Creato da gigiovp il 23/05/2007
Magari servirà ad aiutarmi

Il dentista

Se per te il nostro incontro è stato come "cavarsi un dente", be... allora io vado subito ad iscrivermi ad odontoiatria!!!
 

Sono come il Foscolo

Preferisco vivere di illusioni piuttosto che di rimpianti! Meglio vivere con la vana speranza che lei un giorno possa essere mia, piuttosto che trascorrere il resto della vita sapendo che non starà mai assieme a me, il dolore sarebbe troppo forte da sopportare.
 

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Sono malato...

Post n°37 pubblicato il 17 Ottobre 2008 da gigiovp
 

Sto male, la mia è una malattia comune, penso che almeno una volta nella vita l'abbiano avuta tutti. Può prendere ad ogni età, ma generalmente è riscontrata dai 12-13 anni in su.
Colpisce chiunque, uomini e donne senza distinzione. Questo disturbo è vecchio quanto il mondo, può passare in un momento, come può durarti per anni. Non da febbre, nausea od altri dolori fisici, non ti lascia cicatrici o altri segni sulla pelle, non causa nessun sanguinamento. Però nei casi più estremi può portare all'esaurimento, alla pazzia e persino alla morte!
Sappiamo tutto di lei, le cause che la creano e le conseguenze che ne derivano. E nonostante siamo nel terzo millennio, con tutti i progressi scientifici e tecnologici che ogni giorno facciamo, ancora non siamo riusciti a trovarne una valida cura, ma soltanto dei palliativi, dei rimedi temporanei.
Per questa malattia non si va dal dottore, non esistono farmaci o trattamenti in grado di debellarla. Ognuno la combatte affidandosi alla propria esperienza, o chiedendo consiglio agli amici che ha vicino, magari sperando che qualcuno ci sia già passato e l'abbia sconfitta a modo suo.
Per alcuni l'unico rimedio è il trascorrere del tempo: come la polvere che inesorabile si deposita giorno dopo giorno sui mobili, così esso pian piano copre e cura le ferite subite, forse riportandoti ad una condizione ottimale.
Per altri l'antidoto giusto è trovarsi un passatempo, un lavoretto qualunque, una cosa insomma che ti tenga la mente occupata e non ti faccia ricordare che invece stai malato.
Alcuni invece sostengono di bere, che con una buona sbronza passa tutto il dolore, ma al risveglio ti ritrovi con un mal di testa colossale, e forse anche con dei punti in meno sulla patente!
I più estremi infine, cercano di dimenticare i patimenti tramite la compagnia poco disinteressata di qualche bella signorina, che abilmente farà loro scordare lo stato di degenza in cui si trovano: un misero sollievo effimero ad un male molto maggiore. E che poi procurerà ulteriore danno alla loro condizione economica. Quindi se la cura aggrava la tua situazione generale invece di migliorarla, be... credo che il gioco non valga per nulla la candela!
Pertanto, se i rimedi possibili a questo mio malessere risultano essere Bacco, tabacco o Venere, allora preferisco restare col mio dolore ed aspettare che il tempo faccia il suo corso e porti quel minimo di sollievo necessario per continuare a vivere.

Sono malato................................................... sono INNAMORATO!

 
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Il grande gelo...

Post n°36 pubblicato il 09 Ottobre 2008 da gigiovp
 

Martedì sera son venuto a casa tua a trovare la piccola per giocarci un po': ma tu non eri te, non eri affatto la Cecilia che conosco io. C'era anche tua madre, ma dopo mezz'ora se ne è andata, perchè non si fida a girare a piedi di notte per il paese.
Mai come stavolta ti ho sentita fredda, distante, pensavo di essere un estraneo in una casa a me familiare. Non credevo che l'aver trovato un nuovo fidanzato ti facesse diventare subito una pietra nei miei confronti.
Forse hai ragione tu, è bene che sia così, bisogna iniziare a porre delle distanze fra di noi. L'unica che però vorrei non soffrisse è la piccola: ci sono attaccato davvero tanto, per me è come se fosse mio nipote Matteo, la considero al suo stesso livello.
Tutte le cose che un tempo dicevi a me, adesso le dici ad un altro.
Com'era bello la mattina svegliarsi col suono causato dall'arrivo di un tuo messaggino sul cellulare, oppure andare a far la doccia e vedere, quando tornavo, che tu mi avevi cercato sul messenger o mi avevi inviato un'email.
Ma perchè delle cose vere, ne apprezzi la bellezza, la semplicità, la piccola gioia con cui ti riempiono il cuore, sempre e soltanto però quando le hai perse? Adesso di te, dei bei momenti passati assieme, mi resta il ricordo, incancellabile nel cuore e nell'anima. E' un gesto molto doloroso, ogni pensiero attiva 1000 emozioni sopite, ma tu eri, e sei, e resterai sempre la mia "dose" mai letale, di amore.
Grazie Cecilia per tutto quello che è stato, ed anche per quello che poteva essere. Il futuro non è scritto, ce lo creiamo giorno dopo giorno. Io nel mio avrò sempre un posto d'onore riservato per mamma Cecilia e la piccola Marta.
Vi amo.

 
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Chiudo gli occhi...

Post n°35 pubblicato il 03 Ottobre 2008 da gigiovp
 

Il mio cuore è vuoto. Piange in silenzio
e ricorda i bei momenti passati assieme.
Non riesce ad andare avanti, ad accettare
di averti perduto per sempre.
Lo stomaco ha un peso enorme che non diminuisce
col trascorrere delle ore: le emozioni non passano via mai,
restano in eterno, indelebili.
Provo rabbia, frustrazione, nervoso
ma non verso di lui che ti ha conquistato,
ma verso di me che ti ho persa.
Il tempo passa, il dolore resta,
la speranza lentamente svanisce, il rimpianto aumenta.
In amore, come nella vita, bisogna saper
sempre cogliere l'attimo.

Fa ciò che puoi, se vuoi. Perchè tanto
fare ciò che vuoi, non puoi.

 
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Così non si arriva lontano...

Post n°34 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da gigiovp
 

Lavorare in queste condizioni è davvero dura. Giri a vuoto per la ditta, rischi di far male a te stesso ed agli altri. Le mandi un messaggio sul cell, anche se già sai che non ti risponderà: impegni di lavoro? Uscita per i negozi con Marta? Oppure... meglio non pensarci, tanto conosci la risposta!
Passi da un'occupazione ad un'altra, vaghi per i reparti senza una meta precisa, provi a concentrarti su qualcosa, a distrarre un attimo la mente dalle sofferenze del cuore, ma è tutto inutile... il pensiero torna inesorabile su di lei.

Ma come ho fatto a perderla così?

Riuscirò mai a rimediare a questa mia enorme mancanza?

Ancora non sono nemmeno a metà giornata lavorativa, così non ci arrivo di certo bene alla fine delle 8 ore!
Era così bello innamorarsi, pensare al futuro con lei e la piccola... ed adesso invece? Che cosa non ha funzionato? Lo stomaco reclama il suo nutrimento, ma la bocca su ordine del cervello, non riesce a mandar giù nulla.
Per quanto tempo resisterò in questo stato?

..........................................................................................................................................

E' proprio vero: il dolore più grande è quello che prova colui che ama quando non viene amato!





 
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Prima o poi doveva succedere...

Post n°33 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da gigiovp
 

...ed infatti è successo: c'è un uomo nella sua vita, ma quell'uomo non sono io. E ti pareva, tanto per cambiare!!!
Già da tempo avevo una mezza idea di quello che stava accadendole, ma i fatti capitati negli ultimi tempi me ne hanno dato quasi la certezza matematica: è da quando è iniziato il trasloco che l'avevo notata un po' più strana, assente, distaccata. Quando le parlavo al cell, o le scrivevo un messaggino, notavo subito che non era più lei, bensì una sua bruttacopia, un clone robotico della Cecilia che conoscevo io: "bene", "si", "niente", "grazie", "no"... queste erano (e sono tuttora) le risposte tipiche ai miei sms: una sola parola fredda, sintetica, vuota.
A ciò si aggiunge il fatto che lei hai 2 telefonini e di conseguenza, 2 schede telefoniche: ebbene, prima mi ha sempre fatto conoscere entrambe le numerazioni. Questa volta invece di un'utenza non mi ha voluto dare il numero: perchè?
Inoltre un altro fatto avvale la mia teoria: spesso quando ero a casa sua, sul telefono col numero a me ignoto, riceveva sempre e solo chiamate da un certo "tati". Be, non ci vuole molto a capire che "tati" è un vezzeggiativo, un nomignolo che di solito si danno 2 innamorati. Non penso che "tati" indichi il suo datore di lavoro, oppure sia il soprannome dato a sua madre!
Ma la prova più evidente del fatto che ha un ragazzo, l'ho avuta sabato scorso: dal pomeriggio non rispondeva più ai messaggi. Allora sono andato a vedere se era a casa, ma l'auto non c'era, e non era neanche da sua madre. "Sarà uscita con delle colleghe di lavoro, com'è successo sabato scorso", pensai. E non ci feci caso. Verso l'una di notte, esco di casa per andare a comprarle delle paste per la colazione della domenica. Ma ahimè, giunto a casa sua, l'auto non c'era nemmeno adesso. Passo sotto casa della madre, niente pure lì.
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Non vi dico in che stato ero: mi veniva da piangere e da vomitare contemporaneamente, ed un solo pensiero girava in testa: l'ho persa! Ma dove ho sbagliato?

A tutt'oggi non mi sono ancora ripreso molto... sto da cani e mangio a malapena. Ma perchè succedono queste cose? Fai di tutto per aiutare una persona, ci perdi tempo e denaro, scomodi altra gente per farle un piacere, e poi? A che cosa è servito tutto ciò? Proprio a niente, assolutamente niente!
Te resti col cuore sanguinante in mano e con l'animo a pezzi. E diverse volte è venuta alla mente l'idea di porre fine a queste sofferenze, un unico gesto che risolva tutti i miei problemi.
Ma se non sono riuscito mai a trovare il coraggio di dirle "TI AMO", riuscirò questa volta a trovarlo per compiere il sacrificio estremo?

 
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