Tra me e te scorre un fiume vasto e profondo come l'oceano, talvolta sferzato dall'ira dei venti talvolta ammantato da una ferrea nebbia.
So che esiste un'altra riva, è da li che provengo, so che tu ci sei, percepisco il tuo essere...... pure senza l'aiuto di queste spente pupille, il mio animo vede te e il tuo mondo.
Queste visioni, però, riempiono di tristezza i miei occhi vuoti che ora distillano lungo il mio viso tutta la loro sofferenza.
Nella mia mente ho l'immagine di te come di un candido fiore dalle venature vermiglie, costretto a crescere in terra arida dove altre piante ti precludono perfino la luce del sole, ma a dispetto di tutto, tu vivi!
Dimoro ormai qui tra gli ignavi, i più vili tra gli esseri al di sopra dei traditori che almeno una motivazione in vita l'hanno avuta, da qui provo a mandarti frammenti di me nella speranza che ti raggiungano e confortino.
Per ora, non è previsto per me un ritorno sulla barca di Caronte, tengo viva la luce in me che possa essere etereo ponte fra le nostre rive e i nostri animi.
Rimarrò qui, su questa riva del fiume del dolore.
Inviato da: anima.000
il 04/09/2014 alle 23:44
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il 03/05/2010 alle 21:42
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il 03/04/2010 alle 23:13
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il 27/03/2010 alle 23:07
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il 23/03/2010 alle 21:36