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Un blog creato da springfreesia il 04/07/2007

SPRINGFREESIA

Appunti di viaggio

 
 

Premio D eci e lode

 

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Grazie ai miei amici di blog gino, maria,  beppe l' orso, scricciolo68lbr, ambienteco, amorevolegeisha, asiad'oro, bruno14to, biancanovella, ciaobettina, living circle, dreamersgirl.

Lucia con affetto

 

 

 

AREA PERSONALE

 

Lucia Guida, 2012, Succo di melagrana. Racconti di vita quotidiana al femminile, Piazza Armerina, Nulla Die, pagg 68, ISBN 978-88-97364-24-5, € 9,90

 

Forbidden colours, R. Sakamoto

... perché i ricordi legati a sensazioni sono scritte in Braille nel nostro cuore

Oggi mi trovate anche qui:

luciaguida, il mio nuovo blog su Wordpress in cui parlo di me come autrice e del mio libro

 
Citazioni nei Blog Amici: 55
 

 

Un amico

Cos'è per te un amico,
Perché tu debba cercarlo
Per ammazzare il tempo?
Cercalo sempre per vivere il tempo.
Deve colmare infatti le tue necessità,
non il tuo vuoto.
E nella dolcezza dell'amicizia
Ci siano risate,
E condivisione di momenti gioiosi.
Poiché nella rugiada
delle piccole cose
Il cuore trova il suo mattino
E si rinfresca

Kalhil Gibran

 

 

FEMMES.

JE SUIS COMME JE SUIS

Je suis comme je suis

 Je suis comme je suis

Je suis faite comme ça

 Quand j'ai envie de rire

 Oui je ris aux éclats

 J'aime celui qui m'aime

 Est-ce ma faute à moi

 Si ce n'est pas le même

 Que j'aime à chaque fois

Je suis comme je suis

 Je suis faite comme ça

 Que voulez-vous de plus

Que voulez-vous de moi

Je suis faite pour plaire

 Et n'y puis rien changer

Mes talons sont trop hauts

 Ma taille trop cambrée

 Mes seins beaucoup trop durs

Et mes yeux trop cernés

 Et puis après

Qu'est-ce que ça peut vous faire

Je suis comme je suis

Je plais à qui je plais

Qu'est-ce que ça peut vous faire

 Ce qui m'est arrivé

Oui j'ai aimé quelqu'un

Oui quelqu'un m'a aimée

Comme les enfants qui s'aiment

 Simplement savent aimer

Aimer aimer...

Pourquoi me questionner

 Je suis là pour vous plaire

Et n'y puis rien changer.

Jacques Prévert

 

 

"Gli uomini non cambiano", Mia Martini

 

Quando sento la parola "fuga"

il mio sangue scorre piu' veloce, 

sorge in me improvvisa la speranza

e son pronta a volare.

Emily Dickinson                   

" Rebirth ", E. Rodriguez

I am Emma Woodhouse!

Take the Quiz here!

 

Della tribù gli uomini sono la lana, ma sono le donne a tesserne la trama

(proverbio degli Emirati Arabi)

 
 

 

" Le mie parole ", S. Bersani

" M' abbandono ", G. Moro

 

 

 

"O Sohno", Madredeus 

 

 

 

Se tu non parli

Se tu non parli
riempirò il mio cuore del tuo silenzio
e lo sopporterò.
Resterò qui fermo ad aspettare come la notte
nella sua veglia stellata
con il capo chino a terra
paziente.

Ma arriverà il mattino
le ombre della notte svaniranno
e la tua voce
in rivoli dorati inonderà il cielo.
Allora le tue parole
nel canto
prenderanno ali
da tutti i miei nidi di uccelli
e le tue melodie
spunteranno come fiori
su tutti gli alberi della mia foresta.

Rabindranath Tagore

 

 

 

 

Conchiglia


Mi hanno portato una conchiglia.
Le canta dentro
un mare d'atlante.
Il mio cuore
si colma d'acqua
con pesciolini
d'ombra e d'argento.
Mi hanno portato una conchiglia.

Federico Garcia Lorca

  

"At the Seashore", S. O' Brien

"Mele Cotogne", P. Rosati

Sereno

Dopo tanta
nebbia
a una
a una
si svelano
le stelle
Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore del cielo
Mi riconosco
immagine
passeggera
presa in un giro
immortale

 G. Ungaretti

 

 

 

Speranza

Post n°500 pubblicato il 08 Aprile 2015 da springfreesia
 


Dedicato a chi continua a passare da queste parti nonostante la latitanza della padrona di casa.

Un abbraccio speciale e molto riconoscente

Lucia



La speranza


La ‘speranza’ è quella cosa piumata 
che si viene a posare sull'anima 
Canta melodie senza parole
e non smette mai

E la senti - dolcissima - nel vento 
E dura deve essere la tempesta
capace di intimidire il piccolo uccello
che ha dato calore a tanti

lo l'ho sentito nel paese più gelido
e sui mari più alieni
Eppure mai, nemmeno allo stremo,
ha chiesto una briciola di me.

Emily Dickinson

 
 
 

Natale 2014

Post n°499 pubblicato il 24 Dicembre 2014 da springfreesia
 

In punta di piedi anche quest'anno qui, nella community di Libero

ad augurarvi cose belle.

Gli amori antichi e gli inizi propizi non possono essere dimenticati.

Perdonatemi se mi affaccio soltanto di rado. Il pensiero per tutto

quello che c'è stato è sempre con me

Auguri di vero cuore a tutti quelli che passeranno di qui richiamati

da questo brevissimo post

Baci
Lucia

 

 



 

 
 
 

Rinascita

Post n°498 pubblicato il 21 Aprile 2014 da springfreesia
 

Cari amici, faccio un salto piccino per aprire le imposte

di questa mia prima finestra sul mondo del web.

Voglio augurarvi il meglio assieme a tanta serenità e positività.

So quanto pensare in questi termini sia diventato difficile,

specialmente di questi tempi. Non voglio, tuttavia, abbandonare

la speranza che ciò continui ad essere possibile.

Che siano davvero giorni di Rinascita piena, esplosiva, duratura

per noi tutti

Un grande, grandissimo abbraccio

Lucia

 

 

immagine reperita nel web

 
 
 

Auguri di Natale

Post n°497 pubblicato il 21 Dicembre 2013 da springfreesia
 

L'infanzia è credere che con un albero di Natale

e tre fiocchi di neve tutta la terra viene cambiata. 

André Laurendeau, “Viaggio nel paese dell'infanzia”,1960

 

 

Un augurio speciale a tutti gli amici della community di

 "libero" con la semplicità dei desideri di un bimbo. Per

 continuare a credere e sperare sempre in un mondo diverso, 

un mondo migliore

Lucia, Springfreesia


 
 
 

La casa dal pergolato di glicine

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla fine ce l’ho fatta. Tra poche settimane il mio primo romanzo "La casa dal pergolato di glicine" edito dalla Nulla Die sarà disponibile in ogni libreria che vorrà richiederlo.

Scriverlo e poi metterlo in buona  forma non è stato semplice. Io nasco e resto fondamentalmente una buona short story teller e non vi nascondo che per arrivare alle 154 pagine del mio libro c'è voluta tutta la mia buona, buonissima volontà. Per una come me, pressata endemicamente dall'urgenza di concretizzare tutto subito, stilare un romanzo non è stata cosa delle più facili.

La mia storia avrà una cornice d’eccezione: quella di “Wisteria Shadows”, dipinto a olio della pittrice californiana Marian Fortunati che ha gentilmente acconsentito a prestare l’immagine della propria opera per il mio libro.

Inizia una nuova avventura. La mia speranza è che anche “Pergolato”,come è stato per “Succo di melagrana”, possa entrare in punta di piedi nel cuore del lettore e conquistarsi un posticino per restarvi.

Un abbraccio a tutti

 

Lucia

 

Immagine

 
 
 

Melanconia

Post n°495 pubblicato il 18 Maggio 2013 da springfreesia
 

Ci sono giornate velate di grigiazzurro nonostante ci sia il sole, si vada sempre più verso la bella stagione e quella pioggerella fina fina che continua a cadere sia argento che prelude all'oro di momenti futuri pieni di luminosità e calore.

Apparentemente e nella sostanza hai tutto quello di cui potresti avere bisogno ma nella realtà ti manca una briciola di qualcosa che non sai definire. Lasci stare perché la gratitudine per quello che possiedi prevale su ogni altra cosa e ti crogioli lentamente in quella sensazione indefinita che non è tristezza, non lo è affatto, ma piuttosto qualcosa di ineffabile, una sorta di nuvola trasparente, evanescente. Una di quelle nuvole che d'un tratto velano il sole mentre stai distesa sulla sabbia in estate e che ti fanno stare immobile pensando che, tanto, è questione davvero di un attimo e tutto passerà.

Passerà quell'impalpabile sensazione di vuoto,  andrà via lontano, liberandoti da un peso scomodo che ti pone davanti alla finestra impedendoti di aprirla, seppure per momenti brevi.

Nel presente c'è ora per te soltanto dolcezza stemperata di nostalgia. La presenza discreta di una vita che non è sempre corsa frenetica ma anche camminata a passo lento e, al bisogno, sosta su un muricciolo a riposare.

Baci a tutti e buon weekend

 

"Melanconia" di Emanuela Silvestri 

 
 
 

25 aprile 2013

Post n°494 pubblicato il 25 Aprile 2013 da springfreesia
 

E' una giornata di festa e di riposo. E' il giorno della Liberazione, anche se talvolta gettarsi dietro le spalle pensieri e situazioni scomode non è troppo facile.

Io celebro questo 25 aprile con questa canzone di Antonello Venditti ripromettendomi di guardare sempre verso l'orizzonte. O almeno di provarci con serenità.

Un abbraccio a tutti

 

Lucia

"Ma che bella giornata di sole", A. Venditti ( 1988 ) 

 
 
 

Quando sono rinata a nuova vita

Post n°493 pubblicato il 07 Aprile 2013 da springfreesia
 

A volte scrivere nero su bianco certe cose aiuta a ricordarle meglio.

Buona domenica di aprile a tutti!

Quando sono rinata a nuova vita

ho scelto …

di evitare di guardarmi troppo indietro.

Il passato è passato

e occorre

nella misura in cui mi ha aiutata a diventare quella che sono.

Di circondarmi di persone consapevoli,

pronte a far fruttare anche briciole minime

di positività

con atteggiamento costruttivo

ed energie creative

tese verso il bene e il giusto.

Di considerare

l’opinione altrui

per quella che è,

e cioè altra da me.

E soprattutto di volermi bene:

se, infatti, sono io la prima

a mancare verso me stessa,

non ho diritto a pretendere

altrettanto

dagli altri.


L. G.

 

 

 
 
 

Domenica delle Palme

Post n°492 pubblicato il 24 Marzo 2013 da springfreesia
 

A volte  tornare alle radici è respirare a pieni polmoni un briciolo di speranza e di serenità.

Buona Domenica delle Palme a tutti con un abbraccio

Lucia

Domingo de Los Ramos

 

E’ ancora  notte

nella città che dorme

e non ha voglia di essere svegliata.

Sono tre le ragazze

a tornare a passo stanco

a casa

con gli occhi pieni di

divertimento soddisfatto

e i capelli arruffati

con dolcezza.

La chiesa è lì,

aperta  

a chiunque voglia sostare,

anche per pochi attimi,

alla ricerca

di un briciolo di serenità.

All’ombra

di quei rami di palma benedetti

sollevati verso l’alto,

verso il cielo.

Selva verde e argento

di speranze,

di aspettative che non vogliono andar via.

Di pace che stenta ad arrivare

e di affanni

sopiti

da una preghiera sommessa

che pur ti dà respiro.

 

L. Guida

 

 

 
 
 

Il pranzo della domenica

Post n°491 pubblicato il 10 Marzo 2013 da springfreesia
 

Nel pranzo della domenica c'è la filosofia di una vita intera. La voglia di scrollarsi di dosso il tran tran routinario con i suoi ritmi forsennati, spesso innaturali, e l'esigenza sacrosanta di riconquistare un po' di sacrosanto relax. Di assaporare l'attimo e fare finta che l'esistenza  non sia soltanto una lotta continua, spesso impari, in cima a mulini a vento dalle pale che girano con una vorticosità incessante. Preparare con amore pietanze da gustare e non cibo da consumare in fretta, orologio alla mano, nell'attesa frenetica dell'impegno successivo in agguato, ahimè!, dietro l'angolo. Gratificare il palato con un dolce a fine pasto e un vinello stappato per l'occasione e centellinato pian piano. Pregustando anche il momento di defaillance che seguirà, rafforzato dal tepore e dalla luminosità di un sole che è una delle prime avvisaglie della primavera in netta rimonta.
Il pranzo della domenica è tutto questo e anche ombra della nuova settimana che incalza; è sedere alla tavola popolata finalmente a misura d'uomo e non da figure evanescenti  quasi  a promessa di tutto ciò che di buono e di nuovo verrà. Una mezz'ora di pura beatitudine temporale, un ombrello aperto che ci ripara da un acquazzone improvviso e violento,inevitabile, quel tanto che basti per andare avanti. Gonfiando il petto con il nostro respiro come la vela bianca e robusta di una barchetta che ha catturato l'ultimo alito di vento favorevole  per tornare sani e salvi a riva. A casa.


Buona fine e buon prosieguo a tutti

Lucia

photo by flickr

 

 
 
 

La Bellezza non svanirà - A Thing of Beauty

Post n°490 pubblicato il 01 Marzo 2013 da springfreesia
 

“La bellezza non svanirà” ( A Thing of Beauty, suo titolo originale ) è un romanzo di Archibald J. Cronin del 1956, da me letto a quindici anni. Narra le vicende di Stephen Desmonde, giovane pittore inglese dei primi del Novecento, alla ricerca di una precisa identità artistica e personale. Stephen Desmonde riuscirà a imporsi all’attenzione dei suoi connazionali diventando apprezzato e famoso  soltanto dopo la sua morte, avvenuta prematuramente.

Riconoscere nel quotidiano   questa aspirazione al bello è imperativo categorico per tutte quelle anime che hanno la sensibilità e la consapevolezza necessaria per apprezzarla.  Ogni qual volta scegliamo di non chiudere gli occhi di fronte a un’ingiustizia palese, oppure lottiamo per ristabilire equilibrio ed equità in situazioni pericolosamente in bilico o ancora continuiamo a fare con forza, caparbietà quello che dà luce e colore alla nostra vita, ci impegniamo personalmente a non far svanire la bellezza. Quella briciola di eternità che è in ciascuno di noi e che aspetta il momento giusto per riemergere a vita nuova. Pensiamoci, armiamoci e partiamo. Con forza e con semplicità difendiamo questo diritto sacrosanto che ci consente di vivere un’esistenza accettabile. E poi aspettiamo con pazienza che la Bellezza si disveli ai nostri occhi. La Bellezza, se vive ancora in noi , non ci deluderà, continuando a restarci accanto.

 

Un abbraccio a tutti

Lucia

 

 
 
 

Celebrazioni

Post n°489 pubblicato il 10 Febbraio 2013 da springfreesia
 

Celebrare il proprio compleanno a volte dà la stura a una serie di bilanci. Il mio l'ho postato su Liberarti ed è stata una bella occasione per parlare oltre che di me stessa di Donne e di femminilità.

Il mio saluto per voi di questa domenica è la poesia postata qui in community circa sei anni fa, proprio in occasione di questa ricorrenza. Vi chiedo di leggerla con pazienza e indulgenza: non sono una poetessa, sono soltanto una donna che dà spazio e respiro a emozioni e stati d'animo

Buona domenica e a presto

Lucia

 

6 febbraio 1965

Sono nata in un giorno di neve e dai cristalli di neve ho preso   trasparenza lieve e freddo intenso che diventa calore su una mano quando li stringi.

 

Sono nata in un giorno d’inverno e dall’inverno ho preso il rigore e il lento grigiore delle giornate piene di nuvole. Ma anche la dolcezza inaspettata e il tepore di insperati raggi di sole

 

Sono nata in Febbraio e da Febbraio ho preso la leggerezza di un corteo mascherato pieno di colori ed allegria, stelle filanti e coriandoli in un turbinio di festa. E poi silenzio e quiete nelle strade prima traboccanti di suoni e risate

 

Sono nata di sabato e dal sabato ho preso il pigro fluire delle ore dopo lo scorrere incessante degli eventi attraverso la settimana.

 

Sono nata nell’anno della guerra del Vietnam ma anche delle marce della pace. Delle serate al Piper e degli Oscar Mondadori.

 

Sono nata e poi rinata a nuova vita, con un sorriso consapevole e  lo sguardo trasparente. Speranze in un cassetto custodite con cura. Speranze vanificate e messe da parte.  Certezze raggiunte qualcuna  e  tante ancora da raggiungere. Un bacio e la carezza lieve della brezza.

 

 Luna luminosa e silenziosa in un cielo notturno e riverbero del sole su onde che si infrangono imperiose.

 

L. G.

 

 
 
 

Haiku d'Inverno

Post n°488 pubblicato il 20 Gennaio 2013 da springfreesia
 

Soffia il vento:
si tengono forte
i boccioli di pruno

Uejima Onitsura
Buon principio di settimana a tutti
e baci
Lucia

 

 
 
 

Auguri di Buon 2013

Post n°487 pubblicato il 01 Gennaio 2013 da springfreesia
 

Imparare a dissodare con cura il campo della propria consapevolezza. E poi gettare lontano a occhi chiusi astio, rancore ed energie negative. Quel filo d’erba spontanea che nascerà anche da un seme portato dal vento conterrà tutta la nostra positività e la nostra speranza.

Buon 2013 a tutti 

Lucia

 
 
 

All the Best for You - Che sia per voi il meglio in assoluto

Post n°486 pubblicato il 16 Dicembre 2012 da springfreesia
 

Kinkakuji Temple, Kyoto, Giappone. Courtesy of Hub09 Social Design

Se mai dovessi decidere di viaggiare a Natale, mi piacerebbe visitare un posto come questo e non stordirmi in anonime metropoli travolte dalla frenesia di rumori e luci ingombranti e spersonalizzanti. Delle feste canoniche conservo una visione piuttosto tradizionale, fatta di condivisione, calore e affetto trasudante anche da oggetti e gesti dal valore infinitesimale ma unico: il profumo di un dolce che ci riporta all'infanzia. Una telefonata amichevole inaspettata. Il senso di appagamento pigro che ci dà trascorrere spensieratamente un pomeriggio post prandiale di festa conversando di tutto e niente con persone care e conosciute. Aspettando che il tempo defluisca con lenta, inesorabile certezza verso ore nuove.

A tt, trampolino tonante, ho appena confessato in un commento al suo ultimo post, di sentire davvero poco l'aria natalizia di quest'anno. Eppure, paradossalmente, i miei giorni sono tutt'un fiorire di idee, iniziative, progetti da incominciare per poi portare a termine. Mi manca, forse, un hic et nunc più sostanzioso. Ora, attenzione: non immaginatemi incapace di gustarmi l'ora e adesso in modo pazientemente certosino. E', probabilmente, l'incertezza futura per le persone che amo, i miei figli in primis, a bloccare questo flusso di energia forse un po' tardiva ma davvero traboccante, credetemi.

A farvi gli auguri, però non rinuncio neanche adesso. Lo faccio, magari, lasciandovi liberi di pensare per voi e per le persone che amate il meglio, adesso. Qualsiasi cosa vi possa far star bene e che, ovviamente, non rechi danno al prossimo! Credo sia il desiderio migliore da augurare a noi stessi e agli altri in questi mala tempora dal colore e dal sapore indefinito, inconsistente.

Un abbraccio a tutti, ampio, circolare, inclusivo

Lucia 

 
 
 

Tell me something, December - Dicembre, raccontami qualcosa ...

Post n°485 pubblicato il 02 Dicembre 2012 da springfreesia
 

 

 

 

La domenica è sempre la giornata della riflessione.

Stamattina ho pensato parecchio e non è detto che finisca qui. Ho rammentato una melagrana beneaugurante "pescata" in un cesto di vimini il 1° gennaio 2012. Mi ha portato fortuna e ha dato un sapore diverso alla mia vita di tutti i giorni. Un libro edito seguito da sette presentazioni al pubblico, due collaborazioni in due diverse antologie di racconti. Una rubrica letteraria "live" condotta la Lucia autrice e intervistatrice. Un nuovo lavoro "in cottura". Un lavoro terminato e spedito per le vie del mondo con la mia benedizione. Un progetto editoriale di e-book appena all'inizio. La mia vita incasinata e frenetica e le giornate di riposo trascorse nel mio  "nido" in total relax. Il mio sguardo curioso e disincantato ( sempre orientato alla positività, però! ) sul mondo che mi circonda. Le tante incongruenze dell'esistenza mitigate da qualche piacevole sorpresa dietro l'angolo. Dimenticavo: la nebbia proveniente dal mare si è appena stemperata e c'è un po' di sole in un cielo grigiazzurro chiazzato di nuvole. Ma ora è tempo di andare. C'è un pranzo della domenica da preparare per le persone che amo. E' creatività anche quella, gustosa, concreta, sdrammatizzante.

Un bacio a tutti e una canzone di Fabio Concato per voi.

A presto

Lucia

 

 

 
 
 

Così vicina, così lontana

Post n°484 pubblicato il 18 Novembre 2012 da springfreesia
 

Sono nelle giornate di nebbia silenziosa come quella di oggi che ripenso alla Springfreesia di quel lontano 7 luglio 2007. Affacciata al parapetto di una imbarcazione in navigazione lenta, sguardo all'orizzonte e nessuna possibilità di scorgere la benchè minima ondulazione scura. Quella di una terra da poco avvistata  in graduale avvicinamento su cui provare a ricominciare.

Sono passati cinque anni. Un periodo  certamente variegato, pieno di sconfitte ma anche di piccole battaglie vinte. Di crescita personale, certamente. Un vecchio adagio recita bene come ciò che non è in grado di distruggerti contribuisca a fortificarti.

Da una spiaggia dalla sabbia finissima, quasi impalpabile, osservo con occhi trasparenti e consapevoli una nave allontanarsi tra le onde al largo. E' quasi la fine del 2012 e su quella terra conosciuta da poco su cui ho deciso di sbarcare per me ci sono ancora molte incognite da affrontare. Eppure considero esaltante la sensazione di essere, finalmente, riuscita a "toccare terra": siamo al tramonto e la sabbia che accoglie i miei passi conserva ancora un po' del tepore immagazzinato durante la giornata.

C'è ancora tanto da fare e la brezza, in questo istante piacevole, potrebbe rivelare presto il lato rude della sua carezza. La differenza tra il mio ieri e il mio oggi è tutta nella mia capacità di affrontarla: con determinazione, con coraggio. Con quel briciolo di speranza o positività che dir si voglia che non mi abbandoneranno mai.

Buona e serena domenica a tutti

' La nebbia è la civetteria del sole. '

Xavier Forneret

 
 
 

Donne dai fianchi ampi

Post n°483 pubblicato il 01 Novembre 2012 da springfreesia
 

Cari amici, in questa giornata di tempo e di aria sommessi mi è venuta in mente questa bellissima poesia conosciuta da pochissimo scritta da Lucille Clifton, poetessa afroamericana che parla di donne e di magie femminili, di vita concreta e di scelte positive. Ve la propongo in originale e poi in una traduzione in italiano che, a partire dalla formattazione originaria, ne rispecchia con fedeltà il senso.

Buona lettura e buona giornata di relax a tutti

Lucia

Homage to My Hips

these hips are big hips.
they need space to
move around in.
they don't fit into little
petty places. these hips
are free hips.
they don't like to be held back.
these hips have never been enslaved,
they go where they want to go
they do what they want to do.
these hips are mighty hips.
these hips are magic hips.
i have known them
to put a spell on a man and
spin him like a top

Lucille Clifton

Traduzione:

questi fianchi sono fianchi larghi
hanno bisogno di spazio
in cui girarsi.
non ci stanno in piccoli
spazi meschini. questi fianchi
sono fianchi liberi.
non vogliono essere trattenuti.
questi fianchi non saranno mai schiavi,
vanno dove vogliono andare
fanno ciò che vogliono fare.
questi fianchi sono fianchi possenti.
questi fianchi sono fianchi magici.
ho saputo che sono capaci
di fare un incantesimo a un uomo
e farlo girare come una trottola

 

 

"Cifre e costellazioni amorose di una donna", J. Mirò (1959)

 
 
 

Io non taccio, io non acconsento

Post n°482 pubblicato il 15 Ottobre 2012 da springfreesia
 

Prima di postare questa lettera, significativa di ciò che la mia categoria, ( quella dei docenti delle scuole secondarie statali ), sta sperimentando in quest'ultimo frangente storico ci ho pensato e molto. Grazie a una politica di disinformazione mediatica artatamente condotta a più livelli, anche da chi avrebbe dovuto fare di tutto per appoggiarci e sostenerci, quella degli insegnanti pare sia diventata la lobby dei "nullafacenti" (sic!). Vi posso assicurare che non è così. E lo posso fare con la consapevolezza e la presunzione che mi proviene dall'essere parte della terza generazione di donne dedite, nella mia famiglia, alla docenza.Respirando aria di scuola sin dal pancione accuratamente nascosto da mia madre, maestra, sotto un pesante e lugubre grembiule nero in una scuoletta di provincia nei lontani anni 60. Recitando in una sorta di role play con le bambole, in compagnia di mia nonna materna, insegnante elementare anch'ella in pensione, nei miei pomeriggi da bambina. Continuando dal 1986, l'anno dei miei primi passi come educatrice, a esercitare un mestiere inviso ai più, remunerato con stipendi ai limiti della decenza e oggetto di critiche spesso non supportate da una conoscenza concreta, reale di ciò che comporta a oggi fare scuola in realtà sociali sovente di tipo border-line.

Lettera molto seria di una insegnante al Ministro Profumo è la disamina lucida, attuale e desolatamente realistica del clima che circonda noi prof. Scritta con maestria non solo formale da  Teresa Pirelli su l'Espresso blog. Ve la propongo con spirito di positività; tacere sarebbe, forse, più comodo, ma chi l'ha detto che le strade in piano siano sempre le più consone da seguire?

Lucia

Egregio Signor Ministro,
ho letto come tutti la sua proposta di aumentare dall’anno prossimo a noi professori l’orario a 24 ore di docenza in classe. Gratis, naturalmente, nel senso che queste ore in più non saranno seguite da alcun aumento di stipendio. Ce lo chiede l’Europa, dice lei, per adeguarci agli standard degli altri paesi comunitari. E sarà vero, se Lei lo dice. Ma, da docente, non capisco perché, a questo punto, anche il mio stipendio non si dovrebbe adeguare a quello dei colleghi stranieri, che è notevolmente più alto.
Ma anche lasciando stare i soldi, Egregio Signor Ministro, a farmi star male è proprio tutto il tono delle interviste da Lei rilasciate sull’argomento, a cominciare da quel “Con gli insegnanti ci vuole il bastone e la carota” citato nell’incipit. A casa mia il bastone e la carota sono cose che si usano con gli asini. Se Lei per primo, signor Ministro, ha una così alta considerazione della nostra categoria da considerare gli insegnanti equiparabili ai somari, cominciamo bene.
Entrando però nello specifico del Suo provvedimento, ci sono parecchie cose che non mi tornano (del resto sono un asino, me l’ha cortesemente fatto capire Lei).
Per esempio mi sfugge come alzare per tutti a 24 ore la presenza in classe dovrebbe portare automaticamente un miglioramento della qualità dell’insegnamento. A scuola, e sono la prima a riconoscerlo, ci sono anche docenti che fanno poco o nulla. Ma non certo per una questione di orario. Ora poltriscono per 18 ore, fategliene fare 24, poltriranno per 24 in classe, esattamente allo stesso modo.
Chi invece si troverà nelle peste causa aumento dell’orario di docenza saranno quegli insegnanti che lavorano bene. Perché vede, Egregio Signor Ministro, da quanto si capisce queste ore in più, che farò gratis et amore dei, non saranno ore aggiuntive nelle mie classi. Fosse così, sarei anche contenta. Attualmente io alle medie ho 6 ore di italiano, 4 di storia e geografia. Vogliamo aumentare la qualità dell’insegnamento? Concedetemi di farne almeno 8 di Storia e Geografia e due in più di Italiano per classe. Potrei lavorare meglio, approfondire il programma, avere più tempo per i recuperi di chi rimane indietro e per fare esercitazioni.
No, quelle 6 ore in più serviranno ad ammollarmi un’altra classe da seguire, e risparmiare così i soldi dello stipendio di un collega. Il che vuole dire, Egregio Signor Ministro, che io già oggi, con le classi stipate di 27/30 alunni, ho circa 90 ragazzini da seguire con le mie 18 ore; con 24 ne avrò circa 120. non voglio neanche pensare ai colleghi di altre materie, tipo lingue. Secondo lei, facendo anche un mero conto a spanne, la qualità del mio insegnamento migliorerà?
No, peggiorerà. Perché adesso le ore a casa, nel pomeriggio, quelle che tutti credono dedicate al riposo, le passo a correggere pacchi di compiti, temi, test di grammatica: sono almeno quattro a quadrimestre, tacendo di quelli che assegno per casa e dei compitini di Storia e Geografia. E altro tempo lo spendo perché, pensi un po’, mi devo preparare le lezioni che tengo in classe: sono asina, che vuole, non sono capace di entrare alla mattina improvvisando. Ho bisogno, la sera prima, di prepararmi gli schemi, il materiale da consegnare, pensare a cosa dire perché poi ogni classe è diversa, e la lezione va impostata in modo differente.
Tutto questo, Egregio Signor Ministro, lo faccio oltre alle ore in cui sono in classe, ma è sempre lavoro. E sono costretta a farlo a casa non perché sono privilegiata, ma per un semplice motivo logistico: a scuola, dove è la mia sede di lavoro, non ho né un ufficio né una scrivania, e il computer che uso per trovare i materiali o crearli è quello che mi sono comprata con i miei soldi, perché la scuola non me lo dà.
Evidentemente ai tecnici del suo Ministero e a Lei tutto questo sfugge, perché pare che mi sia computato come “lavoro” solo il tempo che passo in classe, e tutto il resto non esista. Bene, ne prendo atto. Ma la conseguenza di tutto ciò è che, aumentandomi il tempo di docenza e il numero di alunni, avrò meno spazio per fare il resto. Il che vuole dire, Egregio Signor Ministro, che ridurrò giocoforza il numero di compiti scritti, riciclerò i materiali uguali per ogni classe senza personalizzarli. Finirò per lavorare di meno a casa e sicuramente peggio a scuola: non per cattiva volontà mia o per deliberata voglia di sabotare il Suo meraviglioso progetto, ma per forza di cose. Quindi il grande risultato della Sua idea non sarà, come dice, aumentare l’efficienza della scuola e la qualità, ma peggiorarla: chi non ha mai fatto un tubo continuerà a non fare nulla, chi invece riusciva bene o male a insegnare qualcosa, si vedrà costretto a ridurre quanto prima era sempre riuscito a fare, perché lo sforzo fisico di stare anche solo cinque ore di fila in classe con ragazzi adolescenti e preadolescenti, con i quali non ti puoi distrarre un attimo, si farà sentire.
Per cui, Egregio Signor Ministro, da docente che ogni giorno entra in classe, questo le volevo dire. Approvi pure il nostro aumento di ore di docenza, per altro passando a tutti il messaggio che noi insegnanti siamo degli scansafatiche privilegiati che fino ad oggi han lavorato poco. Avrà il plauso popolare e Le riuscirà di certo, perché la società, dopo anni di martellamento mediatico, ne è già convinta, e la applaudirà. Ma non gabelli questo taglio per uno strumento per aumentare la qualità della scuola, o migliorare l’efficienza di noi docenti. E’ solo l’ennesimo taglio imposto ad una categoria che al momento non ha la forza di opporsi, né i mezzi, perché non facciamo neppure un lavoro considerato socialmente fondamentale, come i tassisti, ad esempio. In fondo siamo solo quelli che formano le prossime generazioni: degli asini che meritano un po’ di bastone e manco la carota, ha ragione Lei.

Teresa Pirelli




" Tutto qua ", Fabio Concato

 
 
 

Fil Rouge

Post n°481 pubblicato il 30 Settembre 2012 da springfreesia
 

Continuare a mantenere un filo con il mio blog storico, quello di Springfreesia, e nel contempo seguire il mio blog di autrice su Wordpress e le pagine del mio libro "Succo di melagrana" su Fb in aggiunta al mio profilo privato e protetto, frequentato tuttavia da molti addetti ai lavori, è diventata una gran fatica. Ma come fare a rinunciare al mio primo approdo qui nella community di "libero" dove a luglio di cinque anni fa tutto è iniziato? I debiti di riconoscenza, si sa, vanno tenuti sempre a mente.  I miei primi passi scrittori li ho tenuti proprio qui, arricchendo la mia sensibilità con la frequentazione di tanti bei blog scritti davvero in maniera superba. Fantastiche piazze virtuali che, tranne qualche rara eccezione, si sono nel corso del tempo lentamente spopolate riempendosi di malinconia.

Perché se è vero che la concretezza è nel mondo esterno io appartengo a quella categoria di persone che si affeziona alle cose e che non le molla facilmente. Posso restare a lungo senza sentire un amico ma non è affatto detto che io mi sia dimenticata di lui. Resisto al caldo del deserto e alle sue privazioni ma non demordo come quei fantastici fiori di cactus delicati e coloratissimi che fanno bella mostra di sé in cima ad arbusti ricoperti di spine.

 Se non mi sentite spesso immaginatemi sommersa da questa nuova e piacevolissima avventura scrittoria ma non lontana da voi a distanza di anni luce. Nei miei ricordi ci siete sempre, perché è grazie a voi che tutto ha avuto inizio.
Un abbraccio a tutti

Con affetto

Lucia



photo by flickr

 
 
 
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 Benvenuti! Spero che scegliate di condividere un po' del vostro tempo con me e con i miei pensieri. Se vi fa piacere, lasciate una traccia del vostro passaggio.

Springfreesia

 

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Un vero peccato, decisamente, per tutti coloro che desisteranno dal farlo.

L'unico rischio concreto che avrebbero potuto correre sarebbe stato quello di imbattersi nei pensieri e nelle riflessioni ad alta voce di una Donna intelligente. 

 

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Il mio primo amore

"La lettura ", G. Kienerk

Sto leggendo:

" Soave sia il vento " di  Francesco Pomponio

 

 

           "Il giorno della mia festa", Marina Rei 

Take it easy ... Don't be a blog slob!

 

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Donne alla finestra  

 

" Donna che legge alla finestra ", H. Metzkes

 

... tu chiamale, se vuoi, emozioni ...

 

"Roma Capoccia", A. Venditti

 

"Aquarius"

  

" Crisalide di donna ", L. Greco

 

 Grazie leo, satiro del faggio e poeta

4 luglio 2008

 

 

" Il sogno ", P. Picasso

 

 

 

ESTATE 1985, CAMBRIDGE

 

 

  

 

 

                                                                                                             

 

 "Madre e figlia", dipinto del 1926

 

                                                                                                                   

 "Louise che allatta suo figlio" di M. Cassatt

 

 

" Le Printemps " di P.A. Cot

 

"Torn", Natalie Imbruglia

A volte basta poco per aprire una finestra e respirare aria nuova.

Lucia

 

Segui l'amore

«Quando l’amore vi chiama,
seguitelo, anche se le sue vie
sono dure e scoscese.
E quando le sue ali vi abbracciano,
arrendetevi a lui.
Quando vi parla, credete in lui,
anche se la sua voce
puo’ cancellare i vostri sogni,
come il vento scompiglia il giardino.
Come covoni di grano, vi raccoglie in se’.
Vi batte fino a farvi spogli.
Vi setaccia per liberarvi dalla pula.
Vi macina per farvi farina bianca.
Vi impasta finche’ non siete docili alle mani;
e vi consegna al fuoco sacro,
perche’ siete pane consacrato
alla mensa del Signore.
L’amore non da’ altro che se stesso e
non prende niente se non da se’.
L’amore non possiede
ne’ vuol essere posseduto,
perche’ l’amore basta all’amore».


Kahlil Gibran

 

Le nuvole bianche

L’uomo libero è come una nuvola bianca. Una nuvola bianca è un mistero; si lascia trasportare dal vento, non resiste, non lotta, e si libra al di sopra di ogni cosa. Tutte le dimensioni e tutte le direzioni le appartengono. Le nuvole bianche non hanno una provenienza precisa e non hanno una meta; il loro semplice essere in questo momento è perfezione.

Osho,"La via delle nuvole bianche"

 
Nuvole

bianche grigie
disegni divisi
tra cielo e terra
Alza lo sguardo
un cuore bianco
un angelo con le ali
raggianti baciati
da un raggio
Tra di loro
il sole fa capolino
si affaccia alla finestra
saluta sparisce


"Penna di Legno"

 

 

 

 

 

 

 Se i sogni fossero in vendita,
quali vorresti comprare?
Alcuni costano il suono
Di una campana che fugge;
Altri un sospiro leggero,
Che alla fresca corona della Vita
Strappa soltanto un petalo di rosa.
Se i sogni fossero in vendita,
Felici o tristi a piacere,
Al suono del banditore,
Quali vorresti comprare?

 da "Il Mercatino dei sogni", Thomas Love Beddoes

  

 

  

A Black and White Freesia Photo

"Linger", Cranberries

 

 

 

 

" Giardino con ginestre ", G. Papandrea

"Mulino a vento", U. Mazzone

 

 

Claude Monet, "Nymphéas, effet du soir"

" Speed of Sound ", Coldplay

 

 
 
 
 

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