VELIERI

" SANTA MARIA " UNA DELLA CARAVELLE DI CRISTOFORO COLOMBO

                                              LA   SANTA  MARIA

La notte di  Natale 1492 , mentre  l’equipaggio  festeggiava e  il  timone  era  stato affidato a un mozzo, l’ammiraglia di Colombo, la Santa Maria, urtò contro un banco di corallo presso l’isola di Hispaniola ( haiti ) e si riempì di acqua. S’adagiò su un basso fondale e, visto che non si poteva rimetterla a galla, tutto il legname recuperabile dello scafo e degli alberi venne utilizzato per costruire sull’isola un fortino che ospitò l’equipaggio, il quale non poteva trovare posto sulle altre due piccole navi. La Santa Maria era un’imbarcazione a tre alberi; varata nel 1480, misurava 23,60 m. di lunghezza 7,92 m. di larghezza e aveva una stazza di 250 t.; aveva un equipaggio di 39 uomini e un armamento di 8 bombarde, diverse colubrine e numerose balestre e spingarde portatili.

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VASCELLO SVEDESE "WASA"

                                                   VASCELLO  SVEDESE  "WASA"

si è all'inizio del XVII secolo,nel momento in cui la guerra dei trent'anni coinvolse
l'intera europa.il re di svezia(GUSTAVO II ADOLFO)è ansioso di approfittarne per elevare
il suo piccolo e povero paese al rango di grande potenza.Per realizzare una sua tale
ambizione,è però necessario disporre di una flotta capace di dominare le acque del Baltico
che separano la svezia dal resto dell'Europa.Vengono cosi commissionate alcune grosse
navi da guerra,compreso il Vacello "WASA"la cui costruzione,affidata al tecnico Olandese
HENRYH HYBERTSSON,ha inizio nel 1625.Questo grosso vascello,armato di 64 cannoni
presenta le seguenti caratteristiche:stazza 1300t;lunghezza dello scafo 62 m;
altezza  totale 50 m.Nell'estate del 1628 il WASA, nella pienezza del suo splendore
è pronto per il viaggio inaugurale di brevvisima durata,in quanto che il WASA con
issate solo quattro delle sue vele,non resistette a una forte raffica di vento
e s'inclina paurosamente per poi raddrizzarsi di nuovo a babordo,con conseguente
invasione di acqua attraverso i sabordi aperti. La nave affonda rapidamente nello
stesso porto di Stoccolma,adagiandosi ad una profondità di 35 m.
fu un lutto nazionale,cui fecero seguito come spesso accade,vivaci polemiche,
feroci accuse e lunghi processi.I tentativi per un sollecito ricupero della nave non
diedero l'esito sperato mancando a quei tempi l'attrezzatura adatta al caso.
Tra il 1663 e il 1664 vennero recuperati 53 cannoni,in seguito venduti alla
Germania.Finalmente nel 1956,dopo aver individuato con precisione il luogo del naufragio
il WASA viene portato alla luce gradatamente rimesso in ordine e in buona parte
ricostruito secondo il progetto originale.
Il 16 ottobre il Governo svedese apre il Museo WASA affiancandolo a quello
della marina militare gia esistente il publico ha cosi modo di ammirare oggi
una superba nave costruita oltre 350 anni fa.

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THE SOLEIL ROYAL 1669

                                 THE  SOLEIL  ROYAL  DEL  1669 

SUPERBO MODELLO IN TUTTA LA SUA MAESTOSA COSTRUZIONE DEL

VASCELLO THE SOLEIL ROYAL DEL 1669 SONO VISIBILI A POPPA LE RICCHE

 LANTERNE QUANDO ESSERE ERANO IN MISURA DI TRE SIGNIFICAVA CHE

ERA UNA NAVE AMIRAGLIALA LANTERNA CENTRALE ERA SEMPRE PIù GEROSA 

 FATTA NEI MINIMI PARTICOLARI

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SAN FELIPE VASCELLO DEL 1693

                                SAN  FELIPE  VASCELLO DEL 1693

.Vascello di I° rango Spagonolo - 1693
Quando, nel febbraio del 1693, dai cantieri spagnoli di La Coruna scese in mare il San Felipe, la potenza navale iberica non era più quella che aveva trionfalmente solcato i mari di tutto il mondo.
Costruito senza economia di materiali, con un fasciame esterno ed uno interno, il San Felipe aveva uno scafo possente e massiccio. Il rivestimento che copriva lo scheletro della nave esterna era formato da tavole di quercia per i “torelli”, cioè per le prime due tavole che andavano ad incastrarsi nella massiccia trave della chiglia, per i “ corsi del bagnasciuga” e cioè per la zona centrale dello scafo, e per i "cinti", le tavole più vicine al ponte di coperta.
La lunghezza di tali tavole, i “corsi” in linguaggio tecnico, era di 8 m, con uno spessore di 25 cm. Gli altri elementi del fasciame erano realizzati in olmo, quercia e pino. I lembi dei vari corsi, per effetto della dilatazione del legno e delle sollecitazioni alle quali era sottoposta la nave, tendevano inevitabilmente ad allargarsi o a restringersi, pregiudicando cosi l’impermeabilità dell’intera struttura. Per ovviare a tale inconveniente, lo scafo del San Felipe venne calafatato introducendo fra una tavola e l’altra stoppa imbevuta di pece o catrame. L’intero scafo, inoltre, venne foderato con una mistura formata da catrame vegetale e resina estratta dalle conifere; si sovrappose poi a tale strato uno spessore di "borra" , formato da pelli di animali mescolato a vecchio cordame incatramato e infine, furono inchiodate sul tutto tavole di rovere dello spessore di 2 cm. La chiodatura di tali tavole venne eseguita con chiodi a testa larga, disposti molto vicini l’ uno all’ altro in modo da coprire quasi interamente la carena e difendere quindi il legno dagli attacchi degli agenti marini.
Il San Felipe era armato con cannoni in bronzo, preferibili a quelli in ferro per la loro maggiore resistenza e maneggevolezza. Interessante, per avere una piu’ esatta visione del San Felipe , è osservare le dimensioni dei cavi delle ancore , dette “gomene” o “gomone” : le due ancore da 80 quintali erano collegate con gomene del diametro di 60 cm, mentre le due ancore minori, di 40 quintali, erano manovrate da gomene di 34 cm di diametro. Le gomene di maggior diametro erano dette gomene “maestre” , quelle minori “seconda gomena” o di “afforco”. Per salpare le ancore, il San Felipe disponeva di due argani; quello maggiore era costituito da due campane, una sul primo ponte e una sul secondo . Si poteva cosi manovrare l’ argano su due piani contemporaneamente e raddoppiare la forza applicata.
Il San Felipe non partecipò ad alcuna azione bellica e venne demolito nel 1736.
Tipo: Vascello a 3 ponti di 1 classe
Varo: 1693
Lunghezza : m 62.80
Larghezza : m 16.40
Immersione : , m 6.50
Dislocamento : t 1.890
Armamento : Prima batteria : 50 cannoni da 32 libbre ; Seconda batteria : 30 cannoni da 24 libbre ; Terza batteria : 22 cannoni da 18 libbre ; 8 colubrine da 9 libbre
Equipaggio : 846 uomini

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ARK ROYAL GALEONE DEL 1587

                                       ARK  ROYAL  GALEONE DEL 1587

Modello della nave amiraglia della flotta inglese che  al comando di lord Howard di Effigham,nel luglio del 1588,si scontrò con la invincibile Armada risultando vincitrice e ponendo fine alla egemonia spagnola sui mari.
Non esiste una precisa documentazione su questa nave;le poche informazioni sulla sua costruzione sono fornite dai disegni e dalle annotazioni del Master Shipwright. (costruttore capo) Matthew Baker,il più noto costruttore navale  dell'epoca.

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MAYFLOWER GALEONE INGLESE DEL 1615

             MAYFLOWER GALEONE INGLESE DEL 1615

Quetsa nave fu posta a disposizione dei padri pellegrini da un gruppo di mercanti inglesi.Nel settembre del 1620 un gruppo di 102 persone alcune costrette ad espatriare per motivi religiosi altre per diverse ragioni, si imbarcarono e salparono alla volta del nuovo continente.Dopo oltre un mese di viaggio,approdarono sulle coste americanee,nel posto ove sbarcarono,fondarono una colonia con una propria costituzione il primo nucleo dei futuri Stati Uniti d'America.

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VICTORY VASCELLO INGLESE DEL 1765

VICTORY VASCELLO INGLESE DEL 1765

Modello della nave ammiraglia su cui trovò la morte H.Nelson nella battaglia di Trafalgar,21 Ottobre 1805.Questa nave fu costruita a Chatham tra il 1759 e il 1765 sui piani di Sir Thomas Slade ma solo nel 1778 prese per la prima volta il mare per un'azione di guerra contro la flotta Francese.
attualmente la nave è conservata in un bacino di portsmouth ad ogni anniversario della battaglia di trafalgar,viene issato nei pennoni con la bandiere di segnalazione il famoso messaggio che l'ammiraglio Nelson inviò alle navi inglesi:.

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LA COURONNE VASCELLO FRANCESE DAL 1636

LA COURONNE VASCELLO FRANCESE DAL 1636

Due furono le navi che dettero maggiore reputazione ai nuovi cantieri Francesi il Royal (oper d'un costruttore di Amsterdam,tale Lambert ) e soprattutto la couronne costruita a la Roche bernard dal maestro d'ascia Charles morieur, di Dieppe.Questa ricca nave menzionata ancora oggi in tutti i libri e gli studi  di storia della navigazione fu la prima esclusivamente Francese per progettazione costruzione attrezzatura ed equipaggiamento e servi ad esempio a tutte le altre merine per ricavare il legname necessario alla sua costruzione fu abbattuta una intera foresta.

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FREGATA A PROPULZIONE FRANCESE DEL 1848

FREGATA A PROPULZIONE FRANCESE DEL 1848

Uno dei primi esemplari francesi di fregata a propulsione mista vela  e vapore costruita nel 1848 dislocate 2568 tonnellate pur disponendo di una perte propulsiva meccanica di concezione avanzata conservava l'alberastura tipica delle fregate dell'epoca poco armata era adibita particolarmente al trasporto di trupe.La richezza delle sovrastrutture dei ponti riprodotte con finezza di eseguzione e fedeltà di scala le caratteristiche ruote a pale e la classica alberatura conferirono al modello un aspetto nuovo ed originale.

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NAVE CISTERNA CAPRAIA CON MOTORE A VAPORE

NAVE CISTERNA CAPRAIA CON MOTORE A VAPORE

ho navigato per 3 anni su questa nave cisterna di 2900 tn. con motore a vapore come capo fuochista  in questi tre anni ho costruito in tutte le sue parti il modello del capraia che ancora ora si trova negli uffici dell'armatore data di costruzione del modello 1978  finito nel 1980 

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UNA BACHECCA FATTA CON IL PLESIGLAS

UNA  BACHECCA FATTA CON IL PLESIGLAS

E una bachecca per tenere lontano la polvere senza però tenere chiuse le navi dentro una teca tutta costruita in plesiglas  e tutta smontabile

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TECA PER IL VASCELLO COURONNE

TECA PER IL VASCELLO COURONNE

Teca per il vascello LA CUORONNE costruita in plesiglas e cornici in legno

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TECA PER LA FREGATA L'ORENOQUE

TECA PER LA FREGATA L'ORENOQUE

Teca per la fregata L'ORENOQUE costriuta tuta in plesiglas e cornici di legno

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TECA PER IL VASCELLO VICTORY

TECA PER IL VASCELLO VICTORY

E una teca per il vascello VICTORY costriuta in plesiglas  e cornici di legno

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GALEONE POLACCO SMOK 1570

Questo Galeone, che solcò i mari del nord, costruito su 4 ponti di poppa con un doppio castello di prora ricorda ancora per le forme le navi del secolo precedente pur avendo di già innovazioni che ritroveremo nell'ingegneria navale del 1600 ciò conferisce allo Smok un fascino particolare.

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NAVE MERCANTILE BOUNTY DEL 1787

NAVE MERCANTILE BOUNTY DEL 1787

Modello della nave indissolubilmente legata ad uno storico episodio della vita sui mari il Bounty salpò da spithead per trasportare un carico di alberi del pane alle Indie Occidentali.La nave giunse senza incidenti a Tahiti dove sostò per cinque mesi; fu però alla sua pertenza che nell'equipaggio serpeggiò un modo di ribellione che sfocciò nel famoso ammutinamento più volte descritto e raccontato.

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VASCELLO INGLESE PRINCE DEL 1670

Nel 1670 in  Inghilterra sotto il regno di Carlo II Stuart venne costruito il  vascello di 1° rango Prince a tre ponti  e anrmato di 100 cannoni in quel periodo divenne obbligatoria la costruzuione preventiva di un modello in scala delle navi più importanti.Questo modello veniva poi presentato all'Ammiragliato ed Sovrano per l'approvazione prima della messa in cantiere della nave. In tal modo ci è  pervenuto il modello da cantiere dell'HMS Prince custodito nello Science Museum di South Kensimgton a Londra mentre le notizie relative alla nave ci sono oervenute in nodo framentario.

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CARAVELLA SPAGNOLA SANTA MARIA del XVsec.

Modello della nave alla quale è strettamente legato il nome di Cristoforo Colombo e con la quale giunse nell'ottobre 1492 a toccare le coste del continente americano per l'esattezza l'isola da San Salvador delle Bahamas. Nave  da trasporto molto robusta di non grosse dimensioni equipaggiata di vele quadre maggiormente indicate per la navigazione contro vento

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FREGATA AMERICANA "LA FLORE" 1784

Esistono diverse navi che presero questo nome,ma dalla documentazione da noi raccolta possiamo supporre che il modello riprodotto sia riferito ad una fregata americana acquistata dalla Francia nel 1784 e per questo soprannominata

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SCABECCO FRANCESE DEL 1750

  Gli lementi storici su questa nave non sono molti , anche perche  esiste ben scarsa documentazione nei musei.
Si presume che questa nave sia stata costruita in Francia nell'anno 1750 e che a volerne la costruzione sia stato un nobile dell'epoca ,un certo A.L. de Rouille, il quale trasse idea dai famosi sciabecchi corsari che all'epoca dominavano  le coste Algerine e facevano incursioni sino alle coste Europee. Pare che lo studio fosse stato effettuato su scibecchi armati che ottenevano anche importanti successi contro navi Inglesi il fatto impressionò favorevolmente le autorità marinare dell'epoca poiche si ha notizia che furono costruiti altri sette sciabecchi simili all'Indiscret.

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