Due ragazze "osano" stare in classe senza il velo che copre la testa e l'insegnante, per punirle, prende le forbici e taglia loro ciocche di capelli. E' successo a Luxor, nell'Egitto meridionale, dove una prof tradizionalista ha voluto dare una lezione a due studentesse un po' troppo moderne, per i suoi gusti. Per lei la punizione del blocco di una mensilità dello stipendio. La prof, che porta il velo da 5 anni, ha commentato: "Non immaginavo che tagliare due centimetri di capelli fosse un grande crimine. Stavo scherzando con loro poi un alunno ha tirato fuori un paio di forbici e mi ha chiesto di passare dalle parole ai fatti. E io l'ho fatto per mantenere la mia autorità". Ma genitori e altri cittadini non hanno gradito la sforbiciata e il polverone è venuto su da sè. La cosa infatti non è passata come un episodio del naturale contrasto generazionale giovani-vecchi, ma è stata collegata alla ventata di conservatorismo musulmano che soffia sull'Egitto con l'arrivo di Morsi e dei Fratelli Musulmani al potere. Anche per questo il niqab (il velo che lascia scoperti solo gli occhi) che fino a pochi anni fa era utilizzato pochissimo dalle donne egiziane, sta conoscendo negli ultimi anni una diffusione sempre maggiore.