Farsi succhiare i genitali da ragazzine sfatte che fanno il piercing con i Caran d' Ache alle cortecce degli alberi sporcandoli con nomi finti di amori inconcludenti e gli sguardi stravolti dalle emorragie delle scopate immaginarie che colano dalle narici. Così si puo' festeggiare l'ennesimo anniversario del cazzo sprecato ad esprimere desideri infimi osservando le stelle cadenti e ci si sposa ancora con gli spargimenti dei fluidi corporei piu vietati rovistando tra assalti di endovena al metadone e le incubazioni dei cerotti torbidi sulle vene.