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Post n°2 pubblicato il 24 Luglio 2013 da Dominus_Flamel
Ho passato dieci anni della mia vita nella cabina di un aereo. Un muso affusolato di metallo, vetri temperati e super resistenti, neri bottoni , levettte e cloque e tutti quei quadranti a colorare l'aria pressurizzata. Quasi una parte di me, se ci penso, come in me è entrato quel cielo sempre azzurro oltre le nuvole erranti. Pochi sprazzi di grigio qualche scroscio di pioggia a rendere gli animi dei passeggeri pieni di quella tensione che a me, ivece, non mi è mai appartenuta. Eppure ho visto cieli stellati e notti buie come nel midollo di una tenebra e mai ho pensato che tutto sia destinato a finire ...a polverizzarsi come pulviscolo di stelle. Ho attraversato tante strade in questi anni, città diversissime e distanti tra loro per cultura, per lingua e costumi. Mi sembra di aver vissuto tra le stelle piu di quando quelle stelleho attraversato, certamente di striscio a anni luce ma le vedevo piu vicino di quanto le abbia viste quasi ogni altro mortale.
Le donne che ho incontrato però hanno sempre avuto per me la costante della bellezza, il ripetersi di un infuso di affinità e modi d'essere che sapevo riconoscere al primo sguardo. Mi bastava incrociare gli occhi per sentirne i pensieri piu nascosti. Le orientali sembrano le piu distanti fra tutte le donne, ma solo all'apparenza. Sono misteriose icone di una rara bellezza, mi hanno sempre conquistato, più di quanto abbia saputo fare io all'inizio. Quel loro raffinato intendere quella misurata eleganza dei costumi e i movimenti del corpo simili a una danza dimenticata dagli uomini occidentali. In oriente ho vissuto tre anni, Giappone, Corea, Thailandia e altre roccaforti del femminino perfetto, dove il linguaggio del corpo è linguaggio dello spirito, dove il sesso non'è un podotto di consumo, anche se incontri schiere di invertebrati attirati da una libidine inesplosa nei propri confini dovuta alla incapacitàdi relazionarsi con le proprie donne.
No...qui la pelle segue il tocco delle dita, emana un energia che fa vibrare le corde dell'anima, il corpo si flette ai comandi della voce come una musica che incanta. Gli occhi ti cercano, scandagliano rovistano con grazia ogni centimetro di te e insegnano quella misteriosa arte d'amare che i piu hanno dimenticato. In oriente ho imparato a usare l'Olfatto. In quest eterre dove il sole nasce benedicendo il respiro di ogni essere ho imparato che le mani, i piedi e come ogni brandello della mia pelle ha le sue corde, quell'intenso vibrare che chiamo il Tatto. In questo angolo di mondo cristallino ho imparato l'importanza sconosciuta del Respiro. Perche vivere non'è solo un inzufflare aria nei polmoni ma è ascoltare il ritmo del propio respiro, l'esigenza di un rinnovo di ogni singola parte di noi stessi, attraverso il bisogno di vita da profondere con ciò che che ci dispensa ilcreato. Le ho rispettate quelle donne che si piegano come giunghi sotto una carezza sul capo, docili le ho ammansite e col sorriso mi hanno ripagato, servizievoli, mai senza dignità si sono date, sempre offrendosi con grazia ai piaceri della carne, nutrendo il mio spirito come credo abbiano fatto anche loro.
Non sono schiave, non sono bambole sono donne che amano e riconoscendo un ruolo che le rende appagate nell'offrirsi, nel soddisfare sapendosi soddisfatte da un obbedienza che le rende piene di piacere, concentrando la loro arte di intrattenere e di soddisfare il proprio uomo come una geisha il proprio amante. Dominus_Flamel
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