Creato da VenereNera.x il 18/10/2010

VenereNera

Non ho peccato abbastanza...

 

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Quartine

Post n°17 pubblicato il 06 Novembre 2010 da VenereNera.x

Vuota il tuo sacco, su, parla, poetessa:
io fiorisco e disfoglio e rigermoglio
per dare la procura di me stessa
a chi non può o non vuole quel che voglio.

Per me dentro di me oltre la mente
il suo corpo su me come una coltre
ma oltre il corpo in me furiosamente
in me fuori di me oltre per oltre

Ma l’estasi, ma l’io senza più io?
Da cinquant’anni ormai io chiedo ai cieli
un cuore perpendicolare al mio
e mi arrivano tutti paralleli.

E anche con lui era come masturbarmi,
mai matura, scentrata e senza centro.
Di grazia, gli chiedevo, vuoi insegnarmi
a venire assieme a te con te dentro?

E gli dicevo: Sì, sentire è tutto.
E tutto in me che sente sente te.
Ti sento in me, ti sento fin nel flutto
del tempo-sangue freddo in tutta me.

Osceno e sacro l’amore delibera
stessa sede per sé e per gli escrementi.
Se non mi leghi io non sarò mai libera,
né casta mai se tu non mi violenti.

Vuoi che ti dica, dunque, tutto il vero?
Il nero se ne fotte che non viva,
che sia perimetro del mio pensiero.
Dimmi: sono una bambina cattiva?

Violentami, costringimi a godere,
fendendomi con tutta la tua forza,
e fa’ di me secondo il tuo volere,
sii il mio flagello, dammi fuoco e forza

Eccomi, ancora. Prendimi per mano:
occorre che mi fermi e mi conforti
perché non posso andare più lontano
perché dopo ci sono solo i morti.

Valduga

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