Stanza AnEcOiCa

SocialFobic


Oggi svelo la mia patologia. Sono unafobica sociale, una very-fobic.Mal sopporto il dovermi rapportare agli altri, fino a farlo diventare un vero e proprio malessere psicofisico. Mi capitaspesso di trovarmi imbarazzata di fronte a qualsiasi approccio comunicativo,spesso non so cosa dire o peggio parlo a raffica, tachicardica e agitata, per poi ripercorrere sillaba per sillaba ogni frase che ho detto, chiedendomi se abbia o meno detto la cosa più appropriata, maledicendomi e cadendo nel dubbio di aver detto solo puttanate… addirittura spesso non comprendo quello che mi si dice, perché sono così assorta nelle mie farneticazioni personali che cado dalle nuvole. La Natura per mia fortuna mi ha dotata di doni che non schifano l’occhio(ovviamente dopo la fase bozzolo-adolescenziale) eppure non basta a farmi sentire sicura,per farmi camminare tranquilla tra le persone. Ogni sguardo su di me è per me è fonte di interpretazioni escatologiche  e paranoie… fastidio, insofferenza, inadeguatezza. Perché tutto nasce da dentro…e la battaglia che si combatte in me tra AutoAmore e AutoOdio è sempre allo stesso punto, oscilla tra un contendentee l’altro a momenti alterni. Eppure ho la presunzione di schifarmidi tutti Voi… - tranne TE-La maggior parte delle persone che ho incontrato in  tutta la mia vita si è poi rivelata  una grossa delusione… potrei quasi trarne unaregola . Non c’è un settore  in cui lagente si sia specializzata a starmi sui coglioni patologicamente, si spazia  dalla famiglia a scuola all’università al lavoro sull’autobus alla cassa del supermercato, fermi ai semafori… chiunque.  -tranne TE-Charles Bukowski riferisce quanto potrei dire io: “Umanità, mi stai sul cazzo da sempre. Ecco il mio motto.”Io continuo ad essere una Gatta fra umani…