Ognuno ha la sua droga...
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No, nulla a che vedere con l'assunzione di sostanze ad effetto psicotropo.
Per qualcuno è necessario un paio di occhi verdi ad indurre il rilascio di endorfine;
per me ci sei tu.
E non importa se hai passato mesi a pedinarmi, ad assillarmi e a controllare i miei orari di uscita e di rientro.
Non importa se hai visto fantasmi laddove non ce n'erano;
La mia droga sei tu.
Perchè è impagabile il tempo che ho passato con te,
e sono impagabili le emozioni che mi hai regalato.
Non so rinunciare alle tue parole sussurrate sulle labbra
e ai tuoi baci dolci dolci.
E ancora è impagabile sentire il mio cuore (e il tuo) battere forte,
rimanendo abbracciati per ore;
così stretti che nemmeno la luce può passare tra noi..
Hai idea di cosa siano per me cinque settimane?
Sai quante crisi di astinenza da te mi verranno in cinque eterne settimane?
(trentacinque lunghi giorni; ottocentoquaranta interminabili ore; cinquantamilaquattrocento infiniti minuti; tremilioniventiquattromila secondi, che solo a pensarci misembranoancorpiùlunghi dell'eternità...?)
Non te lo dico per spaventarti o per incastrarti;
la mia è solo una questione di sopravvivenza, capisci?
Ho bisogno di te a scopo terapeutico
(e non m'importa se ridi
e dici che ti piace quando scòpo terapeutica)
già mi manchi,
...e i pochi minuti che ho impiegato a scrivere queste righe non sono certo sufficienti a farmi uno sconto della pena...
... così ripenso al fatto che non sono passate nemmeno ventiquattr'ore da quando mi hai detto
"ciao!"
.....
L'equilibrio invece si dovrebbe trovare passando dall'innamoramento all'amore. L'amore, quello vero e profondo, dovrebbe avere fondamenta solide tanto da non temere scossoni e reggere alle prove più dure e diverse.
Il problema è che spesso si passa dall'innamoramento al disamore e allora in questo caso il raggiungimento dell'equilibrio coincide con la noia e l'allontanamento. E' per questo che - si dice - per mantenere vivo un amore non bisognerebbe mai avere troppe certezze nè dare mai nulla per scontato... :o))
Ma in un caso come questo, no; sono convinta che non sarebbe arrivata facilmente la noia della quotidianità e comunque sarei stata disposta a rischiarla: in fondo è un rischio anche questo, vero? ;-))
Per "senso vero dell'andare" intendi la direzione del movimento o il fatto che lo scorrere del tempo porti comunque ad un'evoluzione delle situazioni? Ma forse le due cose in un certo senso si identificano, perchè dentro di noi sappiamo già qual'è tempo perso, che tanto non porterà a nulla, e quale invece è tempo ben riposto.