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Il Blog dei Verdi di Salsomaggiore Terme. Attività del Consigliere Comunale Matteo Orlandi

 

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L'Italia sommersa dai rifiuti?

Post n°112 pubblicato il 18 Giugno 2009 da Matteo_Orlandi
 
Foto di Matteo_Orlandi

Il rapporto di Assoambiente, che riunisce oltre 130 imprese per i servizi ambientali e ha svolto un censimento capillare di tutti gli impianti: entro 24 mesi tutta l’Italia vivrà il dramma già provato a Napoli di VALERIO GUALERZI

ROMA - Nel giro di due anni tutta l’Italia rischia di conoscere il dramma vissuto da Napoli con l’emergenza immondizia. A lanciare l’allarme è un nuovo rapporto di Assoambiente, l’associazione che riunisce oltre 130 imprese per i servizi ambientali, presentato oggi a Roma. Stando alle stime dell’organizzazione, che ha svolto un capillare lavoro di censimento di tutti gli impianti presenti sul territorio e del loro grado di “saturazione”, rimangono solo 24 mesi o poco più prima che tutte le discariche italiane abbiano esaurito le loro capacità di assorbire il flusso di rifiuti urbani e speciali senza sforare i limiti autorizzati. Tenendo anche conto del fatto che nuove proroghe sono difficilmente immaginabili, visto che questa scorciatoia è già stata sfruttata in più di un’occasione, resta quindi poco tempo per evitare di far precipitare il Paese in un caos dalle conseguenze imprevedibili.

 

In teoria le soluzioni per evitare il peggio ci sarebbero e si chiamano riciclo (da incrementare il più possibile) e incenerimento (per quelle componenti non differenziabili), ma Assoambiente avverte che ormai potrebbe essere troppo tardi. “Sulla base delle esperienze sino ad oggi registrate - denuncia il rapporto - la tempistica media per la progettazione e messa in funzione di un impianto prende da un minimo di quattro anni ad un massimo di quasi sei. E’ quindi evidente che, in base a questa tempistica e all’attuale trend di sfruttamento degli impianti di discarica, il Paese si trova già oggi in notevole ritardo per l’individuazione e la programmazione di soluzioni alternative o di potenziamento delle attuali capacità di smaltimento”.

 

Una situazione dalla quale secondo l’associazione si può uscire solo rimboccandosi le maniche e gettando basi per una gestione futura più lungimirante. Il dossier non suggerisce quindi ricette miracolistiche, ma si limita a fornire uno strumento per prevedere e cercare di gestire al meglio le prossime emergenze.

 

“Questo rapporto - spiega il presidente di Assoambiente Pietro Colucci - costituisce un primo completo censimento degli impianti di trattamento di rifiuti esistenti in Italia e fornisce elementi per rilevare prossime situazioni emergenziali per il Paese in questo settore”. “E’ necessario - aggiunge - intervenire promuovendo sistemi integrati di gestione e l’industrializzazione del settore, che attualmente riscontra gravi e diffuse lacune operative. Lo sviluppo del settore richiede, inoltre, un quadro normativo stabile e applicato in modo omogeneo a livello territoriale, caratteristica fondamentale per garantire i necessari investimenti e corrette condizioni di mercato. Infine, è necessario assicurare una condizione o regolazione (quando necessario) del mercato che favorisca lo sbocco dei materiali riciclati, al fine di evitare la sottoutilizzazione delle capacità autorizzate e di bloccare lo sviluppo di processi tecnologici in modo da non mancare il raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio fissati in ambito europeo”.

 

Alla cronica pigrizia e insensibilità italiana verso la raccolta differenziata si sono aggiunte infatti negli ultimi mesi anche le difficoltà legate alla crisi economica che ha portato a un crollo delle quotazioni dei materiali riciclati.

 

 
 
 

I tre candidati del territorio

Post n°111 pubblicato il 18 Maggio 2009 da Matteo_Orlandi

 
 
 

In lista per le elezioni provinciali (scheda gialla)

Post n°110 pubblicato il 13 Maggio 2009 da Matteo_Orlandi

Questo è il simbolo della lista che mi vedrà candidato alle elezioni provinciali (collegio Fidenza-Salso, che comprende Tabiano, S.Antonio, Campore, ecc + una bella fetta di Fidenza, in particolare colline e periferia). Ci sarà occasione per parlarne ma intanto spargete la voce e, se potete, datemi una mano. Grazie!




 
 
 

Scandalo all'italiana

Post n°108 pubblicato il 16 Aprile 2009 da Matteo_Orlandi
 

E' una cosa assurda: con il periodo di crisi economico, con le vicende dell'Abruzzo e i luoghi da ricostruire, con tutte le difficoltà che stanno vivendo gli italiani, ecco che per l'ennesima volta si trova il modo di sperperare e buttare al vento i soldi dei cittadini.

La questione è la data dei referendum, che dovranno tenersi in giugno. Come riportato in questi giorni dalla stampa a causa di varie "ingerenze" della Lega, non ci sarà un "election day" unico ma sie dovrà trovare un'altra data per la votazione dei quesiti referendari. Questo comporterà uno spreco di denaro enorme, si parla anche di 400 milioni di euro, necessario per tutte le pratiche burocratiche e l'apertura dei seggi. Anche se la data per il referendum fosse il 21 giugno, giorno del ballottaggio, ci sarebbe comunque un grande costo perchè non dappertutto si svolge il secondo turno elettorale.

Insomma, come al solito si è persa l'occasione per fare scelte sagge e dalla parte dei cittadini. E poi mi chiedo: ma perchè? Perchè la Lega ha così paura dei Referendum?

Per chi fosse a digiuno di norme elettorali preciso che il punto cruciale è dato dal raggiungimento del quorum necessario per convalidare il referendum, che dev'essere almeno pari al 50% degli aventi diritto. E' chiaro che questa soglia si raggiunge facilmente se c'è la concomitanza di altre elezioni (la gente si deve già muovere per votare) mentre è più difficile se i quesiti referendari sono svincolati dalle altre operazioni di voto. E' sempre la solita storia: per fare fallire un referendum non si punta a dire "no" ma a cercare di non far raggiungere il quorum.

Se la Lega, o il PdL, hanno paura del Referendum perchè non chiedono semplicemente ai loro elettori di votare "no", invece di cercare subdolamente di portare tutto all'annullamento? Perchè siamo sempre alle solite storie in Italia? Mi piacerebbe sentire la voce di quei leghisti che si fanno paladini del risparmio e della lotta alle tasse: cosa pensano di questi soldi che saranno buttati letteralmente alle ortiche?

Che tristezza.....

 
 
 

POC: tanto lavoro del nulla?

Post n°104 pubblicato il 11 Marzo 2009 da Matteo_Orlandi


E' preoccupante la proposta di Berlusconi relativa al "piano straordinario per l'edilizia", che rischia di vanificare il lavoro degli enti locali sugli strumenti di pianificazione urbanistica.
Il provvedimento che si accinge a varare il Governo rischia di essere un disastro per il paesaggio e per l'assetto delle città, visto che permetterebbe l'aumento delle cubature di oltre il 20% in deroga ai regolamenti e ai piani regolatori.
A questo punto viene da chiedersi se il lavoro fatto sul Piano Operativo Comunale di Salso, approvato nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale, non sia stato tutto tempo sprecato visto che la legge prevista da Berlusconi darebbe il via libera a un sostanzioso aumento di cubature di tutto il patrimonio edilizio esistente.
Il POC del nostro Comune è frutto di un intenso lavoro volto anche a garantire la tutela del territorio, pur con tutti i limiti previsti dal PSC (che ritengo sia necessario rivedere per il futuro). Tutta l'intensa analisi politica e tecnica che ha portato all'approvazione del Piano Operativo Comunale, con il coraggio dimostrato dalla maggioranza nel negare o chiedere la rivisitazione di progetti non adatti alla salvaguardia paesaggistica, rischia di essere vanificata da una una legge disastrosa, che nasconde sotto la parvenza di "rilancio economico" un'operazione di sfruttamento del territorio molto pericolosa.

 
 
 

Maratona e turismo

Post n°103 pubblicato il 01 Marzo 2009 da Matteo_Orlandi

Ero già consapevole dell’importanza di una manifestazione come la Maratona delle Terre Verdiane ma quest’anno, partecipando in prima persona all’evento, ho avuto modo di conoscere ancora meglio la straordinaria opportunità che questo evento offre a Salsomaggiore.

L’impeccabile organizzazione di Giancarlo Chittolini ha permesso di portare nella Città della Salute quasi 2000 persone per un’attività salutare come il podismo, che si abbina perfettamente alla vocazione di Salso. Eventi di questo tipo sono il miglior biglietto da visita che la nostra città possa offrire perché riguardano un settore, come lo sport, che può diventare un traino importante per il turismo e l’economia salsese.

La nostra città possiede già tutto il necessario: un territorio splendido ricco di natura, arte, gastronomia, oltre all’accoglienza e tutte le dotazioni nel campo del benessere e della salute.

Come già proposto da Chittolini bisogna solo abbinare queste caratteristiche ai percorsi podistici, legando sport, preparazione, riabilitazione e turismo in un mix unico, in grado di attirare molte persone a Salsomaggiore.

Il successo della Maratona delle Terre Verdiane, e delle altre manifestazioni podistiche che si svolgono sul territorio durante l’anno, sono la chiara dimostrazione che il rilancio di Salso passa anche attraverso questo tipo di turismo, coniugando sport, salute e benessere.

Inoltre non va dimenticato l’aspetto ambientale legato alla corsa, con strade libere dal traffico e una città a misura di famiglia, dove il pedone si riappropria degli spazi urbani.

Come cittadino e consigliere comunale ringrazio Chittolini e tutti i volontari che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento, il mio impegno sarà nel coinvolgere ancora di più l’amministrazione in questo settore (alcune proposte sono già state inviate al Sindaco e all’Assessore allo Sport nei mesi scorsi) e fare in modo che idee e progetti si tramutino in realtà.

                                     

 

 

 
 
 

No all'accordo Berlusconi-Sarkozy sul nucleare

Post n°102 pubblicato il 24 Febbraio 2009 da Matteo_Orlandi

In merito al "protocollo di accordo sulla cooperazione nel settore del nucleare", firmato oggi da Berlusconi e Sarkozy, i Verdi di Parma esprimono una forte contrarietà.
Tutti gli studi dimostrano che, allo stato attuale, la costruzione di nuovi centrali nucleari è una scelta antieconomica, sia per i tempi e i costi della messa in opera, sia per la gestione delle scorie, su cui non vi sono attualmente soluzioni praticabili. Inoltre va considerato che le scorte di uranio sono più esigue di quelle del petrolio, e il prezzo di questo materiale è notevolmente aumentato negli ultimi anni. Non va dimenticata, inoltre, la questione sicurezza: a Parma, dove ogni anno vengono ospitati da volontari numerosi bambini di Cernobyl, abbiamo una forte consapevolezza dei danni che può causare il nucleare.
A Berlusconi chiediamo di rispettare la scelta degli italiani, che con un referendum hanno dichiarato un forte “no” verso questa forma di energia.
Il futuro passa attraverso le fonti rinnovabili e pulite, sui cui l’Italia purtroppo continua a essere in ritardo, nonostante siano presenti tutte le condizioni ideali (sole e vento) per diventare leader di queste tecnologie.
 
Matteo Orlandi
Presidente Provinciale dei Verdi di Parma
Consigliere Comunale Salsomaggiore Terme

 
 
 

Il voto a sinistra

Post n°101 pubblicato il 22 Febbraio 2009 da Matteo_Orlandi

Segnalo questa interessante riflessione di Andrea Marsiletti, in cui è citato anche il sottoscritto.

 

Da quando ha computo diciotto anni, il sottoscritto non ha mai sgarrato ed ha sempre votato, anche con acritica “fedeltà alla linea”, prima per il Partito Popolare e poi la Margherita, nelle varie forme in cui essi si sono presentati. L’unico sbandamento che mi sono concesso è stato quello di votare Elvio Ubaldi (e pertanto l’Udc) alle ultime elezioni politiche del 2008.
Dico di più, ho sempre giudicato con supponenza coloro che cambiavano partito da un’elezione all’altra, quasi considerandoli persone prive di valori o, peggio, delle banderuole, per non dire dei qualunquisti che si lasciavano abbindolare dalle mode elettorali del momento.
Oggi ho modificato questa opinione: scegliere di volta in volta sulla base dei programmi, dei candidati, del contesto politico non lo trovo solo giustificato ma naturale e sinonimo di intelligenza, libertà e maturità politica. Già, perché per chi, come me, che non tanto non riesce a riconoscersi nel Partito Democratico, ma neppure a non provarne disgusto, non ha altra alternativa al voto flessibile, finalizzato a dare un segnale politico, essendo impossibile quello di convinzione, per non parlare di quello di appartenenza.
Oggi credo che un partito come il PD lo si possa votare solo per inerzia o per interesse, considerato che un voto consapevole lo si può esprimere su un’idea, su dei valori di riferimento, dei progetti… elementi tutti drammaticamente estranei al contenitore vuoto del Partito Democratico, che è riuscito nel capolavoro di introitare elementi deteriori del berlusconismo integrandoli con il cinismo e il professionismo della politica tipici della tradizione PDS-DS.
Ma oltre ad essere vuoto, il PD è anche un partito ipocrita, che ha introdotto nel suo DNA l’inganno delle primarie che vengono strumentalizzate in modo demagogico dalla nomenclatura del partito per dare legittimità e parvenza democratica alle scelte del vertice e mai, ovviamente, per cambiare la classe dirigente. Dicono che occorrono figure nuove, ma poi le primarie per scegliere i candidati in Parlamento non le fanno. Mettono le primarie nello statuto, ma poi fanno di tutto per impedire alle singole sezioni di celebrarle quando queste possono compromettere gli assetti consolidati.
Il PD è un partito di ipocriti che raggiunge l’apoteosi dell’ipocrisia quando il suo ex segretario Veltroni, iscritto alla Federazione dei Giovani Comunisti da quando aveva 14 anni, e per decenni deputato del PCI a cui è rimasto iscritto fino al giorno del suo scioglimento… dice di non essere mai stato comunista. Quasi che essere stati comunisti sia un’onta da occultare furbescamente con le parole, dopo averci vissuto sopra come un parassita da quando portava i pantaloncini corti.
Se penso a tante battaglie della sinistra, a partire da quelle dei diritti civili, delle tutele sociali, delle condizioni nei luoghi di lavoro, non credo che essere stati comunisti sia da considerarsi una vergogna. E lo dico io che davvero non lo sono mai stato, e che non ho neppure voglia di diventarlo.
E tantomeno credo sia un bene per la democrazia che la sinistra cosiddetta radicale sia fuori del Parlamento. Ma non per la sciocchezza secondo la quale, non avendo uno sbocco parlamentare, questa sinistra radicale diventa violenta ed eversiva, ma perché ritengo sia un plus per la democrazia, e non una sua menomazione od intralcio, che la storia passata e le battaglie future della sinistra siano rappresentate nelle Istituzioni e parte del dibattito politico.
E penso che sia stato penoso, ancor più nei fini che nel merito, l’accordo di Veltroni con Berlusconi per alzare lo sbarramento alle europee al 4% per tentare di svuotare di nuovo la sinistra ricattando gli elettori con il voto utile a favore del PD per consentirgli surrettiziamente di rimanere ancora a galla. Uno sbarramento che non è giustificato neppure dall’appello alla governabilità del Parlamento Europeo (?!?!), soprattutto se proviene da un partito, il PD, che è diviso su tutto ed incapace di compiere qualsivoglia scelta (il caso Eluana né è solo l’ultima testimonianza), a prescindere dai presunti veti posti dalla sinistra radicale che nulla influiscono su queste strutturali spaccature interne.
Orbene, alle prossime europee (se non ci saranno candidature locali, perché in quel caso potrebbe prevalere l’interesse territoriale), per tutti i motivi di cui sopra e perché la scomparsa della sinistra non regali ad altri spazio politico immeritato, in controtendenza con tutti i sondaggi e tutte le convenienze, per la prima volta in vita mia mi concederò la trasgressione di votare a sinistra.
E lo faccio non perché non veda tutti i limiti concettuali di certe posizioni anti-storiche e anti-logiche, ma perché ritengo che in queste elezioni europee, in un contesto per me di disperazione politica, riconoscere il diritto di esistenza alla sinistra italiana (come accade in tutti i Paesi europei) sia più utile che accodarsi all’onda lunga berlusconiana o praticare accanimento terapeutico nei confronti del PD.
La stima e l’amicizia che mi legano ai referenti locali della sinistra cosiddetta radicale, ovvero ai segretari provinciali dei Verdi Matteo Orlandi e del PDCI Andrea Fellini e alla giovane dirigenza di Rifondazione comunista, da Filippo Carraro e Andrea Davolo ai ragazzi dei Giovani Comunisti, mi sorreggono e mi confermano in questa decisione per me rivoluzionaria.

Andrea Marsiletti

 
 
 

Neve e animali

Post n°97 pubblicato il 07 Gennaio 2009 da Matteo_Orlandi

Le continue nevicate di questi giorni oltre a mettere in seria difficoltà le normali attività umane creano grandi disagi anche agli animali, che rischiano di non trovare il necessario cibo per sopravvivere.

L’inverno è già di per se il periodo più critico dell’anno per molte specie di uccelli e il folto manto nevoso che ricopre le colline contribuisce a peggiorare ulteriormente la situazione.

E’ importante ricordare che con piccoli accorgimenti e un po’ di buona volontà possiamo salvare la vita a tanti animali: l’ideale sarebbe utilizzare delle mangiatoie artificiali ma anche soluzioni più semplici e molto “fai da te” possono andare bene.

Gli animali più in difficoltà sono sicuramente gli uccelli e per questo bisogna fare in modo di mettergli a disposizione degli alimenti appropriati, che possano aiutarli a restare in salute.

In linea generale si possono utilizzare semi, la frutta (soprattutto kiwi e mele), avanzi di cucina (non speziati, pepati o troppo dolci), piccoli pezzi di carne.

Il tipo di cibo è comunque diverso a seconda dell'uccello che vogliamo aiutare, ed è utile diversificare seguendo queste indicazioni: CINCIALLEGRE: arachidi; PICCHI: carne cruda; PASSERI e MERLI: pane secco sbriciolato e piccole granaglie; MERLI e PETTIROSSI: croste di formaggio tagliate a piccoli cubetti; TORDI, STORNI e PETTIROSSI: frutta fresca; FRINGUELLI e CAPINERE: semi di girasole, fiocchi di cereali, dolci sminuzzati; COLOMBI e TORTORE: granaglie e riso.

E’ inoltre opportuno aggiungere, ad esempio ai semi, una certa quantità di grasso o strutto o burro, sostanze che, oltre ad avere un buon valore in termini energetici, hanno l'importante funzione di inglobare la granaglia mantenendola ferma, evitando così che un'eventuale folata di vento possa disperderla.

Il cibo può essere messo dentro alcuni contenitori e posizionato sui davanzali, sopra i tetti o tra i rami degli alberi, cercando possibilmente di non lasciarlo direttamente esposto agli agenti atmosferici (neve, pioggia, vento, ecc): l'importante è che sia posto in luoghi non accessibili a gatti e ai cani domestici perché questi viveri potrebbero essere molto appetitosi anche per loro. Non appena qualche pettirosso si accorgerà della leccornia non mancheranno successive scorribande di passeri e merli. Uno spettacolo che, con un po' di pazienza e rispetto, vale la pena di ammirare: ricordiamoci pertanto di non disturbare gli uccelli restandone perciò a debita distanza, e per osservarli usiamo un binocolo o un cannocchiale.

E’ importante mettere sempre una certa quantità di acqua a disposizione per permettere ai nostri piccoli amici di dissetarsi (l'acqua in inverno è piuttosto scarsa dal momento che è spesso "stoccata" sotto forma di neve e ghiaccio) e mantenere sempre pulito il luogo dove posizioneremo il cibo per evitare che questa non diventi un veicolo di sporcizia e di infezioni. Inoltre è bene non esagerare con la quantità di viveri dal momento che un eccesso di cibi molto energetici rende gli uccelli poco attivi e, alla lunga, li rende sempre meno abituati a procacciarsi il cibo da soli.

Per uccelli selvatici visibilmente in difficoltà o feriti ricordo che è possibile portare gli animali presso il CRAS (Centro Recupero Fauna Selvatica) del Parco dello Stirone a Scipione Ponte, telefonando al numero 339/6302762 o al 0524/581139.

 
 
 

Pedonalizzazioni

Post n°96 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da Matteo_Orlandi

Non mi trovo d’accordo con quanto espresso da alcuni commercianti e di proprietari di immobili di Piazza Berzieri, secondo cui la pedonalizzazione dell’area sarebbe un danno per le attività economiche.

Purtroppo è doloroso vedere come  a Salso sia sempre difficile avere fiducia nei cambiamenti. In tutta Europa e in Italia si sta puntando su maggiori pedonalizzazioni di aree urbane che consentono, dati alla mano, una maggiore vivibilità e un vantaggio per le attività economiche della zona.

A Salsomaggiore forse si pensa ancora che il commercio si basi sugli automobilisti che, transitando di fronte ad una vetrina, frenano il veicolo perché attratti dalle merci esposte. La realtà invece è diversa e verificabile in tutte le maggiori città turistiche (anche non termali) che hanno fatto delle zone pedonali il proprio fiore all’occhiello: quando si può camminare liberamente in un’area, in modo salubre e senza essere invasi dalle automobili, cresce in maniera netta il commercio, proprio perché la zona diventa più vivibile, tranquilla e maggiormente accattivante per il richiamo delle persone.

A dimostrazione dei risultati delle pedonalizzazioni ci sono dati e cifre importanti ma il principio di base è che Salso deve farne un fattore di vanto essendo la Città della Salute. Come possiamo infatti promuovere le cure delle nostre Terme se i cittadini escono dagli stabilimenti e si trovano subito a contatto con i fumi prodotti dalle automobili? Dobbiamo dare un’idea diversa di città, creando un’attrattiva reale e un’oasi che sia davvero diversa e migliore di altre località turistiche. Attraverso ampie aree pedonalizzate Salso può fare la differenza, inserendo anche attività di intrattenimento e animazione che rendano le aree senza traffico dei polmoni salubri e vivi, in cui si possa vivere appieno la città.

La trasformazione e il rilancio di Salso deve passare anche attraverso un nuovo modello urbanistico del centro e delle zone limitrofe con ampie pedonalizzazioni, per dare vita ad uno sviluppo più vicino alle caratteristiche di una cittadina termale come la nostra. E’ l’unico modo per rendere più appetibili le nostre proposte turistiche e differenziarci da altre realtà, creando una vera oasi di salute e benessere in grado di catturare le attenzioni di tanti visitatori.

 
 
 

Andrea Villani presenta Enrico Brizzi

Post n°95 pubblicato il 03 Novembre 2008 da Matteo_Orlandi

Vi segnalo che mercoledì 5 ottobre alle 18, presso la libreria Mondadori di Salso, Andrea Villani introdurrà Enrico Brizzi nel presentare il suo ultimo romanzo "L'inattesa piega degli eventi".
Lo stesso evento si terrà anche alle 21 presso il Primo Piano Caffè di  Fidenza

 
 
 

Vent'anni di Parco dello Stirone

Post n°93 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da Matteo_Orlandi

Il Parco dello Stirone compie vent'anni e si prepara a festeggiare con un convegno che ripercorrerà tutti i traguardi e le iniziative messe in campo dal Consorzio di gestione.
Sabato 18 ottobre, alle ore 9.30, presso il Palazzo della Commenda di Chiaravalle della Colomba (Alseno), si terrà un importante momento di incontro aperto a tutti i cittadini e che vedrà la presenza di molte persone che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo dell'area protetta.
I lavori della mattinata saranno dedicati a ripercorrere la storia del Consorzio, attraverso gli interventi di Italo Comelli e dei due primi Presidenti del Parco, Lino Gilioli e Fabrizio Bernini. E' prevista anche una tavola rotonda a cui parteciperanno numerose autorità, tra cui Lino Zanichelli, Assessore all'Ambiente della Regione Emilia-Romagna, numerosi rappresentanti delle Province di Parma e Piacenza e dei Comuni del Parco.
Il pomeriggio vedrà invece una serie di interventi sugli aspetti tecnici dell'area protetta, con l'illustrazione degli interventi attuati nei settori dell'agricoltura sostenibile, del ripristino ambientale, nei campi della paleontologia e della flora e fauna, senza dimenticare il Centro Recupero Animali Selvatici e le azioni messe in campo per la didattica e le attività culturali.
Durante la giornata sarà inoltre presentata la bellissima pubblicazione "Stirone - la bellezza del margine", una raccolta di acquerelli di Andrea Ambrogio, che sarà distribuita gratuitamente a tutti i presenti.
Il convegno è aperto a tutti gli interessati, il programma completo è disponibile sul sito www.parcostirone.it
Per informazioni: 0524/574418

 
 
 

Commenti e anonimato

Post n°92 pubblicato il 05 Ottobre 2008 da Matteo_Orlandi

Ricordo che su questo Blog sarà dato spazio a tutte le opinioni, ma non ai commenti anonimi, che verranno cestinati. Sono convinto che ogni persona debbe avere il coraggio delle proprie opinioni, e come io ci metto la faccia penso che ogni altra persona possa farlo, prendendosi la responsabilità di quello che si dice.

 
 
 

Riflessioni sul campo da Golf

Post n°91 pubblicato il 27 Settembre 2008 da Matteo_Orlandi

Quella sul Golf è stata una decisione sofferta ma inevitabile. Purtroppo ci portiamo dietro molti errori del passato, come ad esempio la pessima scelta della posizione della struttura fatta negli anni ’90 (che in effetti paga anche l’eccessiva distanza dai collegamenti autostradali). Dopo quasi 20 anni ci troviamo con un campo da golf in difficoltà e non in grado di attrarre il numero di visitatori sperato, con bilanci in perdita e rischi di chiusura totale.

Con queste premesse diventa difficile dire no all’unica seria proposta di rilancio della struttura, quella fatta dalla società CONOPRI, che prevede anche la costruzione di unità immobiliari residenziali e turistiche all’interno dell’area. E’ da ricordare che praticamente tutte le strutture golfistiche italiane ed europee hanno al loro interno delle costruzioni di questo tipo, con mini appartamenti e residence in grado di attrarre clientela specializzata. La speranza è che questo intervento permetta il rilancio tanto atteso del campo da Golf, attraverso il contatto con vari tour operator e un utilizzo finalmente completo dell’attività. Sarà comunque necessario prevedere, attraverso gli strumenti urbanistici, un’ampia mitigazione ambientale, soprattutto prevedendo per le nuove costruzioni appositi strumenti per il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili (pannelli solari, microeolico, ecc).

Il passo successivo, a mio avviso, è valorizzare l’intera area di Pontegrosso e dintorni attraverso un turismo a basso impatto e legato a percorsi naturalistici, ciclo-pedonali ed equestri. Visto che la struttura golfistica esiste e deve essere valorizzata cerchiamo anche di inserirla in un contesto ampio e di sviluppo compatibile per tutto il territorio circostante, la città può averne solo benefici.

In Consiglio ho comunque apprezzato il voto favorevole di Biolzi, Malvisi e Gorreri, con cui condivido le paure per possibili speculazioni ma anche l’idea che probabilmente questa è l’unica ancora di salvezza per la struttura golfistica.

 
 
 

Quale futuro per Miss Italia?

Post n°90 pubblicato il 19 Settembre 2008 da Matteo_Orlandi

Aspettando la conferenza stampa dei prossimi giorni sul bilancio di Miss Italia faccio qualche riflessione sul futuro della manifestazione. Preciso che si tratta di considerazioni personali, in qualità di Consigliere dei Verdi.
Penso seriamente che al momento del rinnovo del contratto di Miss Italia, dopo la già certa edizione dell’anno prossimo, dovremo valutare attentamente se continuare con la manifestazione o trovare strade alternative.
Salsomaggiore è aggrappata a Miss Italia come all’ultimo sostegno prima di sprofondare definitivamente in un baratro, per questo diventa difficile trovare il coraggio di provare altre soluzioni. Sappiamo che l’evento non risolve i problemi della città ma che da un aiuto fondamentale per tenere in piedi salso, specie in queste difficili stagioni.
Se è vero che la manifestazione ha un ritorno pubblicitario forte, che permette di avere Salsomaggiore all’attenzione nazionale per alcuni giorni, è altrettanto evidente che questa grande promozione non ha poi un ritorno effettivo durante tutto l’anno, e la dimostrazione è che Salso è in continua sofferenza. Siamo certi che quei passaggi televisivi di settembre portino maggiori presenze e attrattiva durante tutti i 12 mesi? Dai dati turistici, purtroppo, non sembra evidente questo effetto “trascinamento” della manifestazione di bellezza.
Dobbiamo allora chiederci se vale la pena di investire tutte le risorse in Miss Italia, lasciando poi tutto il resto dell’anno la città senza altri eventi di grande richiamo.
Se i costi dell’evento fossero più contenuti avrebbe sicuramente un senso proseguire in questa strada, ma bisogna riflettere e pensare se con tutta quella spesa, che assorbe quasi interamente le casse comunali, non varrebbe la pena trovare altre soluzioni in grado di sostenere la città per tutto l’anno.
A mio avviso sarebbe utile predisporre, per fare un paragone, un programma di eventi alternativo, che comprenda festival, convegni, raduni e iniziative di rilevanza nazionale (di tipo culturale, sportivo, ludico, turistico e ambientale) sparse lungo tutti i 12 mesi, valutando l’effettivo numero di presenze che si potrebbero avere da una simile progettazione (oltre al ritorno di immagine a livello nazionale che alcuni eventi potrebbero dare).
Una volta studiata questa alternativa andrebbe confrontata con l’evento Miss Italia per capire cosa potrebbe dare maggiori vantaggi alla nostra città.
Ci vuole certamente coraggio per questo tipo di iniziativa: sono in molti in città a pensare che andrebbero trovate strategie alternative alle Miss, ma poi la paura di perdere tutto è grande, visto che finora non è mai stata presentata una proposta diversa. Bisogna però prendere in mano la situazione e iniziare a valutare altre strade se vogliamo davvero trovare un nuovo futuro per la città.
La mia proposta è di prendere almeno in considerazione la possibilità di avere un programma di eventi turistico-culturali parallelo e di valutare pro e contro rispetto alla manifestazione di Miss Italia. Il futuro di Salso passa anche da questo, dal valutare nuove strade e prendere magari decisioni coraggiose in grado di dare un nuovo impulso a una città in difficoltà.

 
 
 
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