« riflessioni momentanee | Io viaggio sola » |
Post n°296 pubblicato il 30 Maggio 2020 da notterosa2009
mi ricordo quando ogni sera andavi dalla "signorina" a chiedere quando saresti tornata a casa. Ti avevano mandato al mare perchè avevi avuto un incidente e avevi diritto alla colonia. Povera piccolina sola, senza un volto conosciuto intorno... il momento peggiore era l'ora di cena, quando cominciava a piangere una bambina. Finiva in un pianto collettivo. Tu facevi la dura. Cercavi di non crollare. Ma poi andavi dalla signorina a cercare una sicurezza. La signorina ti rispondeva sempre "tra qualche giorno". Non sapevi quantificare qualche giorno ma volevi capire domani. Io credo di averti portato dentro per tanti anni con tutto quel dolore e cacciata in fondo alla memoria. Fino a quando ho visto uno spettacolo di Marco Paolini. Noi che siamo stai in colonia in quegli anni, solo noi possiamo capire. E ci abbiamo riso sopra quella sera, ma sappiamo noi il dolore che abbiamo seppellito con quella risata. So io perchè scrivo oggi queste cose, ho visto quello sguardo perso in un'altra bambina; e non è per la colonia, ma per quello stesso abbandono ...l'abbandono nella insicurezza, nel non sentirsi a casa quando sei a casa. |
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