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« la situazione è grave......la situazione è gravie m... »

la situazione è grave...ma non è seria II

Post n°220 pubblicato il 16 Maggio 2010 da Vhalyr




Tutti gli scrittori sono stati fascisti, nella qual cosa non vi è nulla di male. Ma perché oggi pretendono di farsi passare antifascisti, per martiri della libertà, per vittime della tirannia? Nessuno di loro, dico nessuno, ha mai avuto un solo gesto di ribellione contro il fascismo, mai. Tutti hanno piegato la schiena, con infinita ipocrisia, leccando le scarpe a Mussolini e al fascismo. [...]senza l’ombra di coraggio e di indipendenza morale e intellettuale. Oggi […] scrivono romanzi antifascisti come ieri scrivevano romanzi fascisti […]
[Kurt Suckert, Malaparte]
Tengo famiglia! Ovvero, cuore a sinistra, portafoglio a destra


Vittorio Ostuni, editor per la saggistica della casa editrice Ponte delle Grazie, ha inviato una lettera aperta a Roberto Saviano, invitandolo a non pubblicare più per Mondadori, casa editrice di proprietà di Fininvest, cioè di Silvio Berlusconi.

Leggiamo Massimo Fini a proposito del maître à penser, icona di sempre e padre nobile della sinistra champagne&caviale Eugenio Scalfari...
[...]per dirla con le parole di un insolitamente coraggioso Giorgio Bocca, «Scalfari [...] aveva un po’ di questa disinvoltura: [color=blue]esser di sinistra però esser sempre gli amici dei potenti[/color]». Scalfari ne ha fatto un’intera collezione con una particolare predilezione per banchieri, finanzieri, uomini di denaro, da Carli a Baffi a Visentini a Rovelli a Cefis poi abbandonato a favore di Sindona (ah, la mai trovata lista dei 500 privilegiati che scamparono al crac sindoniano...). Dal suo maestro Cicerone Scalfari ha preso, oltre al trombonismo e alla doppia morale, anche lo spudorato opportunismo. È stato, via via, fascista, azionista, liberale, radicale, repubblicano, socialista, comunista, democristiano demitiano.[/color]
Non c’è stanza del Potere che non abbia bazzicato. [...]

Ed ecco un ritrattino pepato di altre due icone della sinistra di cui sopra, resistenti a 360°
Uno come Andrea Camilleri, per esempio, deve timbrare il cartellino e andare anche alla manifestazione con “Micromega” sotto al braccio e così, automaticamente, passa dalla condizione di grande scrittore(????) a quella di maître- à-penser». Venerati maestri, soliti sopravvalutati? «Non mi vorrei avventurare in campi a me sconosciuti come la matematica e la scienza» prosegue Battista «non so se esista un teorema di Odifreddi che abbia oscurato Pitagora o una pesca del celebrato scientista televisivo che abbia sostituito la mela di Isaac Newton.

E l'ineffabile Grillo, maître- à-penser, un altro col cuore a sinistra e portafogli a destra. [...]porta strumentalmente nelle piazze gli argomenti di padre Zanotelli, anti capitalistici e nel frattempo sguazza nel denaro che ha fatto vendendo gadget dal sito. Lui, mister condoni, mister 4 milioni di euro l’anno, mister ville con piscina, barche e ferrari. [...]Disse Alex Zanotteli commentando il suo primo incontro con Grillo: “Io sono entrato come si entra nei grandi santuari: una bellissima villa con piscina e mi son seduto un po’ imbarazzato e lui lo era ancora più di me e dice: “Sai io mi sento imbarazzato davanti a te, però cos’è che possiamo fare?”. Io gli ho detto: “Guarda io non mi aspetto da te che tu faccia il monaco, ma penso che sia importante in questo momento che facciamo girare determinati messaggi e quindi se tu puoi portare in giro per l’Italia e ho visto che c’è gente che ha voglia di una cultura alternativa, per favore datti da fare. Poi sul tuo stile di vita ci ritorneremo sopra”. Non ci sono più tornati sopra. Grillo ha accantonato quei temi.
fonte qui :http://www.giornalettismo.com/archives/573/lo-squadrista/

Dario Fo? «Un tribuno con il cuore a sinistra e il portafoglio a destra. Un tempo mi ha divertito. Ma ora dovrebbe avere un po' di coerenza. Tuona contro Berlusconi mentre suo figlio Jacopo chiede una ventina di condoni edilizi...». Una ventina? «Una ventina, mi risulta, per la sua tenuta in Umbria».

qui: http://www.kore.it/archivio/forum7/0000016d.htm]www.kore.it/archivio/forum7/0000016d.htm

«[...]Berlusconi a Milano è considerato dagli intellettuali peggio di un parvenu: un paria. Eppure sarei curioso di sapere quanti sono stati o sono ancora sul suo libro paga. Lui è un autentico liberale. Edmondo Berselli vomita bile sul presidente del Consiglio che continua a pubblicargli i libri, come ha fatto sino a ieri con Bocca e D'Alema. Io, per una battuta su Prodi, fui allontanato dal Mulino, dov'ero stato dal '90 al '97 nel gruppo di lavoro per la filosofia e avevo diretto l'annuario di estetica». Per una battuta? «Un trafiletto sul Giornale. Si ricorda Gargonza? Siccome nella lista degli intervenuti c'era pure Luigi Nono, che era morto, ironizzai sulle doti di spiritista di Prodi. Mi chiamò da Bologna Evangelisti per dirmi che forse era meglio lasciassi perdere e restassi dall'altra parte».


Un'altra icona della sinistra, il grande Giorgio Bocca, del quale mi piace riportare un articolo profondo e documentato  che riporto in immagine


[continua...]

 

 
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