Profumi e Balocchi.
![immagine](http://www.almaleh.com/ecriture/signatures/klimt.jpg)
Mi hai trovata che dormivo sul divano
“Col viso disteso che sembravi una bambina”- mi hai detto.
Non ti ho nemmeno sentita entrare,
tanto era il mio bisogno di assenza e di oblio.
E così il pensiero è tornato a quella bambina troppo sensibile,
che ti divertivi a far piangere al suono di “Balocchi e profumi”.
Adesso invece mi dici che vesto come una diciottenne,
e ridi scandalizzata portandoti le mani alla bocca per i miei tacchi a spillo e le mie scarpe a punta, oppure per i miei jeans con gli stivali.
Ma io lo so che dietro quel tuo deridermi c’è solo ammirazione.
per ciò che non hai mai avuto
e per ciò che non hai mai osato.
“Sei una cittadina, oramai..” mi dici, malinconica,
guardando alle tue giornate fatte di cose semplici e di vita di paese.
Che nemmeno te lo immagini quanto pesanti siano certi macigni da portare sull’anima.
E allora ripenso alle volte in cui hai promesso che saresti saltata attraverso il fuoco per me, e realizzo che se anche lo facessi non saresti in grado di aiutarmi, benchè tu e mio padre siate ormai le uniche persone che mi sono rimaste a questo mondo…
cafè 1930
Invece bisognerebbe interrogarsi sul perchè certe canzoni ci fanno piagere piuttosto che altre.. Comunque sì, è una sensazione che ti resta addosso, però nel mio caso la responsabile era una zia, non una sorella.
Eheheheh o forse la trovavi così poetica solo perchè eri terribilmente dispettosa. Rido ;-)))