditori, professionisti combattono quotidianamente la battaglia per non finire sul lastrico. La crisi morde, altro che «mantenere il tenore di vita precedente». Berlusconi è risceso in politica, Mario Monti ci è salito, Pier Luigi Bersani ci sguazza da sempre. Tra questi tre nomi si giocherà il nostro futuro. Le loro ricette sono diverse, ma tra le tante emergenze ce n'è una che nessuno dei tre può ignorare, e riguarda il divario crescente tra i redditi. L'accumulazione di patrimoni da favola mentre tanta gente si impoverisce, l'invidia sociale che monta, l'indignazione di chi è chiamato a fare sacrifici mentre vede che i privilegiati non sono neppure sfiorati, anzi... |
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"AMORE"
L'amore è come il mare:
è possibile che si riesca
a vederne l'inizio ma la
fine si perde oltre la linea
dell'orizzonte.
Rossella.
L'amore, quello vero, che fa palpitare.
che regala quel prezioso elisir
che ci permette di sentirci giovani
e vitali anche quando il trascorrere del tempo
vorrebbe impedircelo è fatto, soprattutto
di silenzi, di sguardi lunghi, intensi,
ricchi di significati che le parole non
riuscirebbero mai a comunicare...
AMORE!!!
Rossella
DALLO SCRIGNO DELLE MIE
FIORI
I fiori sono fragili e muoiono in un sofffio quasi come i giorni della vita.
Ma se sai guardarli, sfiorarli, ammirarli e gioirne,
darai un senso al loro breve vivere.
L' ETERNITA' IN UN BACIO
Ricordo, Chiedesti: "Come mi baceresti?"...
Risposi: "In verità non saprei rispondere"...
So solo che per essere analogo alla tua unicità sarà privo di estensione,
senza inizio nè fine, sospeso nel tempo, senza un prima o un dopo.
Il presente ha i suoi limiti nel non averne, e un bacio
fuori dai limiti della estensione e del tempo è semplicemente ed
unicamente eterno.
ATTESA
A volte come una barca alla deriva mi sento,
sembra estenuante l'attesa
ma è l'essenza stessa della vita.
Mielealpeperoncino.
DALLO SCRIGNO DELLE MIE
ACQUA-TE
Acqua pura e cristallina che sgorga dalla terra, che cade dal cielo;
nutre i suoi frutti, colma fiumi ed oceani.
Acqua fonte di vita dolce e pura, forte e dirompente
come te!
Te che mi disseti con la tua presenza e m'inondi col tuo amore,
consentendomi di nuotare nel tuo mare,
permettendomi di sprofondare in esso
fino a raggiungere gli abissi del tuo mondo,
quel mondo pieno di tesori nascosti, ricco di vita.
Quel mondo in cui vorrei immergermi
e di cui vorrei far parte.
SORGENTE DI VITA
Siamo nate insieme tu ed io.
Dolce e serena,
calma e tranquilla,
impetuosa e travolgente acqua.
Ogni tua goccia è vita.
Mielealpeperoncino
PRIVA DI TITOLO
Rifessi di luce costante
al calar del tramonto
si nascondono.
Primeggiano le scure ombre
dietro le verdi fronde.
Rinascono in un pensiero
triste o felice
purchè vero.
Vestendosi di bianco
passeggiano di fianco.
Ritorna il giorno e con esso il sole
ma se fosse pioggia o vento,
alcuno il tormento.
Chi è in natura
alla natura affida
fragilità e forza
timore e coraggio.
Se ne fa scudo, letto e sostegno
non tralasciando il proprio impegno.
Fra immensi giardini, prati ed aiule
si spegne la vita di un fiore.
(Mielealpeperoncino)
DALLO SCRIGNO DELLE MIE...
Dialogo tra sguardi
Lei: Guardami e parlami
e mentre mi parli, ascoltami
perchè è ascoltando che potrai parlarmi
ed è parlando che potrò ascoltarti
e ancora guardami!
Lui: Ti guardo, è bello guardarti!
Ti ascolto, è bello ascoltarti!
Ti parlo, è bello parlarti!
Forse ancor più bello sussurrarti!
Per poi perdermi in quel sussurro
giungere a te e finalmente
perdermi in te.
(Mielealpeperoncino)
DEDICATO A PROFUMO DI ROSE E A CATWOMAN
L'amicizia ha qualcosa di misterioso che spinge alla confidenza e all'abbandono più completo. E' una dimensione dell'amore pur non essendo l'amore.
Vi voglio bene ragazze.
L'immagine a seguire ed il pensiero trascritto, mi sono state dedicate da Profumo di rose nel suo Blog. Grazie Profumina sei sempre molto cara e dolce. Spero di non deluderti nel percorso che ci vede unite al di là di quella che è una reale ed abituale frequentazione tra amiche.
Sei come la luce che emana il sole prima di andare a dormire.
Sei come l'acqua che rigenera ogni cosa che tocca.
Sei come il vento che ossigena chiunque.
Sei grande come il mare.
Ti voglio bene Mieluccia.
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I MIEI BLOG AMICI
IL MIO MARE UOMO
Una poesia a rappresentarmi
Il più bello dei mari è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
Nazim Hikmet
IL MIO MARE UOMO
Il mare cos'è per me il mare...
E' il letto sul quale riposare,
la seggiola sulla quale dondolare,
l'avvolgente abbraccio di un compagno,
il tumulto da cui lasciarmi sconfiggere.
Ad esso affido le mie intime confidenze,
talune me le rende, altre le insabbia
nei suoi abissi profondi.
In esso ritrovo le infinite e contradditorie
risposte ad una inassolutà verità
sull'eternità della vita.
Il mare, il mare, cos'è per me il mare
se non l'altare della mia pace.
Mielealpeperoncino.
.....METAFORANDO.....
"Glia alberi e le montagne sono il desiderio di cielo che ha la terra." (...)
Le tue mani sono rami dell'albero che sei.
Io vorrei essere la tua terra.
Sei il mio desiderio di cielo,
il mio albatro dei sentimenti,
il portatore sano di "malattie dell'anima",
l'essenza dell'incontro,
l'assenza di ragione,
il vuoto di memoria,
la montagna da scalare e
il pozzo di Talete.
Mielealpeperoncino
Irrisolto quesito Quantunque tu in quell'essere io, quantunque io in quell'essere tu. Smarrito l'io, smarrito il tu ritrovarci dovremmo in quell'essere tu, in quell'essere io. Originato dalla fusione del tu-io-tu, il mio ed il tuo essere dovrebbero dare essenza ad un unico essere… Vale a dire: “Il nostro essere” o vale a dire: “Noi”.? Irrisolto quesito.