Sempre a proposito di blog…
In risposta al commento di Ruggineblu ho scritto che l'anno scorso sentii a Fahrenheit, su Radio3, un servizio sul mondo dei blog in cui alcuni di questi venivano considerati un nuovo tipo di poesia intimista.
Lo avevo completamente dimenticato, ma di fronte a certe suggestioni simboliche dei quadri di De Chirico mi è tornato alla mente, ed ho realizzato come talvolta anche nei blog gli stati d'animo e le sensazioni vengano evocati attraverso metafore originali e suggestive. Ecco perché ho definito alcuni blog come metafisici, altri come ermetici. Ed ecco perché ho pensato che dietro ad alcuni di essi si possano nascondere dei veri e propri talenti.
Certo, sono una minima parte rispetto al mucchio, però ci sono.
A onor del vero bisogna ammettere anche che in molti blog dilaga un certo manierismo di dannunziana memoria. Esistono blog in cui la parola Anima è addirittura inflazionata come una sorta di passepartout valido per tutte le occasioni e la zuccherosità gronda a fiumi da far cariare i denti. Il primo post che viene letto può anche piacere ma poi, leggendo via via gli altri, ci si accorge che in fondo sono tutti uguali e che ripercorrono uno stesso canovaccio, secondo uno stereotipo ormai consolidato. La fiera dei buoni sentimenti la fa da padrona insomma, in maniera assolutamente poco credibile.
Lo stesso dicasi di alcuni blog a tema erotico, dove è tutto un quotidiano e ripetitivo sospirare e ondeggiar di bacini, in modo monotematico e ridondante.
Per fortuna anche questi sono solo una minima parte rispetto al mucchio. I più sono blog di livello medio; alcuni migliori, altri peggiori.
Ma belli o brutti che siano, rappresentano comunque un’eccezionale forma di espressione che ha qualcosa di innovativo rispetto alle precedenti: l’interattività e la possibilità di scambio e di confronto. Mi sbaglierò..., ma i blog di oggi costituiranno un importante punto di partenza per future forme di comunicazione e influenzeranno in modo significativo le modalità dei rapporti interpersonali del genere umano.
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E la comunicazione scritta, per molti versi è più facile di quella diretta de visu; complice l'anonimato e la distanza è più facile raccontarsi e fare emergere anche lati nascosti di sè che altrimenti esterneremmo con difficoltà. O quantomeno serve come sfogo. Ma c'è una grossa differenza nei rapporti nati qui dentro rispetto a quelli nati fuori, almeno all'inizio. Ecco perche ho detto che le modalità dei rapporti interpersonali ne saranno fortemente influenzate.
Grazie della visita, del commento e di avermi linkata. :o))
Cosa significa "una realtà mediocre"? Non siamo tutti geni, nè tutti scrittori, nè artisti o talentuosi. Per lo più siamo persone normali, con le nostre doti in alcuni campi e i nostri punti deboli in altri. Qui dentro come fuori.
Questo non significa non poter comunicare o esprimere se stessi...
Un sorriso :o))