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BELLA...DI PADELLA...TRATTATO POST FEMMINISTA...OVVERO...LO ZEN E LE RELAZIONI PERICOLOSE

Post n°60 pubblicato il 22 Febbraio 2006 da Veneziana64

PREMESSA: Questo delirante post è il frutto di una carriera di femmina che non ci pensa neanche a raggiungere la pace dei sensi, ma conta di sopravvivere a sè stessa, e vivere il più felicemente possibile...
In pratica, qualche elucubrazione che scrivo su di un immacolato foglio bianco...per ricordarmene bene anche l'oggi che sarà.
CAPITOLO I°: Siccome posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni, e le relazioni pericolose sono il mio mestiere, ci sono e ci faccio ancora una volta, quindi persevero, che è diabolico...senza però tralasciare qualche auto-regolamentazione che non trascenda da mè stessa.
E questo incendiario fattore, merita di essere approfondito...ma proprio fino in fondo!
E' chiaro che, vista la natura dell'argomento, sono esclusi dall'essere presi in considerazione i "bravi ragazzi" con cui pensare un rapporto quotidiano, quindi, tutto ciò a cui faccio riferimento..non è riferito a una "normale" storia d'amore, ma a tutti quei rapporti destinati a colmare reciprocamente quei vuoti, che l'animo umano, tanto mal sopporta..
Praticamente, se avete amato "il diario di Bridget Jones" questo post non è per voi indicato...
Quella americanata commediola, elenca esattamente tutto ciò che di patetico si può fare, o non fare, in queste situazioni...
Se siete abbastanza maturi da evitare le masturbazioni cerebrali, potrete esplorare nuovi universi, dove l'emozione resta il fine ultimo, senza, per questo, farci impazzire ...
CAPITOLO II°: Addentrarsi in una relazione pericolosa, dovrebbe presupporre una buona conoscenza di se stessi, tale da permetterci di saper valutare se, ciò che si sta avventurosamente intraprendendo, sia più o meno gratificante o meglio se renda l'attimo degno dell'appellattivo di realmente vissuto, al fine di renderlo eterno...
Se questo atteggiamento è storia...ci si può lasciare andare ai propri sensi incantati, senza correre il rischio di crearsi situazioni pietose, che generano solo amarezza, nella migliore delle ipotesi, quando non si trasformano in tragedia...Allo scopo, siccome non siamo infallibili, consiglio di tenere sempre a portata di mano un piano B, da pescare nel cilindro del Bianconiglio...
Una straordinaria dose di fantasia si rivela provvidenziale, per fuggire da situazioni al limite della umana sopportazione. Chi, come me, si cimenta da mo' in questi meandri di ambiguità, sa bene di cosa io stia parlando...
Per intenderci...un partner bello e dannato è oltremodo soddisfacente allo scopo, ma può rivelarsi molto meno bello, quanto più la sua personale dannazione riesca a coinvolgervi...
Un altro tranello da evitare accuratamente, è di credere, anche solo per un attimo, alle parole pronunciate nell'arco di questi surreali rapporti, pena l'incorrere nel risultato diametralmente opposto, ovvero essersi fabbricati da soli la peggiore delle prigioni possibile...quella in cui si diventa carnefici diretti di se stessi, ma mantenere, non un distacco inutile e controproducente allo scopo iniziale, ma un sano e doveroso amore per la vita, la vostra!
Se risulta interessante scoprire e conoscere a fondo anime dannate, mai dimenticarselo, e, se non si può trascendere da se stessi, almeno facciamolo con gli altri.
CAPITOLO III°: Parola d'ordine: leggerezza, intesa come sano divertimento per esorcizzare insieme il grigiore di questo mondo piatto, senza doversi promettere amore eterno! Non abbiate paura della verità delle cose, che invece ci renderà liberi, anche e sopprattutto da noi stessi.
Ciò che di peggiore possiamo fare a noi stessi, è di restare alla finestra, nel nostro rassicurante nido...con la paura di volare, cammuffata da profondità d'animo. Tanto, come disse il poeta...NESSUNO USCIRA' VIVO DA QUI !
Quindi, finchè lo siamo...vivi, cerchiamo di sentirlo in ogni attimo e di comunicarlo, mettendo a tacere i nostri ancestrali deliri di onnipotenza, ma soprattutto comunichiamolo agli altri, in ogni nostro gesto, parola ecc.
EPILOGO: Il dolore è parte integrante della nostra esistenza, dalla nascita alla morte, quindi che sia preceduto e seguito o provocato da qualche cosa autentica...e non solo dalle nostre meschine costruzioni mentali!
AUGURI E...CE LA SAPREMO RACCONTARE!

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