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Basta Debito Pubblico, Annulliamolo!!!
Post n°726 pubblicato il 02 Settembre 2013 da kekerex
Tag: 81 miliardi, annullare debito pubblico, bank, bce, charles wyplosz, crescita, debito pubblico, dei debiti, del debito, di dollari, di fatto, economia, entrate fiscali, euro, euro virtuali, fine alla crisi, fosse tutto, fosse tutto maledettamente, giubileo, giubileo del debito, italia, miliardi di, occupazione, operazione a costo zero, pierre paris, ripartire l'economia, ripresa, rischi inesistenti, titoli di stato, tutto maledettamente semplice Sì, proprio come accadeva Nell'Antichità molti Sovrani ogni cinquant'anni proclamavano l'annullamento dei debiti, proclamavano un Giubileo del debito e rimettevano a zero le lancette dell'economia, basandosi sul buon senso. Perché oggi l'Unione europea non fa altrettanto? Osserviamo la realtà: oggi il debito pubblico ha assunto dimensioni tale da essere di fatto impagabile e per quante manovre si facciano, anziché diminuire, aumenta. Questo significa che le nostre economie sono condannate alla stagnazione o alla recessione perpetua, senza possibilità di riscatto, a meno che i governi e la Bce non decidano il Giubileo, ovvero un taglio lineare, eccezionale. Impossibile? Macché, perfettamente logico. In America la Federal Reserve ha di fatto condonato debiti del sistema bancario (ben più ingenti di quelli pubblici europei!), stampando moneta elettronica. Nel 2009 il "*Bank bailout" costò 29 trilioni di dollari e da allora il programma di Quantitative easing (Alleggerimento quantitativo) va avanti con iniezioni pari a 85 miliardi di dollari al mese! Rischi? Praticamente inesistenti. Gli euro virtuali non genererebbero inflazione in quanto neppure immessi nell'economia reale ma gli Stati verrebbero sgravati del loro debito, dunque potrebbero tagliare le tasse, riprendere gli investimenti... Insomma, potrebbero far ripartire l'economia. Utopia? Illusione? Forse. E se invece fosse tutto maledettamente semplice? In Rete, esiste un articolo molto interessante di un banchiere francese Pierre Pâris e di uno stimato economista, Charles Wyplosz, che insegna a Ginevra dove dirige l' International Centre for Money and Banking Studies.
La tesi è molto simile, ma presentata, ovviamente, con maggior competenza e precisione analitica. Pâris e Wyplosz propongono, in estrema sintesi, che la Bce compri un quarto dei debiti pubblici dei paesi europei periferici (Francia inclusa) pari a 1.200 miliardi di euro, circa un quarto del loro Pil. Operazione quindi a costo zero per i contribuenti europei. Liberando l'economia e le banche da una parte importante di titoli di Stato, si genera una forte liquidità che può essere usata per rimettere in moto l'economia e generale un circolo virtuoso: più crescita, più occupazione, più entrate fiscali, ulteriore riduzione del debito, pubblico. Rilancio la domanda: E se fosse tutto maledettamente semplice? Non val la pena di rompere il silenzio? Fate circolare... Marcello Foa |
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