diamante tra le mani

Walk Unafraid

Lascio il reparto e mi avvio verso le scale. E' quasi sera.
Dalla sala parto esce un'ostetrica che spinge una culla. Al suo interno distinguo una testolina con i capelli scuri che fa capolino da una copertina rosa. Il passo si arresta all'ingresso della sala d'attesa: non c'è nessuno ad aspettarla. L'ostetrica si guarda intorno con aria stupita, si ferma, guarda la neonata e sospira. Quindi fa marcia indietro. La piccolina comincia a piangere.
It makes me think, long ago... I was brought into this life... A little lamb... A little lamb...
Un sorriso triste e sereno. Deve essere andata così anche allora. Piangi, piccola. Tu non lo sai, ma lontano, da qualche parte, c'è qualcuno che ti sta aspettando, e che appena saprà di te si rotolerà nell'erba per la gioia. Tu però piangi lo stesso. Fallo adesso, perché poi imparerai a detestare ogni lacrima, piangere è da deboli, tu vorrai essere forte. Vorrai non sperare, per non essere delusa. Vorrai non andare verso le persone amate per non dover scoprire che magari non ci sono. Vorrai solo esser amata, ma non crederai mai a quell'amore.
Courageous, stumbling... Fearless was my middle name. But somewhere there I lost my way: everyone walks the same, expecting me to step the narrow path they've laid... 
Andrai avanti così. Un passo dopo l'altro, l'insicurezza che ti spinge a fermarti, la volontà che ti fa accelerare. Ne farai di strada. Scoprirai le distanze incalcolabili che ci sono tra te e tutto il resto. A volte le odierai, a volte ti staranno persino strette. In ambo i casi, continuerai a camminare.

I'll trip, fall, pick myself up and walk unafraid, I'll be clumsy instead.
Hold my,
love me,
or leave me
high.

"Walk Unafraid" - R.E.M. Up! - 1998