GERRY BAU DOG

E' Foggia spettacolo a Como
martedì 4 ottobre 2011  8.11.07

 - Il pareggio sa tanto di beffa. E' mancata solo la vittoria. Per imprecisione, per sfortuna, perché bisogna crescere. Ma l’avrebbe meritata la vittoria questo Foggia per il monologo di gioco espresso al Sinigaglia. Una lezione all’ex capolista che cede lo scettro al Taranto, ma questa trasferta lancia soprattutto le quotazioni del Foggia, superiore ai lariani per l’intera gara. Una prova di maturità confortante per il futuro. Bonacina raccoglie il quarto risultato utile consecutivo e mantiene l’imbattibilità in trasferta. Non male. Il tecnico foggiano abbandona il 4-3-3 per affidarsi al 4-2-3-1, un modulo con una sola punta, Giovio. Una scelta per esaltare le qualità di Venitucci negli ultimi 25 metri a sostegno dell’unica punta ma con due ali pronte a sfruttare gli spazi. A Wagner e Meduri sono affidati i compiti di copertura davanti alla retroguardia rossonera. Como in formazione annunciata con la novità di Ripa (anche se inizia dalla panchina) e il baby Miello preferito all’inizio al più esperto Ciotola.

L’approccio del Foggia è perfetto. La squadra di Bonacina si fa apprezzare per un pressing a centrocampo che neutralizza le possibilità di rifornimento per gli attaccanti. Wagner e Meduri sono invalicabili e quando soffrono Gigliotti e Lanzoni in retroguardia tengono alla larga Toledo e Tavares. Ma la squadra rossonera non si limita a controllare. Decide di fare la partita: fa molto possesso palla, mette in affanno i lariani ed in più di una circostanza costruisce alcune palle gol. Al 13’ con Giovio bravo ad anticipare di testa l’incerto Gianbruno ma sfortunato nella conclusione perché la sfera rotola verso la porta sguarnita ma finisce fuori di poco; poi con Lanteri al 39’ con il francese che fa tutto bene tranne che la conclusione a tu per tu col portiere. Como costretto ad inseguire ma sempre pronto a sfruttare le palle inattive. L’unico pericolo è proprio un colpo di testa di Urbano (18’) sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Bonacina cambia nella ripresa ed inserisce dall’inizio Tiboni per Giovio, che col passare del tempo si era un po’ perso tanto da essere spostato sull’ala con Lanteri spostato provvisoriamente al centro. Poi dopo 8 minuti inserisce Molina al posto di Cortesi. Qualche secondo prima il Foggia segna con Lanteri pronto a depositare in rete su girata di testa di Tiboni, ma l’arbitro annulla per un fuorigioco apparso dubbio.

Poi ci prova Gigliotti con una punizione che per poco non sorprende l’estremo lariano. I ragazzi di Bonacina acquisiscono fiducia e continuano a dettare i ritmi della partita. Al 22’Gianbruno deve superarsi su una conclusione dalla distanza di Tiboni e un minuto dopo la difesa lariana riesce a liberare ancora su Gigliotti. Bonacina le prova tutte. Inserisce Agodirin per Venitucci. Il risultato è immediato, ma ancora una volta Lanteri, lanciato solo a rete, si fa anticipare. Tiboni, sottomisura, si vede respinta la sfera in angolo. Ancora Tiboni, al 34’, trova il varco ma tira debolmente addosso al portiere.

Poi l’azione più clamorosa, al 42’, con Lanteri che scarta tutti, ma tira fuori a porta vuota. Sarebbe stato il giusto coronamento ad una prova maiuscola sotto ogni profilo.