diamante tra le mani

un morbido rifugio per tempi meno buoni

 

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Who's to say
where the wind will take you?
Who's to say
what it is will break you?
I don't know,
which way the wind will blow...

Who's to know when the time
has come around?
Don't want to see you cry:
I know that this is not
goodbye...

Kite - U2

 

 

« Ascesso EpaticoMessaggio #81 »

L'anello col fiore

Post n°80 pubblicato il 17 Giugno 2008 da didone25
 

La casa dei suoi genitori non aveva molti specchi; le rare volte in cui doveva sincerarsi dell’adeguatezza del proprio abbigliamento prima di uscire, si accontentava dell’incerto riflesso offerto dai vetri di una cristalliera, e del giudizio immancabilmente positivo di sua madre.
Quella sera d’estate, però, Ilenia era sola; com’era sua abitudine fare in quelle circostanze in cui tutta la famiglia, cane compreso, andava in vacanza, aveva tenuto le imposte chiuse tutto il giorno. Non aveva voglia di aprirle al mattino e chiuderle la sera, era una fatica inutile perché soleva trascorrere la giornata nel seminterrato, lontano dal sole, il naso sui libri. Sicché le finestre, anziché mostrare il giardino e i monti circostanti, non facevano che riflettere l’ambiente domestico. Così, passando distrattamente accanto a una di esse, di sfuggita vide sul vetro la propria immagine.
Per un attimo ne rimase sorpresa e si arrestò. Poi fece mente locale e sorrise. Era finalmente soddisfatta di quel che vedeva, erano le linee da sempre desiderate.
Fu allora che ricongiunse tutto. Capì di aver scelto il momento giusto per fare quel passo, non avrebbe avuto senso farlo prima né avrebbe potuto farlo dopo. Era stata una decisione profondamente sua, e anche la messa in pratica era stata farina del suo sacco. Capì che ogniqualvolta avesse visto la sua immagine riflessa in uno specchio, sarebbe stata costretta a riconoscere chi era, di cos’era capace, e che ottima stratega fosse. Era il suo anello col fiore.
Aveva fatto tutto da sola, senza complici. Come quando indugiava in una dimensione tutta sua e sconosciuta al resto del mondo, come quando comunicava a tutti la data sbagliata dei suoi esami per andare ad affrontarli senza nemmeno un "in bocca al lupo" e forzata a dissimulare l’ansia per non tradirsi, come quando lavorava fino a tardi in una bettola per finanziare da sé i suoi piccoli viaggi.
Quel distacco, quella distrazione erano stati fondamentali per rivedere il suo mondo. Ora sì che le possibilità davanti a lei sembravano infinite. Ora sì che oltrepassavano i confini della sua nazione. Ora sì che dalle ceneri di un sogno poteva forse salvarsi un germoglio in grado di rifiorire, come la vigna madre ne "Il profumo del mosto selvatico".
Sapeva che i recenti trascorsi avevano messo una seria ipoteca sulla sua capacità di fidarsi delle altre persone, nonché sulla sua possibilità di essere di nuovo felice. Ed era consapevole che, visto l’avvenire comunque incerto, anche la serenità sarebbe stata una chimera difficile da raggiungere. Tuttavia, Ilenia si sentiva bene.
Si guardò di nuovo. Era diversa. Era ancora lei.

 
 
 
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INFO


Un blog di: didone25
Data di creazione: 06/06/2007
 

NON CI GUARDEREMO INDIETRO MAI

Ho sbagliato per sbagliare,
non perché lo dite voi
e non mi pento proprio:
sono in riserva ormai.
Io ci credo in quel che voglio
e forse voglio farmi male,

ma non mi riconosco
in quello che conviene.
Mi piace scivolarvi fuori
da ogni calcolo.
Per riportarmi in riga
servirà un miracolo.
Complici e simili
da credere alle favole
coi nostri sogni in gola
questa notte sembra
fatta per noi...

CHE NON CI GUARDEREMO
INDIETRO MAI
NON CI GUARDEREMO
INDIETRO MAI

Traghettato da un destino
a volte sordo e malinconico,
in un viaggio clandestino
tra allucinazioni e panico...
forse perché so di avere
un diamante tra le mani:
un morbido rifugio
per tempi meno buoni.
Mi spinge sul divano,
lo so che ha già deciso...
E resto senza fiato
tra l'inferno e il paradiso.
Scioglie i capelli
in boccoli di nuvole,
il suo sapore è miele...
questa notte
è fatta apposta per noi...

CHE NON CI GUARDEREMO
INDIETRO MAI
NON CI GUARDEREMO
INDIETRO MAI

Negrita

 
 
"E come procede il romanzo che stai scrivendo, eh? Hai un po' ehm... bel po' di carta ammucchiata lì? Hai-hai-hai una bella storiella sulla quale stai lavorando un grande romanzo? Sul quale stai lavorando da tre anni, eh? Hai un protagonista avvincente, eh? Forse c'è anche un ostacolo che deve superare, eh? Una bella storiella in cantiere. Stai lavorando? Stai lavorando da un bel po di tempo? Sì? Hai iniziato a parlarne tre anni fa. Stai lavorando senza sosta? Un bel pezzo di narrativa, inizio, sviluppo e fine? Amici che diventano nemici, nemici che diventano amici, sì? Alla fine il tuo personaggio principale esce arricchito da questa esperienza? Sì? Sì? Si? Ha un... Nonono, ti meriti del tempo libero!"
 
 

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