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CASINI METTE IN LIQUIDAZIONE L'UDC PER FORMARE UN NUOVO PARTITO NAZIONALE

Post n°46 pubblicato il 21 Aprile 2012 da totobino

 

 

 

Non sono un politico , ma solo un dilettante della politica , e non credo che la nuova idea di Casini ,io direi vecchia e obsoleta, possa portare qualcosa di nuovo. Sappiamo tutti che Casini  sponsorizza apertamente fino a diventarne  asservito  il premier Monti  al quale non  ha mancato di tessere elogi fin dalla sua nomina a palazzo Ghigi. Non deve aver correttamente valutato che i consensi del premier, inizialmente elevati, stanno scemando di giorno in giorno  e con l’aria che tira e le figuracce  che sta rimediando e gli insuccessi  in fieri su tutto l’arco del programma che voleva realizzare , Monti non gli portera’   granche’ di voti. Neppure Pisanu che Casini ha gia’ iscritto nel suo registro degli indagati a far parte del partito nazionale  possiede quel carisma  politico e personale  per  attirare consensi  sul mercato dei voti ,al massimo Pisanu puo’ fare il notaio del partito chiuso in una stanza a contare i risultati elettorali. Non vedo proprio quale apporto di consensi possa portare  un politico che nel pdl   ha sempre avuto un comportamento  equivoco e di scarso affidamento  nel rispetto degli orientamenti del partito. Forse Casini potra’portare al suo mulino qualche altro avanzo  che naviga nell’incertezza promettendogli qualche incarico visibile  ma certamente non riuscira’  a  realizzare un partito di prime firme. Neppure Passera la cui adesione e’ data per certo  potra’ portare visibilita’ anche perche nel governo Monti naviga nell’anonimato e pur avendo tra le mani un ministero importante non e’ ancora riuscito a far nulla tanto che e’ tuttora  politicamente un anonimo presso l’opinione pubblica.  Se riuscira’ ad imbarcare anche Fini e Rutelli e qualche altro avanzo della vecchia dc che devono comunque accasarsi con qualcuno per non uscire dalla politica con l’attuale legge elettorale  allora potra’ sperare di racimolare al massimo un dodici o tredici per cento  che comunque   lo relega sempre in terza posizione se non viene superato Dall’ emergente protestante  Grillo. Un partito del genere  anche sE detto nazionale sara’ pur sempre  vecchio perche’ tali sono politicamente le persone chiamate  a farvi parte e tale e’ al politica che possono esprimere. Normalmente non e’ la semplice facciata o il nuovo nome  a rappresentare il nuovo se, come accaduto al vecchio pci, pur avendo cambiato il nome per ben tre volte , sulle poltrone siedono sempre coloro che vantano un’anzianita’ di  quaranta  anni  e passa  di  militanza  pci.  Ma in tutto questo non si puo condannare  Casini per  la velleita’ di formare un nuovo partito quanto per il fatto di non aver capito, e con lui anche gli altri ,che ormai i partiti sono finiti. Neppure  il pdl  puo’ vantarsi di rappresentare il nuovo anche se la media dei suoi rappresentanti e’ senz’altro di gran lunga piu’ giovane  degli altri, fin tanto  che rimane organizzato nella forma di partito politico. Mi spiace  non condividere anche il Presidente Napolitano che ha detto di non demonizzare i partiti ma di sostenerli nel rinnovamento. Qui non si tratta di demonizzare quanto di prendere atto che i partiti non esistono piu’  tanto che oggi il maggior partito e’ rappresentato dall’antipolitica e dagli incerti o comunque  dal non voto. Io credo che oggi per essere credibili e riconquistare gli elettori si debba parlare di movimento di programma  e me ne riservo la paternita’ , in modo da presentarsi  alle elezioni non piu’ come partiti  ma come gruppo che porta avanti un programma da realizzare per il bene del paese . La crisi Morale. Finanziaria economica   ha sancito  una condanna irreversibile per i vecchi partiti politici  cui sono rimasti fedeli solo il cosiddetto zoccolo duro  cioe’ gli incalliti attivisti di una volta, coloro che non vedono novita’ politiche culturali  o di rinnovamento ma solo un’ideologia che non trova piu’ spazio nelle menti dei giovani e della realta’  sociale.  Il nuovo potra’ solo essere rappresentato da movimenti di programma cui possono  aderire  indipendentemente  persone sia di destra che di sinistra che si riconoscono solo ed  unicamente nel programma da realizzare senza altri condizionamenti. Il programma naturalmente sara’  realizzato e presentato da un comitato promotore  che raccogliera’ le adesioni   di tutte le personalita’ interessate e che successivamente saranno  scelte  da un collegio di probiviri , che non faranno parte della squadra di governo, in modo da assicurare la maggiore trasparenza e limitare al nulla gli inciuci- Gli elettori pertanto non voteranno piu’ i nomi ma solo ed esclusivamente il programma che riterranno piu’ efficace al momento storico politico ed economico del paese. Senz’altro potranno farvi parte  uomini politici attuali  ma cio’ che conta non e’ piu’  la politica con la dote  elettorale non piu’ il tizio o caio che porta con se cento o duecento o anche mille elettori .Se  qualcuno decidesse di uscire dal governo o dalla maggioranza essa non verrebbe meno perche chi vince le elezioni non sono gli uomini ma il programma. E’ quindi ovvio che la resposabilita’   di controllo  della realizzazione del programma  in  ossequio al dettato costituzionale sara’   attribuita al Presidente della repubblica  che come oggi potra’  rifiutare la promulgazione delle leggi non rispettose dei principi costituzionali. 

 
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