Creato da viaggincanto il 14/05/2009
Viaggi-incontro nel deserto

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Racconto di un'esperienza nel Deserto - 9a parte

Post n°9 pubblicato il 13 Luglio 2009 da viaggincanto

19-08-2008

Carissimi,

 so di essere ripetitiva, ma qui fa ancora caldo! Ma caldo, caldo. Fortunatamente la notte incomincia a dare dei vaghi segni di rinfrescamento, cosa assai gradita. In cambio c’è qualche zanzara fastidiosa che tenta di impedire il sonno, ma dopo una giornata intensa di lavoro e calore, non ha molte possibilità di averla vinta!

 

Ultimamente sto incontrando tanti Italiani, che, coraggiosi, si avventurano fino qui nel deserto. Sono tutti contentissimi di trovare una compatriota, soprattutto per poter parlare nella propria lingua!

 

Anche qui all’Oasi è periodo di vacanza: Mbarek, il giovane cuoco, è andato a casa a M’hamid per tre giorni, e Salem, l’agricoltore è partito in bicicletta per il suo lontano villaggio in mezzo alle montagne (1 giorno di viaggio su fondo sassoso!) Dovrebbe rientrare domani, e nel frattempo è sostituito da un signore che, almeno in questi primi giorni, si è visto un gran lavoratore.

Sta zappando aiuola dopo aiuola, e rientra solo per mangiare e dormire – un vero stacanovista!

Ma dalla esperienza fatta, so che presto le cose cambieranno e che incomincerà il ritmo più rilassato che contrassegna tutti coloro che lavorano qui. È per questo che sono obbligata di dare sempre il buon esempio, cioè: alzarmi alle 06.30 del mattino, lavorare sempre senza riposo fino all’ora di pranzo, riprendere il lavoro alle 17.00 e finire quando fa buio.

 

Il fatto di non avere un “angolino” dove ritirarmi incomincia a diventare un po’ pesante – alla fine sono 24 ore su 24 in pista, senza possibilità di prendere dei momenti per me.

Inizia anche a farsi sentire la mancanza di una vita sociale, di relazioni con le persone care, di eventi culturali……

È difficile anche poter conversare con le persone che lavorano qui: a parte la barriera linguistica, ovviamente qui non si trova nessun aggancio con la nostra cultura, pertanto ci si può immaginare l’ampia scelta di discorsi………!

 

Le uniche discussioni animate nascono quando si parla della religione. Siamo in prossimità del Ramadan e questo porta con sé delle novità curiose:

già da qualche tempo i colleghi hanno iniziato a dirmi che anch’io dovrò seguire il Ramadan, per il mio bene. Infatti ho scoperto che sono preoccupati per la mia anima, in quanto i musulmani credono che solo loro, se hanno seguito bene tutti i precetti, possono entrare in Paradiso. Io in quanto Cristiana (o infedele) non avrei nessuna chance, eccetto se mi converto all’Islam.

Nel tentativo di spiegar loro che, essendoci molte vie per arrivare alla Meta, avevo scelto un altro percorso, ho scoperto quanto profondo è l’indottrinamento cranico da queste parti. I giovani che hanno frequentato le scuole superiori sono i più intransigenti e credono, senza alcun dubbio, che nel Corano si trovi l’unica Verità. Loro sostengono che il Corano riassume e perfeziona quanto scritto nei due libri precedenti (Torà e Bibbia) e che a questo punto tanto vale che tutti gli abitanti del pianeta diventino musulmani.

Per loro esistono solo le tre religioni monoteiste – gli indiani che adorano le vacche non vengono presi in considerazione, ma derisi.

La cosa curiosa è che quando chiedo quale fosse il messaggio in sintesi del Corano o della religione islamica, mi rispondono: fare la preghiera 5 volte al giorno e seguire il Ramadan! Non c’è verso di far capire che questo rappresenta solo un contorno e non l’essenza!

Leggevo giusto oggi la recensione di un libro scritto da un musulmano tunisino sull’Islam. L’autore si chiede come mai i musulmani abbiano fatto del Corano un idolo potentissimo, quando proprio la religione musulmana vieta nella maniera più assoluta di utilizzare gli idoli……..

 

Qui a M’hamid ci sono tanti giovani che non seguono il Ramadan. Posso dirlo già da ora, perché il Corano prevede che durante i 40 giorni prima dell’inizio del Ramadan è vietato bere l’alcool. Normalmente è sconsigliato, ma in quel periodo è proprio vietato per potersi preparare al periodo di digiuno. Tra l’altro è anche vietata la vendita – solo qui all’Oasi, essendo un “porto franco” continuiamo a venderlo.

Ho notato che molte guide ed autisti in questo periodo bevono con rabbia, come per scolpevolizzarsi da questo peccato.

Ciò porta a delle scene curiose, nelle quali i loro clienti, vittime di questo bere smodato, cercano rifugio qui all’Oasi chiedendo aiuto. Ovviamente scene del genere non capitano spesso, ma comunque non rappresentano una buona pubblicità per il turismo in zona!

L’altro giorno sono venute qui due signore di Lucerna (una conosce addirittura mia sorella), spaventatissime e piangenti perché non osavano continuare il viaggio con la loro guida ubriaca fradicia!

Poi abbiamo avuto le visite notturne di guide che dovevano assolutamente comprare delle birre e del vino alle 2 di notte e che non riuscivano a capire il concetto: siamo chiusi! Alla fine, dopo tante discussioni, ho dovuto cedere, altrimenti non se ne sarebbero più andati. In pratica, Mbarek ha aperto loro la porta ed io mi sono beccata la grana…….

Come si vede, non c’è pericolo che ci si annoi da queste parti!

 

Oggi ho dovuto prendermela con le colleghe nell’ufficio di Ouarzazate, che sono là tutto il giorno a raccontarsela, ma che non hanno alba di cosa voglia dire lavorare.

Quando serve la spesa grande per l’alimentazione e materiale vario, invio un ordine all’ufficio a Ouarzazate e le ragazze poi fanno gli acquisti ed organizzano il trasporto fino all’Oasi. Se però ci sono degli intoppi, se non trovano il trasporto o se non ci sono più soldi in cassa, non si rompono più di tanto le scatole ad avvertirmi e così mi ritrovo spesso con delle brutte sorprese!

Fuori dal mondo come siamo qui all’Oasi, non è poi così facile rimediare……

Ma chissà perché tutta questa storia mi suona tanto familiare – come se avessi già passato delle esperienze simili da qualche parte ……….. – ma no, forse me le sono sognate! ;))


Sono contenta di rientrare in patria per 10 giorni i primi di settembre per riprendere un pò le distanze. Poi vedrò come organizzarmi per il futuro.....

 

Per intanto un abbraccio a tutti e a presto.

Alma

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