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« PENSIERI E PAROLE: ONDE | SENO E SENIOR » |
"Si muore un po' per poter vivere": così recita "Insieme a te non ci sto più", una celebre canzone d'amore, racconto della decisione sofferta di andar via da un amore che si è traformato e non è più quello di un tempo. Quando questo avviene non sempre è una responsabilità chiara e definita dei componenti della coppia e non sempre ci sono conflitti e contrasti.
A volte può essere un processo lungo e silente.
Quando finisce un amore, o sarebbe preferibile dire, quando un amore "si trasforma" in qualcos'altro - gratitudine, rispetto, stima, affetto, devozione o altro ancora - si muore un po', perchè nel legame con l'altro ci sono parti di sè fondamentali, a volte frutto della condivisione di molti anni di vita, per cui l'altro può essere una parte viscerale di sè, come può esserlo un padre, una madre, un fratello.
L'altro può essere diventato un riferimento stabile per la propria vita: la ricerca di sicurezze e punti fermi che non sempre si trova nella mondanità e nella quotidianità.
La ricerca di stabilità è un forte bisogno di base; protegge dalla paura dell'ignoto e della precarietà, tuttavia non sempre è il genere di amore che le persone desiderano di più: un uomo e una donna per tutta la vita possono avere la sensazione di essersi accontentati e che la propria vita è "monca" di elementi vitali e creativi.
A volte un "amore" sembra finire all'improvviso, ma è solo una sensazione, forse è finito da tempo, senza che ve ne sia una piena consapevolezza. La perdita graduale di energie in un rapporto di coppia e il progressivo disinvestimento possono essere a lungo celati dalla presenza dei figli, che riempiono la vita, ma anche dal lavoro che impegna la mente e le proprie giornate.
Nella vita ci possono essere tanti piccoli o grandi obiettivi, che implicano la necessità di risolvere problemi e conseguire risultati. Questi programmi possono "distrarre da sè" e dalla propria vita sentimentale. Qui nasce il graduale disinvestimento dell'altro, che può diventare scontato, come un prolungamento di sè.
Questo progressivo allontanamento è paragonabile al corso del lutto: può essere silenziosamente doloroso, le energie si possono perdere incosapevolemente, ma quando questo processo si è esaurito, altre energie si rendono disponibili per altri legami o scelte che, d'un tratto, piombano nella propria vita "dalla finestra", apparentemente senza preavviso, perchè la coscienza non sempre accede al processo silente del lutto.
Cosa succede quando a un tratto i desideri personali portano "altrove", minando il senso di stabilità e di sicurezza di un individuo, che si spaventa, ma al tempo stesso si sente fortemente vivo?
Ci sono legami o attività nuove che aiutano a scoprire aspetti vitali di sè che se ne stavano reconditi in un angolo buio e dimenticato della mente. A volte è facile riconoscere nelle distrazioni l'euforia momentanea e la voglia di evasione da un rapporto insoddisfacente, altre volte, invece, non si tratta di una semplice distrazione, ma di un coinvolgimento sentimentale più intenso che può incrinare le proprie certezze e alla lunga essere incompatibile con il proprio equilibrio "familiare".
A volte un individuo è chiamato a compire una scelta tra il noto, stabile e familiare, e l'ignoto, imprevedibile e emozionante.
Non sempre la scelta è chiara: molte persone indugiano mantenendo un piede di qua e uno di là fino a quando le pressioni interne e/o esterne non impongano tale scelta.
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"AMORE"
L'amore è come il mare:
è possibile che si riesca
a vederne l'inizio ma la
fine si perde oltre la linea
dell'orizzonte.
Rossella.
L'amore, quello vero, che fa palpitare.
che regala quel prezioso elisir
che ci permette di sentirci giovani
e vitali anche quando il trascorrere del tempo
vorrebbe impedircelo è fatto, soprattutto
di silenzi, di sguardi lunghi, intensi,
ricchi di significati che le parole non
riuscirebbero mai a comunicare...
AMORE!!!
Rossella
DALLO SCRIGNO DELLE MIE
FIORI
I fiori sono fragili e muoiono in un sofffio quasi come i giorni della vita.
Ma se sai guardarli, sfiorarli, ammirarli e gioirne,
darai un senso al loro breve vivere.
L' ETERNITA' IN UN BACIO
Ricordo, Chiedesti: "Come mi baceresti?"...
Risposi: "In verità non saprei rispondere"...
So solo che per essere analogo alla tua unicità sarà privo di estensione,
senza inizio nè fine, sospeso nel tempo, senza un prima o un dopo.
Il presente ha i suoi limiti nel non averne, e un bacio
fuori dai limiti della estensione e del tempo è semplicemente ed
unicamente eterno.
ATTESA
A volte come una barca alla deriva mi sento,
sembra estenuante l'attesa
ma è l'essenza stessa della vita.
Mielealpeperoncino.
DALLO SCRIGNO DELLE MIE
ACQUA-TE
Acqua pura e cristallina che sgorga dalla terra, che cade dal cielo;
nutre i suoi frutti, colma fiumi ed oceani.
Acqua fonte di vita dolce e pura, forte e dirompente
come te!
Te che mi disseti con la tua presenza e m'inondi col tuo amore,
consentendomi di nuotare nel tuo mare,
permettendomi di sprofondare in esso
fino a raggiungere gli abissi del tuo mondo,
quel mondo pieno di tesori nascosti, ricco di vita.
Quel mondo in cui vorrei immergermi
e di cui vorrei far parte.
SORGENTE DI VITA
Siamo nate insieme tu ed io.
Dolce e serena,
calma e tranquilla,
impetuosa e travolgente acqua.
Ogni tua goccia è vita.
Mielealpeperoncino
PRIVA DI TITOLO
Rifessi di luce costante
al calar del tramonto
si nascondono.
Primeggiano le scure ombre
dietro le verdi fronde.
Rinascono in un pensiero
triste o felice
purchè vero.
Vestendosi di bianco
passeggiano di fianco.
Ritorna il giorno e con esso il sole
ma se fosse pioggia o vento,
alcuno il tormento.
Chi è in natura
alla natura affida
fragilità e forza
timore e coraggio.
Se ne fa scudo, letto e sostegno
non tralasciando il proprio impegno.
Fra immensi giardini, prati ed aiule
si spegne la vita di un fiore.
(Mielealpeperoncino)
DALLO SCRIGNO DELLE MIE...
Dialogo tra sguardi
Lei: Guardami e parlami
e mentre mi parli, ascoltami
perchè è ascoltando che potrai parlarmi
ed è parlando che potrò ascoltarti
e ancora guardami!
Lui: Ti guardo, è bello guardarti!
Ti ascolto, è bello ascoltarti!
Ti parlo, è bello parlarti!
Forse ancor più bello sussurrarti!
Per poi perdermi in quel sussurro
giungere a te e finalmente
perdermi in te.
(Mielealpeperoncino)
DEDICATO A PROFUMO DI ROSE E A CATWOMAN
L'amicizia ha qualcosa di misterioso che spinge alla confidenza e all'abbandono più completo. E' una dimensione dell'amore pur non essendo l'amore.
Vi voglio bene ragazze.
L'immagine a seguire ed il pensiero trascritto, mi sono state dedicate da Profumo di rose nel suo Blog. Grazie Profumina sei sempre molto cara e dolce. Spero di non deluderti nel percorso che ci vede unite al di là di quella che è una reale ed abituale frequentazione tra amiche.
Sei come la luce che emana il sole prima di andare a dormire.
Sei come l'acqua che rigenera ogni cosa che tocca.
Sei come il vento che ossigena chiunque.
Sei grande come il mare.
Ti voglio bene Mieluccia.
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I MIEI BLOG AMICI
IL MIO MARE UOMO
Una poesia a rappresentarmi
Il più bello dei mari è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
Nazim Hikmet
IL MIO MARE UOMO
Il mare cos'è per me il mare...
E' il letto sul quale riposare,
la seggiola sulla quale dondolare,
l'avvolgente abbraccio di un compagno,
il tumulto da cui lasciarmi sconfiggere.
Ad esso affido le mie intime confidenze,
talune me le rende, altre le insabbia
nei suoi abissi profondi.
In esso ritrovo le infinite e contradditorie
risposte ad una inassolutà verità
sull'eternità della vita.
Il mare, il mare, cos'è per me il mare
se non l'altare della mia pace.
Mielealpeperoncino.
.....METAFORANDO.....
"Glia alberi e le montagne sono il desiderio di cielo che ha la terra." (...)
Le tue mani sono rami dell'albero che sei.
Io vorrei essere la tua terra.
Sei il mio desiderio di cielo,
il mio albatro dei sentimenti,
il portatore sano di "malattie dell'anima",
l'essenza dell'incontro,
l'assenza di ragione,
il vuoto di memoria,
la montagna da scalare e
il pozzo di Talete.
Mielealpeperoncino
Irrisolto quesito Quantunque tu in quell'essere io, quantunque io in quell'essere tu. Smarrito l'io, smarrito il tu ritrovarci dovremmo in quell'essere tu, in quell'essere io. Originato dalla fusione del tu-io-tu, il mio ed il tuo essere dovrebbero dare essenza ad un unico essere… Vale a dire: “Il nostro essere” o vale a dire: “Noi”.? Irrisolto quesito.