SPRINGFREESIAAppunti di viaggio |
"Donna", Teresa De Blasio
Lancia il tuo cuore davanti a te e corri a raggiungerlo
(Proverbio arabo)
AREA PERSONALE
Lucia Guida, 2012, Succo di melagrana. Racconti di vita quotidiana al femminile, Piazza Armerina, Nulla Die, pagg 68, ISBN 978-88-97364-24-5, € 9,90
Forbidden colours, R. Sakamoto
... perché i ricordi legati a sensazioni sono scritte in Braille nel nostro cuore
Oggi mi trovate anche qui:
luciaguida, il mio nuovo blog su Wordpress in cui parlo di me come autrice e del mio libro
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Un amico
Cos'è per te un amico,
Perché tu debba cercarlo
Per ammazzare il tempo?
Cercalo sempre per vivere il tempo.
Deve colmare infatti le tue necessità,
non il tuo vuoto.
E nella dolcezza dell'amicizia
Ci siano risate,
E condivisione di momenti gioiosi.
Poiché nella rugiada
delle piccole cose
Il cuore trova il suo mattino
E si rinfresca
Kalhil Gibran
FEMMES.
JE SUIS COMME JE SUIS
Je suis comme je suis
Je suis comme je suis
Je suis faite comme ça
Quand j'ai envie de rire
Oui je ris aux éclats
J'aime celui qui m'aime
Est-ce ma faute à moi
Si ce n'est pas le même
Que j'aime à chaque fois
Je suis comme je suis
Je suis faite comme ça
Que voulez-vous de plus
Que voulez-vous de moi
Je suis faite pour plaire
Et n'y puis rien changer
Mes talons sont trop hauts
Ma taille trop cambrée
Mes seins beaucoup trop durs
Et mes yeux trop cernés
Et puis après
Qu'est-ce que ça peut vous faire
Je suis comme je suis
Je plais à qui je plais
Qu'est-ce que ça peut vous faire
Ce qui m'est arrivé
Oui j'ai aimé quelqu'un
Oui quelqu'un m'a aimée
Comme les enfants qui s'aiment
Simplement savent aimer
Aimer aimer...
Pourquoi me questionner
Je suis là pour vous plaire
Et n'y puis rien changer.
Jacques Prévert
"Gli uomini non cambiano", Mia Martini
Quando sento la parola "fuga"
il mio sangue scorre piu' veloce,
sorge in me improvvisa la speranza
e son pronta a volare.
Emily Dickinson
" Rebirth ", E. Rodriguez
Della tribù gli uomini sono la lana, ma sono le donne a tesserne la trama
(proverbio degli Emirati Arabi)
" Le mie parole ", S. Bersani
" M' abbandono ", G. Moro
"O Sohno", Madredeus
Se tu non parli
riempirò il mio cuore del tuo silenzio
e lo sopporterò.
Resterò qui fermo ad aspettare come la notte
nella sua veglia stellata
con il capo chino a terra
paziente.
Ma arriverà il mattino
le ombre della notte svaniranno
e la tua voce
in rivoli dorati inonderà il cielo.
Allora le tue parole
nel canto
prenderanno ali
da tutti i miei nidi di uccelli
e le tue melodie
spunteranno come fiori
su tutti gli alberi della mia foresta.
Rabindranath Tagore
Conchiglia Mi hanno portato una conchiglia. Le canta dentro un mare d'atlante. Il mio cuore si colma d'acqua con pesciolini d'ombra e d'argento. Mi hanno portato una conchiglia. Federico Garcia Lorca |
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"At the Seashore", S. O' Brien
"Mele Cotogne", P. Rosati
Sereno |
Dopo tanta nebbia a una a una si svelano le stelle Respiro il fresco che mi lascia il colore del cielo Mi riconosco immagine passeggera presa in un giro immortale |
G. Ungaretti
Essere pubblicati da una casa editrice che non ti chiede di pagare un centesimo per questo è certamente una gran conquista. Significa, però, anche impegnarsi in prima persona nell'opera di pubblicizzazione e di propaganda, anche spicciola, del tuo lavoro. E' quello che sto facendo da qualche mese, grazie anche alla disponibilità di molti amici come, ad esempio, trampolinotonante, cateviola o ventodamare. Oggi vi presento una delle interviste che mi sono state fatte. Realizzata da Carolina Venturini, giovane e intraprendente giornalista freelance, web content design e social media specialist. Ve ne propongo qui il prologo, invitandovi a leggerne il seguito sul suo sito "Sotto i fiori di lillà" , della piattaforma di Blogspot, in cui Carolina è un'apprezzatissima blogger. Offrendovi di me una prospettiva, spero, nuova e interessante. Buona lettura! " Lucia Guida è una scrittrice emergente italiana. Mi ha contattata dopo aver conosciuto questo blog attraverso le parole di una mia collega del master ed è con gioia che ho accettato di leggere il suo libro e di conoscerla e farla conoscere attraverso quest'intervista. Lucia si occupa del femminile. I suoi racconti dipingono l'universo della donna e delle scelte ed è anche per questo motivo che ho accettato di conoscere la sua proposta letteraria, di cui vi parlerà prossimamente. In questa chiacchierata Lucia e io ci siamo soffermate sui suoi passi nel mondo della scrittura creativa, abbiamo riflettuto sulle vicende del Festival dell'Inedito, sull'editoria digitale e sul mondo dei concorsi letterari. Per me, è stata una piacevole scoperta, anche considerando la sua professione principale. Non mi resta che lasciare a lei la parola e a voi il piacere di ascoltarla ( leggi qui il seguito ... ) |
Se non fosse per quest'aria gelida, da pieno inverno piuttosto che da primavera in cammino, uscirei stanotte all'aperto a guardare le stelle. Che cosa fantastica guardare verso l'alto, chiarore lunare che stempera l'oscurità seriosa delle tenebre, confusa tra le ombre, anima tra le anime. Occhi fissi al cielo cercando di scorgere con curiosa benevolenza quello che verrà. Avvolta dalla magia lenta di una notte senza tempo, sospesa. Le fatiche della giornata oramai alle spalle e più niente a cui dover badare. Per il momento, fino a un nuovo giorno. La certezza di potermi perdere nei tanti pensieri trastullandomi serena come un bambino che aspetta fiducioso di addormentarsi. Perché il sonno verrà a prendermi e sarà un sonno pacato, quello di una persona che ce l'ha messa tutta per arrivare a fine giornata senza arretrati, coscienza a posto. Per ben principiare quello che verrà presto, domani. In piena sintonia con una notte che è dolce da centellinare nell'attesa. Baci e sogni d'oro |
Qualche sera fa ho potuto rivedere su una tv commerciale "Il miglio verde" tratto dal romanzo bestseller di Stephen King. L'ho rivisto con l'emozione di sempre, nonostante sia un film estremamente pausato dall'andamento volutamente lento. E ho pensato che una volta tanto la sua programmazione in questo particolare periodo dell'anno non sia stata casuale. Che Retequattro non volesse cioè avvalersi dell'ennesimo déjà vu per riempire un palinsesto troppo scarno. Riascoltando con attenzione i bellissimi dialoghi, mi va di sottolineare un paio di battute di John Coffey, il gigante buono ingiustamente condannato alla sedia elettrica:
Ma anche: "Sono stanco, capo. Stanco di andare sempre in giro solo come un passero nella pioggia.Stanco di non poter mai avere un amico con me che mi dica dove andiamo, da dove veniamo e perché. Sono stanco soprattutto del male che gli uomini fanno a tutti gli altri uomini. Stanco di tutto il dolore che io sento, ascolto nel mondo ogni giorno, ce n'è troppo per me. È come avere pezzi di vetro conficcati in testa sempre continuamente.Lo capisci questo? ", a commento della sua pacata rassegnazione ad accettare una fine ingiusta concepita come "liberazione" da uno status specialissimo, il suo, quello di sensitivo e guaritore. Capace di fare ed accettare proprie le tante brutture del mondo a espiazione della cattiveria umana. Certamente il mondo è un coacervo di ingiustizia palesata senza troppe remore, senza quello che una volta si definiva "pudore". E forse, me lo ripete spesso anche la mia bellissima e saggia figlia, io sono ancora (ahimè!) un'inguaribile sognatrice persa a oltranza nei miei idealismi, nelle mie sovravvalutazioni. La foto è tratta dagli archivi fotografici di RTF123 |
Ci sono dei periodi della nostra vita in cui le giornate scorrono tranquille come acque di fiume che vanno verso il mare aperto. E momenti, invece, in cui anche far fronte all'essenziale diventa complicato. E faticoso. Chiaramente se alla complicazione e alla fatica segue la soddisfazione di camminare in piano non c'è laboriosità che non si accetti e non si sopporti quale giusto prezzo da corrispondere. Il male è quando, viceversa, si lavora e tanto ma non si riesce a mettere da parte per tempi migliori che qualche seme di miglio. Son nata frettolosa e l'adagio che mia nonna materna rispolverava di sovente per me era "Dai tempo al tempo". Ho cercato di mettere in pratica questa massima preziosa, a volte con maggior fortuna e altre con minor pazienza. Ma chi "nasce tondo non muore quadrato" ( altro detto consolatorio e riequilibratore ). Io da brava ci provo sempre a non mordere il freno, in attesa di tempi maggiormente benevoli. Ma l'idea che tuttavia conservo è quella di provare, qualche volta, a forzare la situazione: hai detto mai che le cose non si riequilibrino definitivamente? Voi che ne pensate? La gallina oggi o l'ovetto domani? E se poi scegliessimo l'uovo non disperando di incontrare una gallinella nei giorni a venire? |
Sono grata ai petali di ciliegio, in libera e impalpabile caduta, di aver coperto le angustie della mia giornata. Le piccole ma cocenti delusioni, l'attimo sfuggito alle mie dita avide di vita; i buoni propositi mutati in rassegnazione piana, pacata. Il sole che stenta ad affacciarsi attraverso questa coltre grigioazzurra e dissimulatrice. Le mie aspettative che hanno bisogno di rugiada fresca e di un nuovo mattino. La mia speranza racchiusa in un rosa delicato e persistente, oggi fiore in boccio domani frutto goloso e succulento. Lucia Guida |
Tre giorni a primavera in una domenica ancora velata dalla nebbia. Dalla portafinestra del mio soggiorno lancio uno sguardo pieno di rimorso alle mie piante riproponendomi alla prima giornata di sole schietto di rinvasarle dopo il lungo periodo invernale. E' una giornata di pigro centellinare, questa, dopo la terza presentazione del mio libro alla Feltrinelli di Pescara. La settimana si è snodata tra i tanti impegni consueti e gli immancabili "fuori programma" che, stravolgendo l'algoritmo del quotidiano, mi hanno costretta a rallentare e a ponderare. Una riequilibratura che generalmente finisco con l'apprezzare perché mi da la possibilità di camminare con maggior naturalezza, a un ritmo più sostenibile, più umano. I progetti, si sa, lasciano il tempo che trovano se l'imponderabile decide di presentarsi all'appello. Una volta sarei rimasta sopraffatta dal "punto e a capo", ora reagisco con un fatalismo che non è scevra rassegnazione ma curiosità attenta verso le possibilità infinite rappresentate da una sterzata imprevista che potrebbe anche rivelarsi alla fine provvidenziale. Seguendo la corrente del fiume, in un alternarsi di stasi e di bracciate vigorose. Baci e buon principio per domani foto di Patrizia Chiozza |
Ieri pomeriggio presso la Casa Natale di d'Annunzio a Pescara si è svolta la presentazione di "Succo di melagrana", la mia silloge di racconti. Una cornice antica e significativa per parlare con passione ma anche serenità di donne e di sentimenti. Toccando con mano il calore e l'affetto delle tante persone presenti. Come dire che davvero un libro talvolta può unire come il più potente dei collanti. Un grazie a tutti i partecipanti, censiti grazie alle pergamenine celebrative distribuite loro da mia figlia, dal momento che l'autrice, visibilmente in alta quota ed emozionatissima, ricorda pochissimo dell'intero evento. E dire che l'anno passato di questi tempi avrei dato del matto a chiunque mi avesse profetizzato una cosa del genere. La vita, si sa, riserva sorprese inimmaginabili. Buona serata a tutti e buon principio di settimana per domani. la Luci |
Sgomenta leggo dell'ultimo, ennesimo femminicidio perpetrato ieri notte a Brescia. Il senso profondo di disagio è lo stesso che ti assale quando percepisci di essere un oggetto nelle mani inprovvide di un'altra persona: un uomo che hai amato e che ti ha amato, ma che ora non ti ama più se alla fine sceglie di sopprimerti e con te di mettere fine alle persone che più ami al mondo. E mi viene da pensare all'infinita fragilità degli uomini di oggi che non accettano di essere messi da parte dalle loro compagne rivendicando all'infinito un amore che più non c'è e che non rinascerà. Preferendo annullare barbaramente il ricordo di qualcosa che era piuttosto che confrontarsi quotidianamente con esso imparando a convivere, ad accettarlo pur non condividendolo. E' sempre la stessa storia: a noi donne è dovuto perpetuare fino alla fine il dolore di un sentimento che sfuma, a loro concesso di cancellarci con un colpo di spugna. Come se non fossimo mai esistite, quasi fossimo granelli di sabbia in un mulinello di vento dispettoso ... il dipinto è preso dal profilo della mia amica Lucrezia |
Una serata di fine febbraio mite, quasi un accenno di primavera. Baci e buona domenica "Pranzo a Posillipo", G. De Nittis (1879) |
Ci sono post feriali e post festivi. Questo è un post rigorosamente domenicale, giornata in cui generalmente i miei ritmi di vita sono meno convulsi del solito. Dopo una settimana di moderata intensità mi sono svegliata stamattina armata di buonissime intenzioni e di una discreta dose di positività e costruttività. E similmente a un buon vento di maestrale ho gonfiato i miei polmoni e allontanato ogni motivo di cruccio. Abitare in semicentro, si sa, ha discreti vantaggi: intanto quello di godere di un panorama sorprendentemente accogliente fatto di mare e monti. Sperando che la frenesia umana trovi uno stop e che il verde della collina che mi sta di fronte si mantenga alla lunga. Ho scritto di buona lena anche se mi è toccato al solito fare con pazienza "il sunto delle puntate precedenti": credo che sia la sorte di chi coltiva la passione della scrittura "ai margini", strappando con relativa sistematicità e molta pazienza al fluire delle giornate ordinarie pochi e unici attimi di concentrazione. Ho cucinato per i miei figli un vero "pranzo della domenica". Oggi pomeriggio mi toccherà dare uno sguardo ad alcune faccende lavorative lasciate in sospeso e poi, se me ne è rimasta la voglia ( ma soprattutto il tempo! ) cimentarmi nell'impastare ciambelline al vino. Sono una donna della domenica come tante che apprezza e centellina giornate come queste: pigre, morbidamente suadenti senza porsi troppi "se" o troppi "ma". Grandioso effetto della maturità. Baci a tutti Lucia
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Quanto silenzio, la neve disegna ali di anatre mandarine Masaoka Shiki ![]() Nevica oramai da nove giorni, una eccezionalità da queste parti. La neve è lievità ma anche natura fiera e determinata che mette alla prova dando fondo a tutte le tue certezze. Questo haiku, delicatissimo, è il mio personale tentativo di conciliare posizioni così estreme. Un abbraccio e a presto Lucia |
Ne avevano con largo margine previsto l'arrivo e lei con puntualità non ha mancato all'appuntamento imbiancando la città in cui vivo in pochissime ore. Trasformando Pescara, luogo di mare e di monti, lontani ma pur tuttavia abbastanza vicini da essere contenuti nel palmo di una mano all'orizzonte, in un'immensa distesa candida. Creando non pochi disservizi ( a queste latitudini ad abbondanti nevicate non siamo abituati!), costringendo un po' tutti, volenti o nolenti, in casa. Dando a tutti tempo per pensare; a quelle piccole e infinitesimali cose che le urgenze del quotidiano ti costringono gioco forza a mettere da parte. Fornendoti una scusa per poltrire con una bevanda calda in mano sul divano pensando all'appuntamento di lavoro rimandato a data da definirsi. Consapevole di potere, che diamine!, una volta tanto fare a meno di immergerti nel flusso fagocitante di eventi spiccioli e contingenti perché non è al momento possibile uscire. E allora ho traccheggiato anch'io abbondantemente e senza sensi di colpa residui. E se poi alla fine ho deciso di mettere fuori dell'uscio il naso l'ho fatto per assaggiare una manciata di neve fresca come facevo da bambina, incurante degli sfottò bonari dei miei figli. E questo lunedì c'è il dono extra di poter festeggiare il mio compleanno a casa, una volta tanto con calma. In fondo 47 anni fa tondi tondi di neve dalle mie parti ce n'era e tanta; abbastanza da spingere una prozia di mio padre ad invocare, parlando della mia nascita, in casa l'abbondanza. Un sabato speciale per voi tutti Lucia Inverno 1965 ( la foto è del sito fotofamilia.it ) |
Post n°448 pubblicato il 29 Gennaio 2012 da springfreesia
Oggi è il gran giorno. Presenterò al pubblico il mio "Succo" e per farlo ho scelto un luogo che rispecchia il mio sentire, il Circolo Culturale OliS di Montesilvano che tantissime domeniche mi ha accolta da socia-amica, ascoltatrice attenta, sperimentatrice curiosa di nuove teorie del bem vivir. L'emozione è sempre tanta ma c'è la sottile consolazione di stemperarla tra mura amiche, al profumo di legna che brucia in un casolare di campagna al limitare della città che lo lambisce con tutte le sue contraddizioni, la sua ingenua incertezza e la sua sfrontatezza cronica. Facce diverse di un'unica medaglia esistenziale. E la mattina di domenica è preparazione di un centrotavola in cui la melagrana è protagonista assoluta e di crostate di frutta, il mio grazie sincero a tutti gli amici che stasera saranno lì con me ad augurarmi buon cammino. Un abbraccio Lucia |
Me l'ha suggerito un paio di estati fa una sensitiva leggendomi la mano. Dando voce concreta a molti miei pensieri inespressi mi ha suggerito tra l'altro di indossare sempre qualcosa di rosso per dare un tocco di colore in più ai miei giorni. C'è stato tuttavia un tempo in cui le mie preferenze in materia di colore erano per il blu oltremare e per il più pacato verde scuro. Poi ho scoperto l'immagine consolatoria del giallo, quello intenso e luminoso dei girasoli, per intenderci. Continuando col perdermi nei toni arancio infuocati di un tramonto e il turchese intenso stemperato nel violetto della notte che avanza ma che pur tuttavia è già foriera di prossime belle giornate. Arrivare alla corposità e sostanza del rosso lacca ha richiesto tempo e molto lavorio mentale ma ora so di non poterne fare più a meno. E la mia vita è diventata un tripudio di camicette e sciarpe impalpabili di colore rosso, di monili impreziositi da perline o pietre dal colore intenso che sanno di vita, di sangue e di calore. Di oggetti che respirano a pieni polmoni impregnati della mia voglia di vitalità. Un sorriso a tutti Lucia |
LA PAZIENZA DEL VENTO Qualche volta mi scopro Maurizio Cortese A volte mi chiedo anch'io cosa sarebbe di me se nella mia dotazione di serie ci fosse un po' di pazienza in più Tanto ogni cosa del mondo va sempre come deve andare, giusto? Baci! |
E' la copertina della mia prima silloge di racconti edita dalla Nulla Die. Sono racconti brevi au feminin con ambientazioni temporali diverse collocate tra passato e contemporaneità in cui, tuttavia, il fil rouge è quello della infinita progettualità femminile, concretizzata in pensiero e azione nelle situazioni e condizioni più disparate secondo modalità proprie di noi donne. La silloge sarà in libreria a partire da questo mese di gennaio. La affido alla vostra attenzione paziente e benevola e vi abbraccio stretti Auguri di Buon Anno rinnovati Lucia p.s. Nei ringraziamenti ci siete anche voi. In fondo la responsabilità di decidere alla fine per me di pubblicare è anche merito dei vostri amichevoli incoraggiamenti ... |
Prometto di non voler fare un post pieno di buoni propositi o al contrario zeppo di reprimende. E' stato un anno strano, partito in sordina come un vecchio autoveicolo che stenta a prendere velocità ma che poi sulla striscia d'asfalto finalmente decide di abbandonarsi, i meccanismi ancora ben oliati e pronti a funzionare a dovere per portarti con impegno laddove hai deciso di andare. Il fatto è che la meta c'è seppur ancora sfumata, non pienamente definita, ma ha comunque consistenza e corposità costruttive, orientate in positivo, e questa, a mio avviso, è già una gran cosa. Ho tante cose da ringraziare per questo 2011 che se ne va, stemperato da giornate piene di luce e di colore, di insolita calura avvertita con prepotenza nelle ore più centrali e tuttavia mitigata dal freddo di stagione com'è giusto che sia. Una casa nuova, la mia casa. Pensata come la volevo e piena di difetti che con indulgenza prontamente le perdono perché profondamente innamorata di lei già dal primo istante. Tante piccole conferme personali e una creatura che aspetterà i primi del nuovo anno per nascere: la mia prima silloge di racconti, storie di donne tra passato e presente. Non voglio pensare a quello che ancora non si è compiuto per destino o per mancanza di volontà mia o altrui. Con fatica ho imparato a concedere tempo al tempo e non voglio desistere proprio adesso. Né voglio parlarvi dei miei momenti di fragilità che pure e numerosi ci sono stati e che doverosamente mi hanno ricordato di continuo come io sia per certi versi ancora tutta da costruire, smussando angoli con pazienza, consapevolezza, autocritica e molta, moltissima ironia. Al 2012 oramai imminente chiedo di conservare un po' di speranza: nella gente e nel suo buonsenso. E di permettermi ancora di essere grata per quello che ho ricevuto che per me è davvero tantissimo. Buon anno e buona vita a tutti Un abbraccio dalla Luci |
Have yourself a merry little Christmas, Auguri a tutti, di vero cuore |
E' un Natale sottotono. Uno di quei Natali in cui la sensazione di precarietà non si limita ad aleggiare ma permea profondamente situazioni fatte di luoghi e personaggi. Le luminarie per il mio amato viale dei platani ci sono sempre, ma hanno un che di sommesso, in uno stridente contrasto con le insegne oscurate dei negozi che hanno chiuso e di quelli che pur boccheggiando cercano di tenere duro. Non è un Natale di grande clamore. E' una festa fatta di immagini nitide come foto in bianco e nero prive di chiaroscuri: quella del pensionato che vaga nel mega supermercato con due buste di biscotti in offerta. Della signora che passeggia e che indossa un giaccone che ha conosciuto tempi migliori nascondendosi quasi con pudore dietro una sciarpa nonostante poi oggi tutto questo freddo non lo faccia. Per contro accendi la Tv e ti ritrovi catapultato nello spot in cui due adolescenti progettano una serata elegante. E cambiare canale non serve se quasi in contemporanea è una elegantissima macchina estera a prometterti mari e monti. Ed è allora che davvero senti, lo percepisci con forza nel residuo di sensibilità estrema che ti resta, la voglia di cambiare registro. Di aprire gli occhi su un mondo meno plastificato in cui, una volta tanto, siano la spontaneità e la genuinità, più che il conto in banca ostentato e un falso perbenismo preteso a tutti i costi, a farla da padrone. Assieme alla fragranza e al sapore autentico di un dolce preparato da una persona di famiglia quando eri bambina: irregolare e talvolta bruciacchiato per la cottura un po' troppo generosa ma quanto autentico e speciale nella sua imperfezione. Baci tanti Lucia
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Post n°441 pubblicato il 26 Novembre 2011 da springfreesia
C’è un senso di compiutezza estremo nel mio respiro, in quest’ automobile che sfiora con delicatezza la striscia di asfalto che costeggia il mare intravedendo passanti infagottati e felici di godersi uno spicchio di sole incredibilmente spuntato a fine giornata, prima che il sottile velo di nebbia cali e ricopra lentamente le cose e la gente. Sino a domani, sino a un nuovo giorno. Di ritorno a casa, dribblando senza fretta e controcorrente chi, invece, ha deciso di popolare le vie cittadine alla ricerca di un qualcosa che forse non sa bene cosa sia ma di cui per contro avverte, forte e prepotente, l’ assenza. Nel parcheggiare a casa c’è la voglia rinnovata di crogiolarmi nel mio bozzolo confortevole felice del mio ben sentire e del mio ben essere. Domani sarà giornata di incontri e di convivialità come è giusto che sia. Adesso è momento di silenzio all’ ascolto del mio respiro e profumo di giacinto in sorprendente fioritura sul tavolo del mio tinello.
Buona domenica e un abbraccio
Lucia |
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Springfreesia
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ULTIMI COMMENTI
Il mio primo amore
"La lettura ", G. Kienerk
Sto leggendo:
" Soave sia il vento " di Francesco Pomponio
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
Donne alla finestra
" Donna che legge alla finestra ", H. Metzkes
... tu chiamale, se vuoi, emozioni ...
"Roma Capoccia", A. Venditti
"Aquarius"
" Crisalide di donna ", L. Greco
Grazie leo, satiro del faggio e poeta
4 luglio 2008
" Il sogno ", P. Picasso
ESTATE 1985, CAMBRIDGE
"Madre e figlia", dipinto del 1926
"Louise che allatta suo figlio" di M. Cassatt
" Le Printemps " di P.A. Cot
"Torn", Natalie Imbruglia
A volte basta poco per aprire una finestra e respirare aria nuova.
Lucia
Segui l'amore
«Quando l’amore vi chiama,
seguitelo, anche se le sue vie
sono dure e scoscese.
E quando le sue ali vi abbracciano,
arrendetevi a lui.
Quando vi parla, credete in lui,
anche se la sua voce
puo’ cancellare i vostri sogni,
come il vento scompiglia il giardino.
Come covoni di grano, vi raccoglie in se’.
Vi batte fino a farvi spogli.
Vi setaccia per liberarvi dalla pula.
Vi macina per farvi farina bianca.
Vi impasta finche’ non siete docili alle mani;
e vi consegna al fuoco sacro,
perche’ siete pane consacrato
alla mensa del Signore.
L’amore non da’ altro che se stesso e
non prende niente se non da se’.
L’amore non possiede
ne’ vuol essere posseduto,
perche’ l’amore basta all’amore».
Kahlil Gibran
Le nuvole bianche
L’uomo libero è come una nuvola bianca. Una nuvola bianca è un mistero; si lascia trasportare dal vento, non resiste, non lotta, e si libra al di sopra di ogni cosa. Tutte le dimensioni e tutte le direzioni le appartengono. Le nuvole bianche non hanno una provenienza precisa e non hanno una meta; il loro semplice essere in questo momento è perfezione.
Osho,"La via delle nuvole bianche"
Nuvole
bianche grigie
disegni divisi
tra cielo e terra
Alza lo sguardo
un cuore bianco
un angelo con le ali
raggianti baciati
da un raggio
Tra di loro
il sole fa capolino
si affaccia alla finestra
saluta sparisce
"Penna di Legno"
Se i sogni fossero in vendita,
quali vorresti comprare?
Alcuni costano il suono
Di una campana che fugge;
Altri un sospiro leggero,
Che alla fresca corona della Vita
Strappa soltanto un petalo di rosa.
Se i sogni fossero in vendita,
Felici o tristi a piacere,
Al suono del banditore,
Quali vorresti comprare?
da "Il Mercatino dei sogni", Thomas Love Beddoes
A Black and White Freesia Photo
"Linger", Cranberries
" Giardino con ginestre ", G. Papandrea
"Mulino a vento", U. Mazzone
Claude Monet, "Nymphéas, effet du soir"
" Speed of Sound ", Coldplay
Inviato da: springfreesia
il 25/12/2018 alle 19:12
Inviato da: trampolinotonante
il 24/04/2018 alle 18:02
Inviato da: AngeloQuaranta
il 25/12/2017 alle 11:20
Inviato da: springfreesia
il 31/10/2015 alle 23:48
Inviato da: Passariello2
il 15/10/2015 alle 17:22