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IL CLIMA ED I MUTAMENTI CLIMATICI

Post n°8 pubblicato il 28 Novembre 2011 da vanimiro
 

Il clima è lo stato medio del tempo atmosferico , è in massima parte una funzione dell'inclinazione dei raggi solari sulla superficie della Terra al variare della latitudine. Esso determina flora e fauna ed influenza le attività economiche, le abitudini e la cultura delle popolazioni che abitano il territorio. La caratteristica principale del clima rispetto al comune "tempo meteorologico" è l'avere un andamento che tende a mantenersi stabile nel corso degli anni pur con una variabilità climatica di medio-lungo periodo che vi si sovrappone. L'attenzione scientifica negli ultimi decenni si è spostata sempre più sulla comprensione o ricerca approfondita dei meccanismi che regolano il clima terrestre, specie in rapporto ai temuti cambiamenti climatici osservati negli ultimi decenni. La disciplina scientifica che studia tutti questi aspetti è la climatologia.

Il clima è riferito ad aree terrestri che vanno dalla piccola estensione fino ad aree molto vaste

In particolare l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) ha stabilito che la durata minima delle serie storico-temporali di dati continui per poter individuare le caratteristiche climatiche di una data località è di minimo 30 anni (solitamente centinaia o migliaia di anni).

Risulta pertanto evidente come anche il clima di una regione, sebbene mostri una certa regolarità nel tempo, possa essere soggetto a cambiamenti temporali, anche con periodi piccoli comparabili con la durata media della vita umana; succede quindi abbastanza di frequente che una persona, nella sua vita, si trovi a sperimentare dei piccoli cambiamenti climatici. A maggior ragione, quindi, possono esserci cambiamenti climatici su periodi lunghi, in risposta a variazioni nei fattori sotto elencati:

·       temperatura;

·       umidità;

·       pressione;

·       intensità e durata della radiazione solare (funzione della latitudine, della stagione e della durata del giorno);

·       precipitazioni;

·       nuvolosità;

·       vento (velocità, direzione, raffiche).

Gli elementi climatici sono delle grandezze fisiche misurabili per mezzo di un' opportuna strumentazione da parte delle stazioni meteorologiche.

I fattori climatici sono le condizioni che producono variazioni sugli elementi climatici. Si possono distinguere tra fattori zonali, che agiscono regolarmente dall'equatore ai poli, e fattori geografici, che agiscono in modo diverso per ogni località.

Sono fattori zonali:

·       latitudine (distanza dall'equatore);

·       circolazione generale atmosferica, che influisce attraverso gli scambi di calore tra le regioni calde e le regioni più fredde.

·       effetto serra

·       albedo

Sono fattori geografici:

·       altitudine (con l'altezza diminuiscono la temperatura, la pressione e l'umidità, mentre aumentano l'irraggiamento solare e, fino a una certa quota, la piovosità);

·       presenza di catene montuose (che bloccano i venti);

·       esposizione a solatìo o a bacìo (che modifica l'angolo di incidenza della luce solare);

·       vicinanza al mare (che mitiga il clima);

·       correnti marine (che agiscono sul clima delle regioni costiere);

·       vegetazione (mitiga il clima grazie alla maggior presenza di vapore acqueo);

·       attività umana (che agisce sul clima in quanto capace di modificare l'ambiente naturale e gli equilibri degli ecosistemi).

·       raggi solari 

Il sistema climatico è un sistema accoppiato atmosfera-oceano-biosfera-criosfera con scambi di calore sensibile, vapore acqueo, quantità di moto  e elementi chimici vari. Il motore del sistema climatico è il Sole (forzante esogena) che riscalda la superficie terrestre con intensità variabile (decrescente) con la latitudine causando un gradiente termico tra i poli e l'equatore laddove l'insolazione è rispettivamente minima e massima.

Come conseguenza di ciò e della rotazione terrestre il ripristino dell'equilibrio termico planetario latitudinale è affidato alla circolazione generale dell'atmosfera la quale può essere suddivisa in 3 grosse macrocelle per emisfero: la cella di Hadley che va dalla fascia equatoriale fino a quella tropicale, la cella di Ferrel che copre le medie latitudini e la cella polare che staziona sul polo fino al circolo polare. Ognuna di queste celle comunica con la confinante scambiandosi masse d'aria a temperatura e umidità diverse. Una caratteristica fondamentale dell'atmosfera terrestre è l'effetto serra ovvero l'intrappolamento del calore da parte dei gas atmosferici.

Il sistema climatico è un sistema in equilibrio dinamico con le sue forzanti esterne (esogene), quali appunto il Sole, ed interne (endogene), quali i cicli oceanici e la concentrazione di gas serra, ovvero modifica il suo stato di equilibrio termico al variare dell'intensità delle forzanti stesse. All'interno del sistema in virtù dei mutamenti delle forzanti di origine naturale è definibile anche il concetto di variabilità climatica.

Lo studio degli aspetti del clima che condizionano la distribuzione dei vegetali costituisce la fitoclimatologia. Per definire il tipo di fitoclima di una regione si deve tenere conto dell’interazione fra temperatura e precipitazioni: la quantità di acqua necessaria alla vegetazione aumenta con l’aumento della temperatura a causa dell’incremento dell’evaporazione e della traspirazione. Tuttavia fattore più importante della quantità totale di pioggia è la sua distribuzione nel corso dell’anno e l’umidità dell’aria. Sono state riconosciute forme di vegetazione molto diverse in relazione al clima, che possono rappresentare categorie di base per individuare significativi adattamenti in relazione al clima. Per questo,  spesso, esistono caratteristiche dei diversi biomi presenti alla differenti latitudini e altitudini.

 

Rossella Cripezzi

 

Fonte: Wikipedia

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