Creato da: viaggiodentro2005 il 26/04/2005

LETTERE DAL PIANETA
 
Corrispondenza con due viaggiatori in cambiamento

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Messaggio n° 27 13-06-2006  
 

IL DOPO seconda puntata.......

ATTENZIONE CAUSA MONDIALI DI CALCIO ULTERIORE  MODIFICA                                                          

VENERDI' 07 LUGLIO 2006 alle ore 21.00

Presso CIRCOLO IQBAL MASIH via della Barca 24/3  BOLOGNA

NUNZIO DI GRISTINA e VINCENZO MARZANO

presentano:

BOLOGNA 2 agosto 2005- Madrid 11 MARZO 2006:   resoconto di un lungo viaggio in treno tra dolore e speranza

L'interesse suscitato con la nostra prima presentazione è stato alto, riproponiamo quindi con maggiore entusiasmo la proiezione di 222 foto e le tantissime storie che abbiamo da raccontare, ad un pubblico, che speriamo sempre più vasto. Un saluto a tutti.


COMMENTI: 1   Inviato da viaggiodentro2005 @ 14:54
Messaggio n° 26 10-05-2006  
 

IL DOPO prima puntata

GIOVEDI'  25 MAGGIO alle ORE 21.00

presso la sala riunioni del DopoLavoroFerroviario

in via Sebastiano Serlio....    Bologna

NUNZIO DI GRISTINA e VINCENZO MARZANO

presentano:

BOLOGNA 2 agosto 2005- Madrid 11 MARZO 2006
resoconto di un lungo viaggio in treno tra dolore e speranza
Raccontare in poche righe più di 7 mesi di viaggio non è facile; 33 paesi visitati, 55.000 km fra treni e pullman, 5 giorni complessivi di navigazione e oltre 50 ore di volo, possono spiegare il nostro impegno per collegare simbolicamente due stazioni ferroviarie europee colpite dalla violenza di un mondo, che la gente comune come noi fatica a capire. Dei tantissimi ricordi ed emozioni che continuano a vivere in noi, vogliamo condividere il più possibile, perché la nostra esperienza sia un passo in avanti nella comprensione tra i popoli, diversi per lingua, costumi, colore della pelle, ma uguali per il sapore salato delle proprie lacrime.


COMMENTI: 0   Inviato da viaggiodentro2005 @ 21:08
Messaggio n° 25 12-03-2006  
 

MADRID 11-03-2006

Con un pò di tristezza scriviamo l`ultimo messaggio da Madrid, con obiettivo raggiunto e viaggio terminato. Prima o poi doveva succedere, siamo stati sempre perfettamente coscienti di questo, ma adesso che la cosa è reale sentiamo un senso di disorientamento che forse potremo cancellare solo arrivando a casa  misurandoci con il nostro prossimo futuro. L`esperienza è stata intensa, faticosa e ancora oggi ci chiediamo se "Io lo rifarei", ma ormai è fatta e la nostra testa è bella alta, perchè ci abbiamo creduto, ci abbiamo lavorato e infine siamo arrivati in fondo. Al Bosque del Recuerdo a Madrid eravamo in tanti, noi con i nostri vestiti messicani e i nostri zaini abbiamo attirato un pò di attenzione e abbiamo distribuito circa 200 messaggi in meno di 10 minuti. La cosa più bella peró è stata quella di un uomo giovane che con il suo bambino è venuto a stringerci la mano, dicendo: grazie per essere arrivati fin qui. La stampa invece, tutta schierata per le autorità ci ha completamente ignorato, nonostante il nostro tentativo di spiegare la lunga storia del viaggio e del suo valore simbolico. La cosa in veritá non ci ha colti di sorpresa, la spinta a proseguire ci è arrivata sempre dalla gente comune, dalle vittime, o dalle persone impegnate in prima linea nella costruzione di una società solidale, mai da istituzioni o persone con presunta patente da privilegiato. Non è un caso che comprensione e dialogo sopra il tema di una umanità alla deriva siano stati più difficili in paesi ricchi come il Giappone, la Corea, la Nuova Zelanda, gli Stati Uniti e infine la Spagna. 

Ora vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato in questa impresa, tutti coloro che ci hanno ospitati e che ci hanno aperto il loro cuore indipendentemente dalla loro razza o dalla loro nazione. Vogliamo ringraziare tutti quelli che ci hanno seguito su questo blog e chiediamo scusa se non siamo stati puntuali, belli e precisi nel raccontare i nostri 222 giorni vissuti in giro per il mondo. Vogliamo organizzare il materiale raccolto, ancora tanto nonostante il furto, e iniziare a condividere l`esperienza con tutti coloro che lo vorranno.

vogliamo vogliamo vogliamo........................

arrivederci a prestissimo

 


COMMENTI: 0   Inviato da viaggiodentro2005 @ 14:36
Messaggio n° 24 28-02-2006  
 

CASABLANCA  28-02-2006

Alle 6.40 ora locale, siamo arrivati in Marocco dopo un volo di 7 ore direttamente da New York, cosi è finita la nostra esperienza americana, vicinissimi ormai al nostro appuntamento con l' 11 marzo a Madrid. Le sensazioni che proviamo in questo momento sono discordanti, da un lato siamo contenti di terminare questo lungo e faticoso viaggio, dall'altro ci abbiamo preso gusto e un po' siamo spiazzati nell'immaginarci nella quotidianeita' di casa nostra.

Da Ocosingo in Chiapas ci siamo separati nuovamente solo per qualche giorno: Vincenzo e' partito per le zone zapatiste e Roberto per le splendide spiaggie dei caraibi. Entrambi abbiamo avuto la nostra delusione: Vincenzo perche' nel bellisimo villaggio de la Realidad immerso nella selva e' stato completamente ignorato (qui tiriamo le orecchie alla associazione Ya Basta di Bologna, che non ha lavorato come da accordi), Roberto perche' 18 anni dopo ha ritrovato la cittadina di Playa del Carmen devastata dalle costruzioni e dal turismo. Prima di ricongiungerci 4 giorni dopo a Villa Hermosa abbiamo visitato separatamente le famosissime rovine Maya di Palenque e Chichen-Itza, luoghi di grande attrazione turistica, ma anche orgoglio di una popolazione indigena sempre piu' forte nella societa' messicana. Di nuovo insieme appassionatamente, abbiamo deciso di fare la nostra meritata "vacanza" a Real de Catorce, paesino circondato dal deserto a nord di citta' del Messico, noto per i mitici peyote. Abbiamo passato 4 giorni stupendi e rilassanti in compagnia con un folto gruppo di italiani e con ancora il sapore amaro in bocca del peyote siamo partiti per la frontiera con gli Usa. Nella citta' di Laredo sul Rio Bravo abbiamo conosciuto  diversi migranti messicani, che ci hanno parlato delle rigide leggi yankee sulle immigrazioni e ancora una volta con il nostro passaporto italiano ci siamo sentiti dei privilegiati. Cosi' come programmato abbiamo attraversato il sorvegliatissimo confine presso la citta' USA di Del Rio dove abbiamo atteso piu' del dovuto il treno in forte ritardo, che ci ha portato a New Orleans. Poco dopo Houston in Texas cominciano a manifestarsi ancora oggi i terribili segni del tifone Katrina, alberi sradicati e tetti scoperchiati; nella citta' fantasma, capitale del Jazz la desolazione nell'enorme periferia e' impressionante, migliaia sono le case abbandonate e molti tra i pochi abitanti rimasti cominciano a pensare che il cambiamento climatico globale sia un problema urgente. Nonostante tutto cio', durante la nostra permanenza era in pieno svolgimento il famoso carnevale, il Mardi Grass, dove gli uomini usano regalare collane alle donne che passano per le strade del quartiere francese, perche' loro ricambino questa gentilezza mostrando maliziosamente le tette. A malincuore quindi, siamo ripartiti per New York con in testa la bella musica ascoltata per le strade e tanti bei panorami. Nella capitale mondiale degli affari, indubbiamente affascinante, siamo sbarcati a pochi metri da Time Square dovendo da subito fare i conti con i prezzi altissimi e un freddo vento gelido, che ha ridotto non poco i nostri movimenti in citta'. Un po' per scherzo, un po' per convinzione abbiamo portato il nostro messaggio alle nazioni unite e poi alla chiesa di S.Paul adiacente a "Ground Zero", dove pero' ci hanno cortesemente impedito di lasciarlo tra i tanti pensieri arrivati da tutto il mondo. Per niente soddisfatti siamo usciti e il messaggio lo abbiamo attaccato fuori insieme ad altre testimonianze, lungo la recinzione che delimita l'area del disastro. Non avevamo visto prima New York, ma l'impressione e' stata quella di una citta' orgogliosa di essere al centro del mondo, per niente distolta dalla sua missione nonostante la terribile tragedia. In verita' le poche persone con cui abbiamo parlato, tutti migranti per lo piu' siciliani, sono troppo impegnati nel duro lavoro e nel vivere frenetico, ed e' forse per questo che non siamo riusciti  piu' di tanto ad approfondire i discorsi.


COMMENTI: 0   Inviato da viaggiodentro2005 @ 20:29
Messaggio n° 23 06-02-2006  
 

OCOSINGO (CHIAPAS)  06-02-2006

Scriviamo questo messaggio con una tequila in mano festeggiando il compleanno di Robby e con una borsa calda sulla pancia per alleviare i terribili effetti della "vendetta di Montezuma". Dopo una notte intera passata a dividerci il gabinetto, stiamo bene a sufficenza per riprendere il viaggio che dovrebbe portarci insieme al villaggio "La Realidad" sede del movimento zapatista con a capo il leggendario comandante Marcos. In realtà, domani decideremo il da farsi, visto che la stanchezza affiora pesantemente e la strada per le zone zapatiste è tutt`altro che agevole (6 ore tra pulmini e camion). Non vi nascondiamo che il desiderio di raggiungere i caraibi e farci qualche giorno al mare è molto forte, per cui stiamo ancora discutendo sul che fare. Nelle 2 settimane passate in Centro-America abbiamo come al solito avuto giorni molto intensi. A Panama abbiamo preso il treno che costeggia il canale e incontrato l`associazione delle vittime del 20 dicembre 1989 in occasione dell`invasione dei marines USA. In Costarica abbiamo passato una notte nella capitale San Josè, poi siamo ripartiti per Managua in Nicaragua dove eravamo attesi dall`amico Giorgio che ci ha fatto incontrare un sacco di gente. Da Managua ci siamo spostati verso Leon, una città molto bella in stile coloniale e vero centro della rivoluzione sandinista. Abbiamo conosciuto il dramma di centinaia di lavoratori affetti da terribili malattie dovute all`uso indiscriminato di pesticidi per la coltivazione delle banane e delle canne da zucchero, poi siamo partiti nuovamente per San Salvador, capitale dell`El Salvador. Dopo una sola notte Robby è ripartito per il Guatemala, Vincenzo si è fermato un giorno in più per partecipare agli imponenti funerali di Shafik Handal, capo storico del movimento guerrigliero Farabundo Martì e lasciare un messaggio sulla tomba di monsignor Romero. A Città del Guatemala con una sorprendente ospitalità siamo stati accolti da Alessandra, una bellissima persona di San Giovanni in Persiceto, che sta facendo un lavoro fantastico per i diritti degli indigeni, oggetto di razzismo e di repressione violenta, ed è l`ispiratrice del bellissimo murales di Comalapa pensato per dare memoria e dignità ad un popolo oppresso da più di 500 anni. Il giorno 2 febbraio dopo 6 mesi esatti di viaggio siamo entrati in Messico; Montezuma a parte siamo un pò più tranquilli visto che almeno qui si può camminare per le strade di notte senza la paura di essere assaliti dai banditi. Mancano ormai 33 giorni al nostro arrivo a Madrid e ancora abbiamo tanta strada da fare, comunque buon compleanno Robby e un abbraccio a tutti voi.


COMMENTI: 3   Inviato da viaggiodentro2005 @ 04:12

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