L'inquietudine

Post N° 131


Spesso trascorro ore intere sulla sponda del fiume, in inutili meditazioni. La mia impazienza vorrebbe sempre strapparmi a quella quiete, e la mia inerzia costantemente mi ci trattiene. Medito, allora, in un sopore fisico che assomiglia alla voluttą come il sussurro del vento assomiglia a voci umane, nell'eterna insaziabilitą dei miei desideri vaghi, nella perenne instabilitą delle mie ansie impossibili. Soffro principalmente del male di poter soffrire.