Nel vento

73

Echi di passi

accompagnano i ricordi,

estranietà nella famigliarità,

di un cielo lunare.

Tutto si muove, si risponde, avvolge.

Scrigni di memorie, 

orme di suono.

La strada parla, per il passato, 

il presente e il futuro.

Poi la notte ha rovesciato le sue stelle.

72

Ovunque nell'aria,

il cielo ha mille bocche,

una sola preghiera.

Tutta questa dolcezza,

mi sale al cervello.

Accadono tante cose in quella terra che sta

tra l'anima e il corpo,

non credevo che gli alberi potessero camminare.

Siamo abissi, siamo nuvole,

il peso si fa spirito,

soltanto nell'immenso

il lontano si fa vicino,

angelo e volto,

io voglio celebrare,

per ogni foglia di follia,

lo spazio del cuore,

voglio respirare.

71

Un cielo non qualunque, un cielo vivo, con tutte le nuvole in movimento. Una fluidità imponderabile di fatalità, sorprese e sfondi irrazionali, specchio di un altrove; tu ridi e io sono qui, a fermare, invano, quello che fugge. E' alle nuvole che spetta chiarire la destinazione delle favole..

70

La mano conduce,

con te misuro i passi.

Se ogni cosa si fermasse,

potrei descrivere 

il contegno interiore

del sottobosco,

incensato di noi.

Dolce penombra,

ricami visivi

disegnano la simmetria

dei delicati preziosismi.

69

Dov'è il punto minimo e profondissimo

in cui dovresti respirare?

Si nasconde nella pagina matura,

nell'armonia per cui la parola

non dilaga dai confini,

ma si riempie di un unico odore, amaro, e dolce,

quando giunge al limite del gusto.

Anche tu conosci il momento e poi

 arriva a manifestarsi compiutamente,

pieno di profondità, di oscurità e di vento.