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Creato da: ciaramitaro_81 il 23/10/2008
BLOG ENOGASTRONOMICO SULLE VIE DEL BUON BERE E DEL BUON MANGIARE

 

 
« E' PASSATO UN BEL PO'...

E TUTTO COSI' ESAUSTIVO...

Post n°11 pubblicato il 19 Novembre 2008 da ciaramitaro_81

Il mondo del vino, in particolare quello siciliano, in accordo con quei della ristorazione, e in particolare quella siciliana, dopo il momento propizio attorno al quale si sono formate e fatte le ossa le principali svinerie siciliane ( Cusumano, Firriato, Planeta, etc..., Principe di Corleone ), e cioè a cominciare dagli anni '80, hanno ormai identificato il loro spleen più alto nel parallelismo tra scaffale di grande supermercato e cantina del ristorante ( seppoi cantina possiamo chiamare ogni angolo a disposizione dove poter poggiare temporaneamente le bottiglie di vino ).
Fare un lavoro come il mio, ed è solo da due settimane che c'ho messo piede, è senz'altro l'avventura più unica che rara. Si ha a che fare con tanta di quella gente, " addetti del mestiere ", che ognuno di questi tanti ha le sue particolari tendenze, e i suoi particolari motivi per essere fieri di autodefinirsi chi enologo, chi sommelier, chi grande appassionato, chi collezonista, chi addirittura tutto questo insieme, e poi nel discorso infilare un franciacorta che viene dalla Toscana, o un Muller Thurgau che viene dal Piemonte.
Insomma, signori miei, cerchiamo di essere più dignitosi e più umili possibili, tentando possiblimente di superare noi stessi e stare coi piedi per terra, ammettendo le nostre responsabilità per un futuro non tanto prossimo, nel quale a mio avviso qualche bomba scoppierà. E la colpa sarà tutta nostra, colpa della nostra accidia, della nostra avidità, del nostro volere arricchire con una materia per la quale la ricchezza interiore è un dono riservato a pochi eletti.
Questa è la fine di chi troppo vuole, e nulla stringe, la fine del magico momento del vino siciliano che ha ormai raggiunto i 300 produttori e tutti si sentono grandi produttori di vino.
Io, al contrario, sono certo che massificare un eremo come quello del vino vuol significare solo una cosa: prostituire un santuario per renderlo fruibile al mondo intero. Mi dispiace, ma nn sono d'accordo. Forse ero più felice quando il vino volava sfuso, apprezzato, e dei grandi vini ne potevi tirar fuori solo qualche barzelletta, poichè di vini buoni nessuno ne aveva mai assaggiati. A partire dal Barolo e a finire ai grandi vini del Bordeaux.
Insomma il il vino è morto, bacco è morto, perchè le sue ancelle l'hanno sveduto e lo continuano a diffamare con le loro speculazioni.
Perchè se fosse per me altro che disciplinari, mozzerei un bel pò di teste a forza di colpi d'ascia, perchè sta diventando una situazione davvero imprponibile, fare soldi col vino... Col vino buono si sta in allegria, coi ricordi, e ogni persona ha il suo vino, meglio per tutti se non è in bottiglia e con l'etchetta.
Per oggi mi fermo qui, ma il mio post avrà un seguito, perchè qualcuno dovrà pure rispondermi.
E delle guide, vogliamo parlarne?

 
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