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BERSANI PUO DECIDERE SE STACCARE LA SPINA AL GOVERNO GLIA ALTRI NON POSSONO

Post n°47 pubblicato il 22 Aprile 2012 da totobino

Non si riesce a capire se Bersani ritiene che i lettori siano tutti fessi o e' convinto di quello che dice. nel primo caso  ha proprio fatto una considerazione errata e poco intelligente per un politico segretario di partito che fa parte della maggioranza che sostiene il governo Monti.Nella seconda ipotesi invece dimostra di avere memoria corta. Solo poche settimane orsono in occasione dell'approvazione della riforma del lavoro si  discuteva sull'art. 18. Prorpio Bersani fece una dura ed ostinata resistenza su necesarie modifiche sostanziali richieste da egli stesso e dalla Ggil mettendo in seria crisi l'intero esecutivo ed il ministro Fornero che si opponeva alle rettifiche richiesta dal segretario del maggior sindacato dei lavoratori. Constatata la fermezza del ministro Bersani fece appello al Presidente della Rpubblica affinche'  intervenisse personalmente se non si voleva  interrompere la legislatura anticipatamente. Proprio l'intervento di Napolitano direttamente sul premier Monti scongiuro ' tale pericolo  tanto che a tutt'oggfi ogni decisione sembra nei fatti sospesa in attesa degli studi sulle modifiche da apportare.
E' di ieri la notizia secondo cui il pdl  nei prossimi mesi voglia dare un nuovo assetto al partito con l'ingresso di nuove personalita' Immediata e' stata  la replica di Bersani che ha accusato  i suoi avversari  di voler minare la stabilita' del governo Monti e di lavorare per la sua anticipata caduta violando in tal modo l'impegno assunto di sostenere il governo fino alla scadenza naturale della legislatura.  Da qui ' la considerazione che se a minacciare la caduta del governo e' Bersani tutto diventa  lecito, coerente possibile e sostenibile. Se invece ad assumere simile iniziativa sono gli altri allora tutto diventa illecito non accettabile e pertanto essi ne devono pagare le conseguenze.Sinceramente mi sembra troppo semplicistico accusare gli altri di violare  gli impegni assunti solo di fronte ad una ipotesi di rinnovamento del partito mentre ritiene  corretta e legittima la sua minaccia  rientrata solo dopo l'intervento di Napolitano e la rimessa in discussione dell'intero art, 18 .Un simile atteggiamento e' indicativo della  faziosita' e prepotenza di cui la sinistra si e' sempre cotraddistinta ritenendosi tra l'altro depositaria di valori che molto probabilmente non le appartengono. Personalmente ritengo che Bersani giochi di anticipo e che  consapevole che la sinistra e principalmente il suo partito non e' pronto a fronteggiare  una rivoluzione politica che altre forze politiche stanno  preparando  predispone  il terreno per accusare  il partito di maggioranza di voler in questo contesto nuovo che si produrrebbe creare  le condizioni per far venir meno  l'appoggio al governo Monti e determinarne la caduta. Una simile ipotesi  sarebbe per  Bersani un cavallo di battagklia da usare in una eventuale campagna elettorale addossando le responsabilita' al partito di maggioranza relativa. Bersani finge di non sapere che  le condizioni per una caduta del governo sono gia' attuali  perche' nonostante le smentite e le previsioni di miglior futuro sciorinate  giornalmente dla premier e l'auspicio di una prossima ripresa  nel terzo trimestre  della situazione italiana anticipate da Grilli , i risultati del govenro Monti allo stato sono del tutti insufficienti e non promettono nulla di positivo. La percezione di questa situazione viene ogni giorno  avvertita da tutti gli indicatori economici, e dalle stesse istiutzioni di lavoratori ,di statistica ,della confindustria ,del commercio e dalgi organismi internazionali vedi Fmi Ocse ,borse e mercati finanziari.Pertanto Bersani non giochi a barare ma assuma consapevolezza che le esigenze  di rinnovamento tanto attuali ed improcastinabili  sono state determinate dalla precarieta' dei partiti che hanno perso credibilita' presso gli elettori. Chi riuscira' a rinovarsi rapidamente sara' favorito per recuperare la fiducia degli elettori. Se Bersani ed il suo partito non sono preparati a questo rinnovamento anche se dovesse determinare  la fine anticipata della legislatura non puo' certamente attribuirne  al colpa al rinnovamento semmai alla incapacita' della sinistra di stare al  passo con i tempi. Tra l'altro gia' altre volte la sinistra si e' rinnovata  ma solo nela sigla del partito perche' poi sostanzialmente e' rimasta sempre la stessa sia nei vertici che nelle poltrone.

 

 
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