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1000 metri di salita.... ma che fatica!

Post n°327 pubblicato il 18 Luglio 2010 da Matteo_Orlandi

Li chiamano Skyrunners, ovvero corridori del cielo, per il tipo di gare che affrontano: corse in montagna a quote elevatissime, in mezzo a scenari unici, con difficoltà impegnative per i dislivelli e per le caratteristiche tecniche dei sentieri.

Lo Skyrunning mi aveva sempre affascinato ma finora non ero riuscito a partecipare a nessun evento. Quest'anno la fortuna ha voluto che durante il periodo di ferie a Canazei si svolgessero due manifestazioni legate proprio alla corsa verso il cielo: la Dolomites Skyrace, una corsa di 22 km con dislivello molto impegnativo (dai 1400 metri della partenza si arrivava anche a quota 3000), e il Vertical Kilometer, una gara di soli 2,1 km ma con ben 1000 metri di salita!

 

vertical kilomter

 

Ero più interessato alla Skyrace ma si svolgeva oggi, domenica, giorno in cui sono già rientrato a Salso. Ho però deciso di partecipare all'evento correndo il micidiale Vertical Kilometer, gara di cui avevo sentito parlare e che mi entusiasmava per la propria caratteristica. Più che di una corsa si tratta di una super camminata perchè il dislivello non permette quasi di fare altro, almeno per gli amatori come me. In pratica in questa specialità si sale in modo vertiginoso su un sentiero ripidissimo con pendenza media del 50% e tratti del 70%, in poco più di 2 km sono inseriti 1000 metri di dislivello!

Per queste gare serve naturalmente una preparazione adeguata, molto diversa da quella di un normale runner: i migliori specialisti della disciplina vengono solitamente dall'alpinismo, dallo sci e dalle altre prove di montagna. Bisogna avere una predilezione per le salite, una gestione superba dell'acido lattico, un fiato potente e una forte muscolatura anche delle braccia, visto l'uso (comunque facoltativo) dei bastoncini.

Mi sono iscritto consapevole del rischio di arrivare tra gli ultimi, non solo per il tipo di corsa ma anche perchè il Vertical Kilometer di Canazei era la prova del Campionato Mondiale di questa specialità. Erano presenti molte squadre nazionali e tantissimi atleti da tutto il mondo, segno dell'importanza dell'evento e anche del livello altissimo dei partecipanti.

Nonostante queste premesse ho deciso di partecipare, un pò anche attirato dal pacco gara che per la cifra di 40 euro prevedeva pettorale, buono pasto al rifugio Ciampac e un paio di scarpe da trail della Sportiva (che nei negozi vengono vendute a circa 100 euro).

raptor la sportiva

 

Venerdì mattina mi sono schierato al via della corsa (1465 metri), dopo aver depositato la zainetto che è stato portato in elicottero al punto d'arrivo a Crepa Neigra, quota 2465 metri. Alle 10.30 il via, dopo che gli altoparlanti vicini alla start line avevano caricato i partecipanti con la bellissima "Highway to Hell" degli AC-DC. E poi via, di corsa verso il cielo.... almeno per i più bravi!

Sono partito quasi in fondo e dopo una prima corsetta ho iniziato ad arrancare sulla salita micidiale del "Sentiero del Fulmine". Si camminava in fila indiana, aiutati dai bastoncini, su pendenze che diventavano sempre più ripide: 30%, 50%, 70%! Il gran caldo rendeva le cose ancora più difficili e al cartello dei 200 m di dislivello ero già a pezzi. La muscolatura era al limite, non abituata a percorsi di questo tipo, e con i bastoncini ero piuttosto impacciato (penso di averli anche regolati male in altezza). Per fortuna, tra gli ultimi, ci si aiutava a vicenda e i tanti membri dello staff lungo il percorso incitavano ad andare avanti e a tenere duro.

 

vertical kilomter

E così via, sempre più in alto, superando anche un piccolo tratto innevato. Il dislivello cresceva e così anche la fatica. Al punto di ristoro sono stato sorpassato e mi sono sistemato in terzultima posizione, che ho mantenuto fino alla fine. Lentamente, ma con costanza, ho proseguito verso l'alto, assaporando il meraviglioso panorama.

A pochi metri dall'arrivo la voce dello speaker annunciava il mio nome, invitando gli skyrunner già arrivati a sostenermi. E' stata una grande emozione perchè ho fatto l'ultimo tratto con l'applauso fortissimo del pubblico e l'incitamento dello speaker, nonostante fossi praticamente tra gli ultimi. Questa è sicuramente una delle cose che rendono uniche le corse in montagna, con un gran senso di solidarietà e condivisione che si crea tra i partecipanti.

E poi la fine, finalmente, a conclusione di uno sforzo impegnativo, con il tempo di 1h13'43'' (il primo ha impiegato 33 minuti!), terzultimo in classifica su 171 partenti. In questo caso la sola soddisfazione di arrivare in fondo è stata una grande ricompensa per lo sforzo sostenuto.

 

vertical kilomter

QUI c'è la classifica mentre QUI si trovano alcune foto della gara, QUI invece il comunicato stampa a conclusione della corsa, che ha visto la vittoria dell'italiano Urban Zemmer. Ecco, invece, il video dell'edizione 2009 (guardare verso il minuto 3:45 per avere un'idea della pendenza).

 

 

In conclusione: grande evento, che sicuramente ripeterò in futuro (dopo essermi allenato un pò di più!), ottima organizzazione su tutto il percorso e nella gestione del pre-dopo gara. E' stato un onore e un piacere correre insieme ad atleti di grande livello, spero un giorno di poter competere almeno con quelli di metà classifica, sarebbe già un risultato straordinario. W lo Skyrunning!

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Filippo il 21/07/10 alle 09:39 via WEB
Dopo aver visto queste foto, mi vergogno a parlare delle mie salite, complimenti per il coraggio!
 
 
Matteo_Orlandi
Matteo_Orlandi il 21/07/10 alle 12:41 via WEB
Grazie Filippo, pensa che mentre salivo mi sentivo davvero una schiappa visto che ero praticamente in ultima posizione, superato anche da gente che aveva il doppio dei miei anni. E' una cosa davvero diversa dalle classiche salite che facciamo correndo nei trail o gare su strada e in effetti anch'io sono rimasto spiazzato. A parte il livello altissimo (era il Campionato Mondiale) c'è proprio una preparazione diversa e molti venivano dallo sci di fondo, dall'alpinismo e da altre specialità di montagna. L'anno prossimo, però, voglio riprovare, magari con un pò di allenamento specifico in più che non guasterebbe. A presto e complimenti a te per l'Ecomaratona del Ventasso! Ciao!
 
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