Tutti all'opera

Interviste, curiosita, atmosfre, emozioni...del Festival lirico dell'Arena di Verona

 

IL MONDO DELLA LIRICA E DEL FESTIVAL DELL'ARENA

IL SIPARIO SI RIALZA

                      L'anno scorso ho creato il programma Tutti all'opera

su www.fuoriaulanetwork.com, webradio dell'Università di Verona,

programma radiofonico sul Festival dell'Arena di Verona.

Adesso continuo a farvi entrare nel magico mondo areniano e dell'opera attraverso interviste, curiosità sulle opere e i loro autori, sulle atmosfere del mondo areniano.

Non sono un'esperta d'opera sono semplicemente un'appassionata di questa musica che é vita, gioia di vivere e del mondo dell'Arena che sembra di farti entrare nel mondo di Alice nel paese delle meraviglie.

 

 
 
 
 

TUTTI ALL'OPERA

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

chubbywithchicchubbychiquealex200795ostinato1T0P0smileeestagmorettisofia.camifrankcontinelenodasnellanottedgl0amulekunarosabludgl18skassaaalberto.vallarin
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Domani,venerdì 9 novembr...LO SPETTACOLO STA PER IN... »

RIALZIAMO IL SIPARIO!

Post n°46 pubblicato il 30 Maggio 2013 da grandolfo.francesca

LA NUOVA STAGIONE ARENIANA STA PER INIZIARE. QUEST'ANNO TUTTO IN ONORE DI VERDI E TUTTI ALL'OPERA SI "RIMETTE ALL'OPERA"

"ALZIAMO IL SIPARIO" CON LA CHIUSURA DELLA STAGIONE DELL'ANNO SCORSO, CON L'ULTIMA INTERVISTA, CHE VUOLE ESSERE ANCHE LA PRIMA DELLA STAGIONE.

A PARLARE E' FRANCESCO MAZZOLENI, FIATO DELL'ORCHESTRA DELL'ARENA DI VERONA

1. Da quanti anni lavori nell'Orchestra dell'Arena di Verona?
    Dal 1993... quindi? 19 anni!!

2. Quale strumento suoni? A quali tipo di opere si adatta? (Oltre a quelle in programma della   stagione passata?)
     Suono il trombone a tiro (da non confondere con quello grande grande che si chiama bassotuba !!).

     Fin dalla nascita (o meglio rinascita) dell'opera all'inizio del 1600 con "Orfeo" di Monteverdi, il trombone é stato protagonista. Viene meno nel periodo classico in quanto le caratteristiche timbriche dell'orchestra di quel periodo non lo prevedevano. 

3. Durante la stagione invernale in quali altri teatri suoni? 
    Teatro "Donizetti" di Bergamo, teatro "Alla Scala" di Milano...

4. Che differenza c'è tra l'Arena e gli altri teatri? Com'è il pubblico e le dimensioni dell' Orchestra, coro e  maestranze  negli altri teatri?
    L'anfiteatro di Verona é sicuramente un teatro "anomalo". Con la sua capienza e dimensioni consente  di mettere in scena spettacoli con scenografie imponenti e quindi spettacolari. Tutto ciò comporta però difficoltà di gestire tanti artisti contemporaneamente e il problema dell'ascolto: non sempre é perfettamente udibile.

 

  Tranne l'opera "Aida" pensata da Verdi per essere rappresentata all'aperto (quindi ottimale per l'Arena), tutte le altre sono state composte per essere rappresentate in un luogo chiuso. Per questo motivo si rende necessario un gran numero di artisti del coro, orchestra e maestranze.

5. Da quando hai iniziato a suonare in Arena ci sono stati dei cambiamenti rilevanti? Intendo tipo di   spettacoli e pubblico.
    A parte la stagione appena trascorsa, il pubblico è sempre stato numeroso e soddisfatto dello spettacolo, anche se a volte i protagonisti non sono stati all'altezza. Raramente in Arena si sente "fischiare" una pessima performance.

   Questo succede invece spesso in altri teatri. A mio avviso è giusto che coloro che spendono soldi per uno spettacolo abbiano il diritto di manifestare il loro gradimento: sia positivo che negativo.    

6. Tu lavori anche nell'Orchestra di palcoscenico o come viene chiamata "banda", che differenza c'è dall'Orchestra? La banda può stare sul palcoscenico e all'interno dell'Arena, dove non è visibile?
    Sì, il suo nome è orchestra di palcoscenico, ma più comunemente chiamata banda in quanto è quasi sempre composta da strumenti tipici delle bande musicali.

 

    La sua collocazione varia dalla indicazione dell'autore (alcune volte deve stare in scena e sfilare come in "Bohéme" di Puccini), o dalle scelte del regista. Solitamente viene messa dietro le scene e quando richiesto vicino al coro.

7.  In quali opere suoni nella "banda" e in quali nell'Orchestra?
     Dipende, all'inizio della stagione la direzione ci comunica quali in orchestra e quali in orchestra di palcoscenico.

8. Che sensazioni si provano a suonare sul palcoscenico e quali nella buca dell'Orchestra?
     Ovviamente quando suoniamo nel "golfo mistico" ci sentiamo più protagonisti: il contatto con il pubblico è più tangente e quindi siamo più consapevoli delle emozioni che stiamo trasmettendo.

     Rimane il fatto che siamo professionisti e quindi prestiamo la nostra opera nel miglior modo possibile anche quando ci troviamo dietro le quinte.

9. Qual é l'opera che preferisci e che ti coinvolge di più e ti dà più emozioni?

     Le opere che più mi emozionano sono quelle di Puccini in modo particolare Tosca.

    Ovviamente è soggettivo. Chi può stabilire qual è l'opera in assoluto più bella? L'unico dato certo è quello dell'opera più rappresentata al mondo: Tosca, appunto!

10. Wagner ha inventato un nome per la buca dell'Orchestra. Quale e perché?
     L'ho menzionato sopra: "Golfo mistico".

     Credo che il termine derivi dalla forma della buca (un golfo, appunto), e mistica in quanto l'orchestra che vi si colloca ha il compito di creare quelle magiche emozioni che solo la musica può dare. Questa è solo una mia modesta interpretazione...

11. Il camerino della banda si affaccia sul passaggio per il pubblico per entrare in Arena...... Sei seduto fuori dal  camerino...a cosa assisti?
     Questo momento è proprio magico!

    A volte suoniamo prima dell'inizio dell'opera, quindi il pubblico passa guardandoci stupiti o facendo fotografie. A volte ci sentiamo fenomeni da baraccone e animali allo zoo da ammirare.

     E' comunque positivo secondo me far sentire i protagonisti dello spettacolo così vicine e tangibili.

12. In un teatro così grande e con un pubblico così diverso per provenienza, età e cultura si avvertono  le emozioni che questo prova? Si capisce se il pubblico è partecipe o meno, se apprezza o meno lo spettacolo?
      Certamente. Alcune sere nasce una sorta di alchimia particolare tra pubblico e artisti che porta progressivamente in un vortice di entusiasmo collettivo. Come se ci si incitasse a vicenda.

 

 Succede quando c'è un cast molto buono e degli spettatori molto reattivi. In quei casi avverti che la serata è speciale: gli applausi sono a scena aperta  e sempre più calorosi e gli artisti sono spinti a dare il loro massimo. 

13. Ricordi ed emozioni ora che si è concluso il Festival. 

     I miei festival, come ho detto sono numerosi e quindi rientrano nella mia "routine annuale".

     Devo dire però che l'ultimo giorno è sempre speciale: ci salutiamo tutti con gli occhi un po' lucidi. Trascorrere tre mesi in cui ci vediamo tutti i  giorni, ci fa diventare un po' una grande famiglia... rimane la promessa (e speranza) di rivederci tutti l'anno successivo.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: grandolfo.francesca
Data di creazione: 13/08/2012
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963