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COMUNIONE SPIRITUALE
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Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore. La conversazione di Gesù con la Samaritana si svolge sul tema dell’“acqua viva”. Quest’acqua è indispensabile alla vita, e non è sorprendente che, nelle regioni del Medio Oriente dove regna la siccità, essa sia semplicemente il simbolo della vita e, anche, della salvezza dell’uomo in un senso più generale. Citazioni nei Blog Amici: 11 |
Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 18,21-35) In quel tempo, Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette. A proposito, il Regno dei Cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. Non avendo però costui il denaro da restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse così il debito. Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa. Impietositosi del servo, il padrone lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderò il debito. Ma egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato. Non dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te? E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non gli avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello». Parola del Signore. Riflettiamo
Perdonare è un gesto che richiede un amore superiore al male ricevuto. Fino a quando chi ha sofferto a causa della cattiveria altrui, non raggiunge quella vetta spirituale necessaria per dominare il risentimento e mettere quiete dove c'era animosità, non ha la capacità di dimenticare, di non nutrire più alcun rancore verso chi è stato causa del male.
Togliendo il rancore si deve inserire l'amore, ma non è automatico, bisogna meditare buone letture e conoscersi a fondo. Le buone letture spiegano il cammino autentico che indica Gesù e la propria conoscenza rimuove gradualmente il male presente nel cuore. Senza le virtù, le preghiere che si recitano rimangono solo illusioni di un cammino spirituale non conforme al Vangelo. Senza le virtù servono a poco o a nulla le preghiere giornaliere e tutto quello che si compie di spirituale. Questo spiega lo smarrimento spirituale e il cammino di fede impantanato di chi non pratica veramente le virtù. A questo c'è comunque rimedio. Il perdono sincero è un atto di amore che supera di molto chissà quante preghiere! Gesù Cristo ci ha insegnato ad amare anche chi ci ha odiato, ci ha diffamato, ci ha arrecato tanto male e che purtroppo inevitabilmente ricade su di loro. Il male compiuto dai cattivi anche con i soli pensieri che già contengono astio, malignità, tutto il male compiuto da essi, ricade su di essi moltiplicato chissà quante volte. E questo ci dispiace ma se lo sono cercati. Non gioiamo per questo, è la legge naturale che compie il suo percorso, è il male che si compie con i soli pensieri che sono già molto pericolosi, oppure con le falsità che amano raccontare gli invidiosi o quanti vivono come in un'altra realtà e si convincono di avere capito tutto della vita. L'amor proprio, la superbia, ingannano con molta facilità e la vigilanza non è mai abbastanza. Il controllo dei pensieri è importante. Va bene controllare i pensieri ed eliminare subito quelli che portano odio, invidia, cattiveria, amor proprio, superbia e altro che non può arrivare mai da Gesù, allo stesso tempo però si deve cercare di capire la natura maligna di quei pensieri. Da dove scaturiscono? Questo deve domandarsi il cristiano autentico, anche se è un grande peccatore ma desidera diventare migliore ed imitare Gesù Cristo. Questo metodo è indispensabile per arrivare a scoprire la radice di molti mali interiori, che impediscono di amare e di perdonare. Con la conoscenza personale il cristiano si ridimensiona e arriva dopo un cammino a capire le sue potenzialità e anche le miserie. È la più bella conoscenza perché partendo da essa ci si pone davanti a Dio nella condizione che abbiamo compreso e non ci esalteremo più inopportunamente. Con questa conoscenza si arriva anche a riconoscere gli sbagli commessi e che forse sono stati la causa delle reazioni altrui. Pensiero Dio non misura la nostra perfezione dalle molte cose che facciamo per Lui, ma dal modo di farle. (San Francesco di Sales)
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I MESSAGGI PIU' BELLI Grazie Paola...se la Pace di Gesù regna nel nostro cuore, allora diventiamo portatori di Pace, diventiamo operatori di Pace. Portare la Pace significa portare Gesù nel nostro cuore, ed in questo modo diventiamo come Gesù. Gesù è il figlio di Dio, noi diventiamo figli di Dio!
SE ASCOLTATE OGGI
Quando pensi di aver toccato il fondo e che nessuno ti voglia o ti ami più, Dio si fa uomo per incontrarti, Gesù ti viene accanto.
LA CROCE Ultimi commenti
Buon inizio settimanae buon lunediPaola !Spero che sia un... Inviato da: laura1953 il 06/11/2017 alle 09:50 Inviato da: DarkMylaVampire il 03/11/2017 alle 18:26 Inviato da: apungi1950 il 03/11/2017 alle 16:04 Inviato da: collineverdi_1900 il 02/11/2017 alle 12:41 Inviato da: NonnoRenzo0 il 29/10/2017 alle 18:36 Cerca in questo Blog Da questo tutti sapranno " Signore, da chi andremo . TagChi può scrivere sul blog
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T'adoriam, Ostia divina, t'adoriam, Ostia d'amor: tu dell'angelo il sospiro, tu dell'uomo sei l'onor: T'adoriam, Ostia divina, t'adoriam Ostia d'amor. Tu dei forti la dolcezza, tu dei deboli il vigor, tu salute dei viventi, tu speranza di chi muor. Ti conosca il mondo e t'ami, tu la gioia d'ogni cuor; ave, o Dio nascosto e grande, tu dei secoli il Signor. .... Buona serata, amica