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FINALMENTE QUALCUNO SI ACCORGE CHE IL FISCO ESAGERA E NE CENSURA IL COMPORTAMENTO

Post n°31 pubblicato il 15 Marzo 2012 da totobino

Negli ultimi tempi molti hanno manifestato e si sono lamentati che il fisco esagera e spesso viola le norme di legge ma per timore di essere  segnalati come difensori  degli evasori nessuno era uscito allo scoperto. Oggi sia il garante della privacy che la corte dei conti hanno fatto sentire la loro voce .Le osservazioni dei due enti istituzionali non sono semplici raccomandazioni ma sono vere e proprie censure di merito e di metodo. Ormai la privacy non esiste piu e la relativa legge 193 del 2003  ha perso tutta la sua efficacia nonostante ovunque si vada ti  facciano firmare  pacchi di fogli sulla informativa della privacy.  Se il garante  ha sentito il dovere di intervenire significa che tutti hanno oltrepassato ogni ragionevole limite e la stessa amministrazione fiscale non fa eccezione.Il fisco facendosi scudo della lotta all'evasione ha praticamente cancellato ogni norma che tutela  il diritto privato e la privacy dei cittadini sia in ordine ai rapporti  economici che  sociali , patrimoniali , bancari  e perfino personali. Non a caso  il garante ha fatto riferimento  ad eventuali  assegnazioni di patentino dei buoni e cattivi.In realta si riferiva alle  recentissime esternazione dell'agenzia delle entrate intenzionata ad istituire il bollino blu per distinguere   i contribuenti onesti dagli evasori .Non conosciamo su che basi si possa fondare una simile  trovata dal momento che  non e' provato e non si potra'  mai provare che un contribuente con il bollino blu non possa evadere tranquillamente  in misura di gra lunga superiore di  un contribuente ritenuto infedele. Basti pensare che  si puo' tranquillamente dichiarare anche piu' di quanto richiesto dal fisco sulla base degli studi di settore, dello spesometro , e di tutti i vari adeguamenti richiesti ed essere un evasore incallito ,mentre un contribuente onestissimo  con ricavi modesti che praticamente vive al limite della marginalita' viene ritenuto evasore perche' dichiara meno dei coefficienti presuntivi del fisco. Va detto subito che un fisco basato sulla presunzione non e' senz'altro un fisco democratico anzi pone interrogativi sulla propria capacita' di  essere equo giusto ed imparziale come sancito dalla costituzione. inoltre il bollino blu' sarebbe fortemente discriminatorio creerebbe  attrito sociale tra i contribuenti stessi e condurrebbe  ad una  disparita' di trattamento con effetti negativi  sul comportamento dei consumatori che secondo l'intento del promotore  dovrebbe orientare  il consumatore a preferire  il commerciante  col bollino e disertando quello senza. Naturalemente  il titolare del bollino aumenterbbe i propri incassi  potrebbe evadere tarnquillamente  mentre il concorrente senza bollino vedrebbe decretata la propria fine. A bollino blu corrisponderebbe ricchezza e all'altro poverta'. Complimenti per la bellissima invenzione e genialita' della trovata pubblicitaria che  non esiterei a definire infame. Il monito della Corte dei Conti invece e' significativo perche' ammonisce  il fisco sulla esosita' delle  richiesta Secondo le stime  si e' raggiunta una pressione fiscale del 45% circa. Si tratta in realta della pressione fiscale statistica  perche' quella reale e' superiore anche di cinque o sei punti buoni. L'osservazione della corte oltre ad essere una constatazione e'anche un avvertimento perche' vuole significare che una pressione fiscale troppo alta induce ed alimenta l'evasione. I principi di economia  insegnano che fino a quando  il prelievo fiscale e' inferiore al sacrificio che l'imprenditore  impiega per produrre reddito  le relative imposte  vengono sopportate  normalmente. Quando invece il sacrificio e' superiore alla pressione fiscale l'imprenditore  si trova di fronte ad una scelta : o fermare la produzione perche in termini di rapporto non c'e' piu' convenienza a produrre  oppure continuare ad incrementare la produzione ed evadere le imposte. Un fisco troppo vorace  quindi costringe il contribuente ad evadere. A nulla poi servono tutte la strette  e le misure  punitive come quella sulle pensioni da mille euro. Questa misura cosi' drastica ed antisociale e' solo una punizione per i miseri pensionati ed un regalo alle banche. Mi chiedo cosa puo' evadre un pensionato con mille euro al mese  da essere costretto ad aprire un conto corrente per farvi transitare la pensione. Non si e' pensato  al disagio per una persona anziana di dover  assolvere formalita' fastidiose e talvolta  insostenibili anche per i meno giovani-Dal garante e dalla corte dei conti sono pertanto venuti due messaggi importanti  per un fisco meno oppressivo piu' rispettoso dei diritti dei contribuenti e per una restaurazione della certezza del diritto che negli ultimi due anni  si e' smarrita.

 

 

 

 
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