Immobile….
Mi affaccio alla finestra ed è lì,
imponente ed immobile,
Un tempo la osservavo nelle sue sfaccettature di vita,
ogni gradino era braccia che avvolgevano e accoglievano .
Ora non più, ora mi appare fredda e arcigna,
non parla eppure dice,
rievoca anche ciò che non voglio ricordare.
Imponente incombe su di me,
delimita e allontana ogni mio sguardo al futuro;
occlude
dilania le mie carni e i miei ricordi.
Adesso che ci penso, mi rendo conto di non averla mai amata;
non me la sono scelta.
Alle sue pendici mi ci sono ritrovata e basta.
E ormai che poco mi lega ancora a qui,
la montagna mi stà stretta
e non sopporto più i suoi vincoli.
Parto
Sono diretta verso luoghi con orizzonti meno occlusi
dove il mio sguardo può mirare all’infinito
Senza limiti né confini.