Un Faro Nella Notte

Centochiodi.


"Tutti i libri del mondo non valgono un caffè con un amico."
Centochiodi. Regia: Ermanno OlmiUn giovane professore di filosofia della religione, che insegna all’Università di Bologna, con un clamoroso gesto simbolico di ribellione – "crocifigge" letteralmente cento preziosi libri antichi della biblioteca universitaria – abbandona la propria vita di intellettuale affermato, scompare senza lasciare alcuna traccia e, mentre le forze dell'ordine lo cercano per quel vandalismo sacrilego, sceglie di stabilirsi in un cascinale in rovina lungo le rive del fiume Po, dove «impara a vivere con lentezza, a entrare in sintonia con la natura» e viene accolto con semplicità dagli abitanti del luogo che lo chiamano, scherzosamente ma non troppo, Gesù, per il suo aspetto e la sua scelta di vita. Un film intenso che tratta di temi importanti come la cultura, la fede, la religione, la carità cristiana (non intesa come elemosina), ma che proprio per questo, poteva, e doveva, essere più sviluppato ed approfondito, dando più spessore a dialoghi spesso troppo scarni.Emotivamente forte la scena iniziale dei libri crocifissi al pavimento ed interessante quella tra il professore ed il sacerdote il quale, inorridito dello scempio compiuto sui libri per lui sacri, nemmeno per un istante cerca di comprendere le motivazioni del gesto. A dimostrazione della sovente poca disponibilità al dialogo degli uomini di Chiesa.Da apprezzarne comunque il rimprovero verso la cristallizzazione del sapere e fare tesoro della sua morale: tutta la cultura e la sapienza che si possono acquisire dai libri rimane sterile e fine a se stessa se non viene trasformata e utilizzata per arricchire la nostra umanità.