L'aveva annunciato mesi, l'ha fatto per davvero. Il direttore del famoso centro islamico di viale Jenner a Milano, l'egiziano Abdel Hamid Shaari concorrerà alle elezioni di Milano del 2011. Obiettivo diventare sindaco della roccaforte padana. La sua lista civica si chiama 'Milano Nuova', e per Shaari è una compagine "normale", "laica" e sostenuta da diverse comunità di immigrati della città, ma "aperta anche agli italiani che condividono le nostre idee". "Siamo cittadini milanesi - dice Shaari - e vogliamo rilanciare quei valori di tolleranza, accoglienza e solidarietà che hanno sempre contraddistinto Milano, la città 'con il cuore in mano', ma che negli ultimi vent'anni si sono un po' persi". Valori trasversali quindi.
Un po' meno trasversale è la bordata che spara alle istituzioni attuali: "Ormai la città è più attenta ai soldi e agli intrallazzi che alle questioni morali, etiche e culturali. A parlare di queste cose è rimasto solo il cardinale Tettamanzi". Il capo (?) dei musulmani milanesi sodale dell'arcivescovo... La lista non ha ancora candidati e programma. Ci sono però idee come "Ci saranno tanti stranieri e la metà dei candidati saranno donne. A tutti chiederemo il certificato penale e in caso di condanna non si potrà entrare in lista. Mi auguro che anche gli altri partiti adottino lo stesso criterio".
La nuova lista punta sull'autofinanziamento, ma non esclude di accettare fondi da associazioni "purché trasparenti e non condizionate. Per ora nessuno si è fatto avanti, ma Milano è una città ricca e generosa". Difficile immaginare che una lista come questa possa superare lo zero virgola. Specialmente perchè non si capisce chi potrebbe votarla.