Nel vento

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Movimento di nubi,

in alto, 

là dove il cielo va facendosi più fine e freddo.

Vi è qualcosa della solitudine:

vuoto d'uomo.

Può avere una forma la luce?

Questo l'azzardo a cui il cuore

fa ritorno.

Del resto,

a chi lo vado dicendo?

Tu oscurità fatto di luce.

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Siamo fatti di attimi fuggevoli, la nostra pelle è il tempo. Il vento del futuro che soffia sulle ali dell'angelo è sempre più forte, vediamo e già non è più, non sarà più. La polvere che si deposita sulle cose e le protegge, resta intatta, non è travolta dagli eventi, tutto invece si rovina, si modifica e non rimane che il ricordo di un'immagine, di una sensazione che viene cintata, sbarrata con cancelli, forse per proteggerla o per proteggersi dalla sua forza. Luci, passi, voci, un brivido, in bilico con la mia ombra. Qui la sera.

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Per tanto tempo nulla e poi improvvisamente si hanno gli occhi giusti: tutta la realtà è lì, a significare il mondo intero. In quell' arancione denso, nel suo giallo privo d'ombra, fino a un certo rosso che non può restare chiuso in sé. Ogni cosa è divenuta una questione di colori, l'uno si concentra nell'altro, ognuno si prende cura, a suo modo, dell'altro. Tre colori, ciascuno con un vuoto diverso, eterni perchè sono per sempre, essendo per sempre quello che sono.

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La griglia dei vicoli ha una sua logica, consente di raggiungere qualsiasi posto. Non c'è fretta, non c'è distanza, non c'è un ordine definitivo e permette di portare alla luce una parte di me tanto importante quanto nascosta. A volte, lo sguardo incrocia la targa di una via e il ricordo corre, poi l'orizzonte si abbassa ad incontrare l'anima del luogo, la sua voce si fa sentire, non l'ho mai dimenticata. Ci sono luoghi che mettono alla prova, spingendoti oltre, più con il coraggio del cuore che della razionalità, e dall'anima del luogo a luogo dell'anima, il passo è breve,  i tre quarti della felicità. In questa scena c'è lo specchio di me stessa, scoprendo ogni volta che il distacco sarà difficile se non impossibile perchè è qui la dolcezza e sapendo poi, che ciò che mi fa sorridere si trasformerà in malinconia. Ancora mi lascio travolgere dai luoghi.

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Sai?

..

Sono ancora mendicante di blu,

nella pura e forte semplicità,

come una condizione di trasparenza dello sguardo 

che scompone la notte e la ricompone.

Ho visto il vuoto,

la nostalgia delle stelle,

il confine dove le parole "vita" e "morte"

giungono a confondersi e infine l'addio.

 Il dolore è nel cielo.

Il blu splende immutato e immobile;

da qualche parte una bontà illumina le cose.