Ali della Notte - Auf den ZeitKlippen
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Der Adler fliegt allein, der Rabe scharenweise:Gesellschaft braucht der Tor und Einsamkeit der Weise.Da sola vola l'aquila, il corvo vola a stormi:brigata vuol lo sciocco e il saggio solitudine.
 

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 E pensare che dopo la mia mortesorgeranno ancora mattini luminosie sotto il cielo azzurro, la primaveraindifferente alla mia ultima sortes'incernerà nella sete delle rose
 

SOGNO DI NATALE

SOGNO DI NATALE Era festa dovunque: in ogni chiesa, in ogni casa: intorno al ceppo, lassù; innanzi a un Presepe, laggiù; noti volti tra ignoti riuniti in lieta cena;eran canti sacri, suoni di zampogne, gridi di fanciulli esultanti, contese di giocatori... E le vie delle città grandi e piccole, dei villaggi, dei borghi alpestri o marini, eran…
 

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[...] Ma chi consola il consolatore? Quando poi calano le tenebre e il consolatore si aggira nel buio, solo con una torcia in mano perché in tutta quell'oscurità non distingue più nulla, nemmeno la più piccola foglia, se non a sprazzi e con intermittenza. Chi consola il consolatore che ostinato continua a camminare in cerca di…
 

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Ti sei stancata di portare il mio pesoti sei stancata delle mie manidei miei occhi della mia ombrale mie parole erano incendile mie parole eran pozzi profondiverrà un giorno un giornoimprovvisamente sentirai dentro di tele orme dei miei passiche si allontananoe quel peso sarà il più grave. NAZIM HIKMET
 

sessant'anni

Anche se restano ancora moltissime cose piacevoli e meravigliose da vivere, alla mia età è evidente, al di là d'ogni ragionevole dubbio che molte (e forse troppe) porte si sono chiuse per sempre.Un tempo, sognavo ad occhi aperti immaginando di realizzare un giorno fantastici progetti.E' una età la mia in cui si fa il bilancio…
 

Stavo per dirti addio

STAVO PER DIRTI ADDIOStavo per dirti:”Addio!”; ma subitoho frenato la mia voce: e sono ancora qui.Separarmi da te mi fa paura: è spaventoso,come l’amara notte di Acheronte.Splendore del mattino è il tuo; ma è mutoil giorno:tu invece mi porti in dono la tua voce,anche più dolce di un canto di sirena. In lei è sospesa ogni…
 

amo di pił le tue rughe

Paolo Silenziario, uno degli ultimi grandi poeti dell’antichità greca, così cantava il fascino della donna matura: Amo di più le tue rughe, che lo splendore della giovinezza.Mi piace di sentire nella mano il tuo seno, che piega giù pesante le sue punte, più del seno diritto d’una ragazza. Il tuo autunno è migliore della sua primaverail tuo…
 

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Buon giornoChe Dio mi guardi,non voglio dirti: addio,poiché questo significherebbe che ogni cosa è ormai trascorsa.I passeri, la musica, e le semplici passeggiate serotine nei quartieri vicini,il brodo caldo sul piccolo desco,le effimere sigarette di cui non si può fare a meno,[...]La pioggia, l’erba, i libri,e tutte le cose… tutte le cose.… Dio mi guardi,non…
 

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Non scambiare l'amicizia per la licenza di dire la verità. Ha causato più dolore dire la verità sempre e comunque che non dire qualche volta una bugia. Troppo spesso la sincerità fa male o ferisce qualcuno. L'importante è essere sinceri con se stessi, con un amico si può anche dissimulare a fin di bene.
 

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