On The Road Again

Week end in cui scelgo volontariamente di astrarmi dal contesto abituale.
Come in diverse altre occasioni lo stacco non può essere altro che salutare.
Interrompe la ripresa di abitudini che preferirei abandonare.
Nemmeno un centinaio di chilometri di distanza.
Come mille miglia.
Seduto, ascolto come realizzare sogni con scientifica precisione.
Statistica.
Tecnica.
Eppure mi sembra troppo facile.
E' la possbilità di un'isola.
Offerta proprio a chi la sta progettando da tempo.
E' un' uscita di sicurezza. Di lusso.
La platea è eterogenea. Oltre a qualche ex(nerd) si contano anche immobiliaristi di mezza età con orologi di lusso al polso.
Tutti dotati di notebook, osservano in tempo reale l'evolversi di grafici che rappresentano l'andamento di un titolo.
Linee che si incrociano piuttosto che candelette.
Non è divinazione, quanto piuttosto un esercizo di traduzione.
Ma è necessario imparare un alfabeto.
Due giorni, troppo pochi.
Un dito puntato verso la luna.
Ad ogni modo tempo tuttaltro che sprecato.

Day off

Non posso riprendere subito la settimana.
Approfitto del dover rispettare un patto per prendere un day off dal lavoro.
Strana sensazione essere in casa a riordinare appunti, a studiare.
Ricordi.
Ricordi di quando tutte le prospettive erano incerte e te ne stavi , sospeso, come uno che aspetta.
Prima di capire che a chi aspetta non arriva nulla.
Prima di prendere in mano il timone della tua vita.
Si passa all'ultima fase dello studio.
L'Esame.
E, soprattutto, tutto quello che c'è stato in mezzo.

Pensieri.