Creato da gigiovp il 23/05/2007
Magari servirà ad aiutarmi

Il dentista

Se per te il nostro incontro è stato come "cavarsi un dente", be... allora io vado subito ad iscrivermi ad odontoiatria!!!
 

Sono come il Foscolo

Preferisco vivere di illusioni piuttosto che di rimpianti! Meglio vivere con la vana speranza che lei un giorno possa essere mia, piuttosto che trascorrere il resto della vita sapendo che non starà mai assieme a me, il dolore sarebbe troppo forte da sopportare.
 

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Com'è bello innamorarsi...

Post n°27 pubblicato il 29 Luglio 2008 da gigiovp
 

Sto in pausa al lavoro... è dura! Pensavo: "... vado li 8 ore almeno distraggo un po' la mente, il mio cervello sta concentrato sul lavoro, sulla produzione..." macchè, niente di tutto questo. In testa ho un'unico canale, sul quale da oltre un anno sono sintonizzato 24 ore su 24. Adesso poi, che la fissa è diventata maggiore, anche lo stomaco non da più tregua: è una lotta continua, su e giù, un dolore tenue ma costante che t'impedisce di mangiare come facevi una volta, e che a lungo andare ti segna piano piano, ti toglie tutta l'energia vitale e ti logora dall'interno.
Già il solo pensiero del cibo ti provoca delle contrazioni, dei "doloretti", degli spasmi che subito ti fanno passare quel poco appetito che tieni. Quando addenti qualcosa, non finisce mai, ti dura un'eternità in bocca e se provi a mandar giù, niente da fare, ti resta tutto lì sulla gola. Ed allora ricominci a masticare all'infinito, in un lento ma continuo biascicare. Finchè all'improvviso ecco che il cervello attiva l'unico neurone che ti è rimasto funzionante, la gola da il suo ok ed il cibo finisce nello stomaco, oramai anche lui alquanto striminzito. E ad ogni morso, il "gioco al massacro" ricomincia, e si ripresenta questa straziante agonia. Per fortuna che l'essere innamorati è la cosa più bella del mondo!!!
Vivi per lei, agisci per lei, ogni tuo pensiero è rivolto a lei. Se ti va bene una cosa, ecco che alla mente ti appare il suo splendido sorriso; se invece qualche compito ti va storto, allora vai a cercare tra i tuoi "cassettini della memoria" una sua immagine, per riportare serenità e pace nel tuo cuore, nel tuo spirito.
Quando invece non risponde ai messaggi o alle chiamate, allora ecco che scatta la paranoia: milioni di pensieri negativi ti si accavallano uno sopra l'altro nella testa. E non capisci più nulla, non sai più cosa fare, come gestire la situazione. Ti butti giù, continui a fissare il telefono nella speranza che arrivi un suo segnale. Il fatto che lei non risponda, contraddice totalmente il detto popolare che recita: "... nessuna nuova, buone nuove!". I dolori allo stomaco si fanno sempre più intensi e lancinanti, quasi che vorresti farla finita del tutto... il suo silenzio è come il ricevere una telefonata nel cuore della notte: sei già sicuro, appena squilla l'apparecchio, che dall'altra parte stanno per comunicarti qualcosa di poco piacevole, e non una vincita al Superenalotto!
Però, così è la vita... e torno a ripetere, c'è chi dice: "... com'è bello innamorarsi!".

 
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... E' sempre peggio!!!

Post n°26 pubblicato il 26 Luglio 2008 da gigiovp
 

Rieccomi qua, di nuovo a scrivere... ma a che scopo poi? Tanto non è scrivendo che le risolverò i problemi... mah! Comunque sia, io son sempre più innamorato, più perso, più... malato di lei. Eh sì, malato è proprio la parola giusta, esatta: sto dimagrendo a vista d'occhio, al lavoro ed in famiglia un po' se ne sono accorti, ma cerco di camuffare il tutto dicendo che è estate, che con il caldo l'appetito viene meno, e con queste scuse bene o male, riesco a farmi credere. Ma la verità è che ho perso circa 6-7 kg e non c'è verso di rimetterli: la fame ci sarebbe anche, ma dopo un po' che inizio a mangiare, il mio pensiero inesorabilmente cade su di lei. Ed allora via, si blocca tutto lo stomaco e non ti va giù più niente, nemmeno l'acqua da bere!
Ma perchè me la prendo così tanto? Di sicuro, a lei di me non fregherà un minimo accidente. Ma che ne so perchè la testa, il cervello mi spingono ad agire in questa maniera! Tutti mi dicevano che l'innamorarsi è la cosa più bella del mondo, però nessuno mi aveva mai accennato a questo lato "doloroso" dell'amore.
In questi giorni sta cambiando casa, così cerco d'aiutarla più che posso col trasloco e coi vari servizi ad esso collegati. Almeno ho qualche occasione per starle maggiormente vicino. E' molto impegnata, magari le scrivo un messaggio e mi risponde dopo diverso tempo, o non mi risponde per niente. Qui allora la mente mi confabula di tutto: la ragione prova a pensare "... starà sistemando casa, porterà la figlia da qualche parte, starà riposando,..." ma il cuore prende il sopravvento "... perchè non risponde? Non mi vorrà più parlare? Sarà uscita con qualcuno?..." e questa eterna lotta fra intelletto e sentimento non mi porta a nessun risultato utile, tranne che il mio esaurimento psicofisico!
Ma quand'è che riuscirò a trovare il coraggio necessario per dirle tutto ciò che provo nei suoi confronti? E' tanto semplice: la chiamo e le do un appuntamento. Oppure se ha da fare, glielo dico direttamente al telefono: "... Cecilia, io ti amo!". Facile no? Eh già, ma un conto è farlo qui, un altro conto è dirglielo a lei. Che poi la mia paura non è tanto il dirle "ti amo" quanto la sua reazione. So già per certo che lei non vorrà mai avere una relazione con me, lei è la più bella delle principesse, ed io sono l'ultimo dei rospi: brutto, povero ed anche pelato. Penso che se io e lei fossimo gli unici sopravvissuti sulla terra, il genere umano si estinguerebbe. E' anche vero che di queste cose non ne ho la certezza assoluta, però io preferisco restare nel limbo, nel purgatorio a "godermi" di questa effimera illusione. Perchè il suo sicuro rifiuto mi causerebbe un dolore grande, enorme, al quale penso che nessuna medicina riuscirebbe a guarirmi. E vedrei la morte come unico sollievo alle mie sofferenze amorose.

Dio, se ci sei, dammi il coraggio per dirle quello che sento nei suoi confronti, e soprattutto la forza per accettare la sua decisione.

 
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Il tempo scorre...

Post n°25 pubblicato il 06 Luglio 2008 da gigiovp
 

E' li, la bimba al mare con sua madre, lei a crogiolarsi coi problemi: senza Marta, senza casa, senza lavoro fisso, senza soldi, senza niente!
Perchè non riesco a darle un minimo di sicurezza, di fiducia, a farle capire che io ci sono e ci sarò sempre per loro 2? Non potrò mai rimediare al dolore, al male che il suo ex compagno gli ha causato, specie alla piccola Marta.
Perchè, se esiste un Dio, premia sempre i più cattivi, i più bastardi? Come posso fare, cosa devo dire, in che maniera dovrei agire per farle capire che io amo lei e la bimba più della mia stessa vita?
A volte mi domando chi me lo fa fare, mi verrebbe da tagliare tutti i ponti e sparire per sempre dalla sua esistenza. Ma non ce la faccio, è più forte di me: lei è la mia vita, e lasciarla sola per me sarebbe lo stesso che morire!
Sempre più spesso mi sento un enorme peso dentro, come se avessi un macigno nello stomaco, e mi viene da piangere: non trovo nessun modo, nessuna maniera per esserle utile, per darle un qualche giovamento. Ma non posso permettermi di piangere: già purtroppo ne versa tante lei di lacrime, attorno a se ha bisogno di gente forte, di "peso" che l'aiuti e la sorregga a tirare avanti. Quindi niente piagnistei, i miei sfoghi ed i momenti di debolezza li lascio alle pagine di questo blog.
Per colpa mia non è riuscita ad incastrare quel bastardo del suo ex, per le malefatte compiute sulla piccola. Quindi, finchè giustizia non sarà fatta, in qualunque maniera possibile, io ci sarò Cecilia. Je t'aim!

 
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Fa male!!!

Post n°24 pubblicato il 02 Maggio 2008 da gigiovp
 
Foto di gigiovp

Quando ti accorgi che la persona che ami ha un problema, faresti di tutto per aiutarla: non dormi la notte per pensare a qualche rimedio e non mangi dal dolore; provi ogni possibile soluzione; cerchi consiglio dalle persone che ritieni più affidabili. Ma quando vedi che, nonostante tutti gli sforzi profusi, i risultati tardano ad arrivare, peggio ancora non arrivano proprio o se arrivano, sono nella direzione opposta a quella sperata, allora lo sconforto e la rabbia s'impadroniscono di te! Una sensazione atroce, orribile, come quando ti muore qualcuno di caro: li per li non sai dove sbattere la testa, vorresti fare qualunque cosa per allontanare questa sensazione da te, ma non sai come agire. Hai un'energia interna, un "nervoso" che spaccheresti il mondo. Poi però, quando la ragione torna in te, scopri che è tutto inutile, ti metti l'animo in pace ed aspetti che il tempo faccia il suo corso e riesca in qualche modo a lenire il tuo dolore.
E' la stessa medesima situazione in cui mi trovo ora: vorrei aiutarla, darei la mia stessa vita se solo servisse a qualcosa, a ridarle un po' di felicità, di speranza. Ma sarebbe tutto inutile! Ed a tutt'oggi, purtroppo, ancora non so cosa fare per lei, e ci sto da cani. Da qualche giorno a questa parte poi, non mi racconta nemmeno più ciò che accade a lei o alla piccola, qualunque cosa (buona o cattiva) che io le dica o le faccia, mi ribatte sempre con un urlo od un rimprovero. Però so che non lo fa apposta (o perlomeno voglio crederci): questa situazione la sta mettendo a dura prova, quindi anche il suo comportamento, il suo modo di rapportarsi cogli altri, ne risente. Penso che non mi voglia male veramente, anzi so per certo l'incontrario: in 31 anni di vita, finora è stata l'unica persona (al di fuori dei miei familiari) a dirmi apertamente "ti voglio bene". Ed io ci credo in questo suo bene. Vorrei soltanto riuscire a trovare un rimedio, una cura a questo suo malessere generale (che non implichi, però, l'eliminazione fisica del suo ex compagno).
Ma quanto siamo strani noi essere umani? Cioè, quando ad una persona vuoi bene sul serio, ed a lei ci tieni più di qualunque altra cosa al mondo, ebbene più questa persona ti tratta male, ti prende a pesci in faccia, quasi che se potesse ti picchierebbe, e più tu le vuoi bene, e tendi a starle vicino. In natura di solito vale la regola opposta. Però spesso e volentieri, le consuetudini umane vanno proprio a cozzare con le leggi di natura. Ed in un certo senso, credo che anche questo sia uno dei tanti significati della parola "amore".
Qualsiasi cosa accada in futuro, l'unica mia certezza è che non la lascerò sola, che cercherò in tutti i modi a me possibili di starle vicino. Sia che mi odii o che mi ami, io vorrò essere sempre al suo fianco, perchè lei è tutto per me, e so per certo di non riuscire a viverne senza: è il mio primo pensiero quando mi sveglio la mattina, ed è l'ultima immagine che ho in mente prima d'addormentarmi. Mi mancano un casino i suoi "grazie teso" o "ti voglio bene"; ogni giorno prego più volte il Signore perchè dia una svolta in positivo alla sua situazione. Se un giorno starà con me, potrò dire liberamente d'aver trovato il senso della vita; ma se anche ciò non accadesse, vorrei poter riuscire almeno una volta, a farle vivere quel fatidico "giorno di tranquillità" che brama da non so quanto tempo! 

 
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Grazie di esistere

Post n°23 pubblicato il 03 Aprile 2008 da gigiovp
 

La vita senza di lei non ha senso,
il mondo senza di lei non è niente,
vivere, gioire, piangere, sentire,
amare, parlare...
tutto quanto gira attorno a lei.
Basta un suo gesto, un suo contatto
e la tempesta passa, il cielo torna sereno.
Quando non la sento ho la morte negli occhi,
il male al cuore,
e sono soltanto un corpo senz'anima
che vaga sperduto tra la gente.
Trepidanti sono gli attimi in attesa di una sua risposta
il tempo pare fermarsi, non andare più avanti,
più lunga è l'attesa, più forti si fanno sentire
i demoni della mente, creati dal contrasto
tra cuore e pensiero.
E quando anche il fisico inizia a star male
con lo stomaco prigioniero d'infiniti spasmi di dolore,
arriva un suo messaggio
e tutto torna alla normalità.
Ed il sentimento ricomincia a viaggiare
di pari passo col raziocinio.


Ti amo Cecilia
 

 
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